Un Chromebook sempre in tasca? Google pensa alla migliore alternativa a DeX

Sembra che Google sia al lavoro per permette agli smartphone Android di eseguire ChromeOS: finalmente una valida alternativa a Samsund DeX?

Avatar di Marco Pedrani

a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Google sarebbe al lavoro su un'idea parecchio interessante: eseguire Chrome OS sugli smartphone Pixel, permettendo così di trasformarli in sistemi completi quando connessi a uno schermo esterno. Si tratterebbe in buona sostanza di una alternativa al già esistente Samsung DeX, che permetterebbe di avere un Chromebook sempre in tasca, con tutti i vantaggi del caso. 

La notizia è trapelata in seguito a una dimostrazione privata, dove Google avrebbe mostrato il funzionamento di Chrome OS su smartphone grazie al Framework di Virtualizzazione Android, funzione introdotta con Android 13 che consentirebbe di eseguire l'OS in una macchina virtuale. 

Questa possibilità apre senza dubbio a nuove frontiere: i dispositivi Android moderni offrono sufficienti quantità di RAM, spazio di archiviazione e potenza per eseguire Chrome OS senza troppe difficoltà, portando a termine tutte le attività che si eseguono solitamente con i Chromebook. 

In passato, Google ha già provato a creare un ibrido di Android e Chrome OS, ma senza particolare successo; il progetto Andromeda è stato accantonato nel momento in cui l'azienda, visto il successo di Android e Chrome OS, ha deciso di concentrarsi sugli sviluppi individuali dei due sistemi operativi. Ciò non toglie però che, in futuro, i dispositivi Pixel possano anche avere un dual boot Android / Chrome OS, permettendo agli utenti di avviare il sistema operativo necessario per svolgere al meglio le proprie attività. 

Nonostante le prospettive sembrino senza dubbio interessanti, vale la pena frenare l'entusiasmo: il progetto è ancora nelle prime fasi di sviluppo e sperimentazione, quindi anche se verrà portato avanti, potremmo non vederlo tanto presto. Di certo, però, è interessante vedere che Google stia lavorando in questa direzione: chi non vorrebbe un PC sempre in tasca, pronto da usare ovunque ci sia un monitor a cui collegarlo?

Leggi altri articoli