A partire da metà 2019 Huawei è stata inserita nella blacklist commerciale da Trump perdendo la possibilità di fare affari con le società USA. Nei 18 mesi successivi sono stati concessi "dei permessi" temporanei ma il ban lungi dall'essere revocato, nemmeno a due giorni dall'insediamento del nuovo presidente Biden.
Ma non è finita qui. Sembrerebbe che Trump sia pronto a dare il colpo di grazia alla società cinese, prima di fare posto al nuovo inquilino della Casa Bianca. Come? Sbattendo la porta in faccia alla società e bloccando qualsiasi tentativo che potrebbe utilizzare per "aggirare" le procedure di divieto.
In una nota della Semiconductor Industry Association, emerge che il dipartimento del commercio USA non potrà concedere la benché minima licenza extra per poter dare un'ancora di salvataggio a Huawei. Non solo, le richieste attualmente in fase di valutazione saranno immediatamente cestinate.
Ovviamente anche le richieste di collaborazione che partono dalla azienda USA nei confronti di Huawei, saranno bocciate. In questo modo sarà impossibile anche solo pensare di rivolgersi a qualche organo di controllo per far valere i propri diritti che saranno surclassati dall'inasprimento del divieto.
Trump ha i giorni contati ma non molla. Dopo l'inserimento nella blacklist di Xiaomi (anche se non si tratta dello stesso tipo di ban) procede con la firma degli ultimi decreti prima di lasciare la massima carica Statunitense. E a meno di un intervento immediato di Biden, i giorni contati potrebbero essere gli stessi anche per Huawei che sperava in un ultimo spiraglio per sistemare la situazione.
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