Usa una sedia a rotelle per contrabbandare cellulari, l'assurda storia del giorno

Tentativo fallito: passeggero nasconde telefoni nel vano batteria della sedia a rotelle per superare i controlli doganali.

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a cura di Giulia Serena

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Un passeggero in sedia a rotelle elettrica è stato fermato dai funzionari doganali al porto di Gongbei, tra la Cina continentale e Macao, per aver tentato di contrabbandare 121 vecchi telefoni cellulari. L'uomo, identificato come Chen, residente di Macao, è stato scoperto il 3 agosto mentre cercava di attraversare la frontiera nella corsia "nulla da dichiarare".

I funzionari doganali, insospettiti dall'aspetto modificato della sedia a rotelle, hanno sottoposto il veicolo a un controllo ai raggi X. L'ispezione ha rivelato anomalie che hanno portato allo smontaggio del dispositivo, ed ecco che nel vano batteria modificato sono stati trovati nascosti i telefoni cellulari usati.

Questo episodio si inserisce in un trend crescente di tentativi di contrabbando utilizzando sedie a rotelle e scooter elettrici. Negli ultimi 12 mesi, le autorità cinesi hanno segnalato almeno altri tre casi simili:

  • Dicembre 2023: 300 cartucce di giochi Nintendo Switch nascoste in una sedia a rotelle
  • Agosto 2023 e marzo 2024: 328 telefoni cellulari sequestrati in sedie a rotelle elettriche
  • Marzo 2023: 84 dispositivi di archiviazione SSD nascosti in uno scooter ricreativo

L'uso di ausili per la mobilità come strumenti di contrabbando è in aumento.

Secondo la legge cinese, qualsiasi tentativo di eludere la supervisione doganale "nascondendo, travestendo, occultando, falsificando o con altri mezzi" oggetti vietati, soggetti a restrizioni o tassazione, è considerato contrabbando. Sebbene non sia chiaro se Chen affronterà accuse penali, potrebbe essere ritenuto penalmente responsabile se le autorità giudiziarie cinesi dovessero ritenere le sue azioni sufficientemente gravi.

Questo caso evidenzia la crescente sofisticazione dei metodi di contrabbando e la necessità di controlli doganali sempre più accurati, anche su dispositivi apparentemente innocui come ausili per la mobilità. Le autorità doganali di tutto il mondo dovranno probabilmente adattare le loro procedure per far fronte a questa nuova tendenza.

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