La corsa verso la digitalizzazione in Italia ha fatto un balzo in avanti con l'annuncio di TIM di avviare il processo di "spegnimento" delle centrali in rame nelle regioni della Toscana, Veneto, Lazio e Campania. Questa mossa mira a spingere l'adozione delle tecnologie di fibra ottica, offrendo prestazioni migliori e consumi energetici ridotti per cittadini e imprese.
Secondo quanto riportato dalla compagnia, il passaggio alla fibra ottica porterà a un significativo miglioramento delle prestazioni e della qualità del servizio, oltre a una riduzione dei consumi energetici e, di conseguenza, un impatto ambientale inferiore. I clienti TIM hanno già ricevuto comunicazioni in merito tramite le loro fatture telefoniche. Coloro che non hanno ancora effettuato la migrazione verso la banda ultralarga sono invitati a farlo entro il 24 maggio per evitare interruzioni nel servizio.
L'azienda si impegna a fornire assistenza ai clienti durante questo processo di transizione. Il servizio clienti contatterà gli utenti per la verifica dell'impianto e per fornire gratuitamente i modem necessari. Le condizioni tariffarie e i numeri telefonici rimarranno invariati, garantendo una transizione senza intoppi per gli utenti.
Questo piano di modernizzazione tecnologica ha ricevuto l'approvazione da parte di Agcom e ha l'obiettivo di dismettere gradualmente le centrali in rame in favore delle nuove tecnologie. TIM ha già informato le autorità locali interessate e organizzato incontri di approfondimento sul tema.
Le regioni coinvolte vedranno un rapido cambiamento infrastrutturale. In Toscana, ad esempio, una centrale del comune di Lucca sarà dismessa, mentre in Veneto saranno interessati tre comuni con un totale di tre centrali coinvolte nel processo. Nel Lazio e nella Campania, rispettivamente, 15 centrali saranno coinvolte. Ecco di preciso dove:
- Toscana: Lucca (via per Camaiore)
- Veneto: Verona (via Vincenzo Liruti) Sommacampagna e Selvazzano Dentro
- Lazio: 2 a Roma, 3 ad Ardea, 2 a Fonte Nuova, 2 a Monterotondo, 1 a Rieti, Pomezia, Anzio, Tivoli, Aprilia e Mentana.
- Campania: Calvizzano, Santa Maria La Carità, Giugliano in Campania, Ischia, Sarno, Brusciano, Bacoli, Somma Vesuviana, Pozzuoli, Giugliano in Campania, Pellezzano, Montecorvino Rovella, Castel Volturno, Capua e Santa Maria Capua Vetere.
Ma non è tutto. Mentre TIM accelera lo spegnimento delle centrali in rame in alcune regioni, in Sardegna si guarda al futuro con il potenziamento del Piano Italia a 1 Giga. Con un investimento complessivo di oltre 510 milioni di euro, il piano mira a realizzare reti ultraveloci in tutti i 377 comuni della regione entro il 2026. I lavori sono già in corso in circa 80 comuni e si prevede che più di 140 saranno coinvolti entro la fine di quest'anno, con un ulteriore aumento previsto per il 2025.