UE vuole smantellare l'ecosistema chiuso di Apple: notifiche, AirDrop e AirPlay nel mirino

La Commissione Europea impone ad Apple l'apertura di iOS a smartwatch, cuffie e altri dispositivi terzi, scatenando la reazione dell'azienda di Cupertino.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

L'Unione Europea ha compiuto un passo decisivo nell'attuazione del Digital Markets Act (DMA), imponendo ad Apple una serie di modifiche sostanziali al sistema operativo iOS per garantire una maggiore interoperabilità con dispositivi di terze parti. La decisione, annunciata oggi, dettaglia le specifiche tecniche che Apple dovrà implementare, aprendo funzionalità chiave come notifiche, AirDrop e AirPlay a produttori di smartwatch, cuffie e altri dispositivi connessi.

La mossa, che promette di rivoluzionare l'ecosistema Apple, ha già suscitato una forte reazione da parte dell'azienda di Cupertino, che teme ripercussioni sulla privacy degli utenti e sull'innovazione.

La Commissione Europea ha reso noto l'elenco dettagliato delle integrazioni che Apple sarà tenuta a realizzare. Tra queste, spicca l'accesso completo al sistema di notifiche di iOS per dispositivi di terze parti, consentendo agli smartwatch concorrenti di Apple Watch di ricevere e gestire le notifiche con la stessa efficacia. Inoltre, le aziende produttrici di cuffie avranno accesso a funzionalità come l'accoppiamento rapido e il cambio automatico dell'audio, attualmente prerogativa degli AirPods.

Ma non è tutto. L'UE ha imposto ad Apple di rendere disponibili equivalenti di servizi di sistema come AirDrop (per la condivisione di file) e AirPlay (per lo streaming audio/video) a dispositivi di terze parti. In sostanza, qualsiasi funzionalità offerta da Apple che preveda un'integrazione hardware proprietaria dovrà essere resa accessibile anche ai concorrenti, senza costi aggiuntivi.

La portata della decisione va oltre i singoli esempi citati. L'UE ha chiarito che si aspetta che tutte le funzionalità di Apple supportino l'interoperabilità, e che i relativi framework e API siano disponibili contemporaneamente al lancio delle nuove feature della piattaforma Apple. In altre parole, l'accesso per terze parti non potrà essere posticipato.

In collaborazione con Apple, l'UE ha definito un calendario per l'implementazione di queste modifiche. Il supporto per le notifiche iOS su dispositivi di terze parti dovrebbe entrare in fase beta entro la fine del 2025, con un rilascio completo previsto per il 2026. Tempistiche simili sono previste per l'accoppiamento rapido, l'esecuzione in background e altre funzionalità chiave. Si prevede che gran parte di questo supporto verrà introdotto con iOS 19, per poi essere completato al più tardi con iOS 20.

La risposta di Apple non si è fatta attendere. In una dichiarazione rilasciata a 9to5Mac, l'azienda ha espresso forte disappunto, definendo le decisioni dell'UE "burocratiche" e dannose per l'innovazione e gli utenti europei. Apple ha sottolineato che queste misure la costringerebbero a "regalare" le sue nuove funzionalità a concorrenti che non sono soggetti alle stesse regole.

Un punto particolarmente critico sollevato da Apple riguarda l'apertura del sistema di notifiche iOS. L'azienda teme che ciò possa consentire a società terze di raccogliere le notifiche degli utenti in forma non crittografata sui propri server, bypassando le protezioni della privacy normalmente applicate da Apple.

Le decisioni dell'UE avranno un impatto significativo sul mercato dei dispositivi indossabili e connessi. I produttori di smartwatch e cuffie avranno ora la possibilità di competere ad armi pari con Apple, offrendo un'esperienza utente più integrata con l'iPhone. Questo potrebbe portare a una maggiore concorrenza, a prezzi più bassi e a una più ampia scelta per i consumatori.

Tuttavia, le preoccupazioni sollevate da Apple sulla privacy e la sicurezza dei dati degli utenti non possono essere ignorate. Sarà fondamentale che l'UE e Apple collaborino per garantire che l'apertura di iOS non comprometta la protezione delle informazioni personali degli utenti.

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