TSMC, la nota azienda produttrice di semiconduttori con sede a Taiwan, ha inaugurato un nuovo stabilimento per la produzione di chip a 3 nanometri: gli effetti sul mercato non mancheranno di farsi sentire.
È di ieri la notizia: TSMC, il più grande produttore indipendente di semiconduttori al mondo, ha ufficialmente avviato la produzione in massa di chip a 3 nanometri. Considerando che il principale cliente dell’azienda sarà Apple è quasi certo che iPhone 15, per il nuovo A17 Bionic, si baserà su questa nuova tecnologia.
Ma non è solo qui che si ferma l’impatto di questa nuova linea produttiva: si prevede infatti, anche grazie alla produzione di questi chip, che l’azienda di Taiwan allargherà il suo volume di affari fino ad arrivare all’impressionante cifra di 1,5 trilioni di dollari nell’arco dei prossimi 5 anni. L’azienda ha intanto avviato la costruzione di altri tre stabilimenti per la produzione di chip: una sarà dedicata a quelli a tre nanometri, in Arizona, mentre le altre due, a Taiwan saranno dedicate alla produzione di chip a due nanometri.
Con l'avvio della produzione TSMC ha così mantenuto fede alle sue previsioni: lo scorso giugno l'azienda aveva annunciato la sua intenzione di presentare la nuova "formula" a tre nanometri entro la fine dell'anno. Se la roadmap indicata dovese continuare ad essere rispettata potremo quindi vedere i chip a due nanometri per il 2025.
Dal punto di vista “tecnico”, il passaggio ai 3 nanometri, rispetto agli attuali cinque, comporta un’aumento della densità dei componenti di 1,6 volte ed un risparmio energetico, a parità di clock, che può arrivare al 35%. Oltre ad Apple anche un’altra grande realtà industriale potrebbe avvalersi dei nuovi chip a 3 nanometri: Qualcomm. Qui la destinazione d’uso potrebbe essere Hamoa, il processore a 12 core per computer basati su windows, il cui nome in codice nasconderebbe quello che verrà presentato sul mercato con il nome di Snapdragon 8cx Gen 4.