L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha emesso il 13 novembre 2024 la Delibera n. 462/24/CONS, diffidando TIM S.p.A. per il mancato rispetto degli obblighi del Codice di Condotta sul teleselling e il telemarketing, stabiliti precedentemente nella Delibera n. 197/23/CONS.
Il provvedimento è stato adottato in risposta a diverse segnalazioni di consumatori e a seguito di una specifica attività di vigilanza iniziata nell'ottobre 2024. I consumatori hanno riferito di aver ricevuto chiamate da numeri sconosciuti con messaggi preregistrati che annunciavano falsi disservizi, spingendoli verso l'attivazione di servizi con l'operatore TIM. Il documento completo è leggibile qui.
L'indagine condotta dall'AGCOM ha rivelato gravi mancanze da parte di TIM nel controllo dei partner commerciali, implicati in pratiche illecite di telemarketing. Queste indagini hanno messo in luce l'inefficacia dei controlli effettuati su questi partner, che non avevano i requisiti necessari per operare legittimamente. Le segnalazioni indicavano anche che i consumatori venivano contattati senza il loro esplicito consenso, spesso da numeri non autorizzati.
In risposta a tali mancanze, l'AGCOM ha imposto a TIM l'implementazione di un sistema di monitoraggio più rigoroso entro 120 giorni e di comunicare all'Autorità le azioni intraprese per correggere le irregolarità entro 30 giorni dalla notifica della delibera. Queste misure intendono prevenire il ripetersi di simili violazioni, che potrebbero portare a sanzioni ulteriori.
Malgrado gli sforzi passati, inclusa una campagna nazionale contro le truffe telefoniche lanciata a fine luglio 2024, le recenti scoperte indicano che le azioni intraprese da TIM non sono state sufficienti a garantire la conformità con il Codice di Condotta di AGCOM. L'operatore ha riconosciuto le inadempienze e ha rescisso i contratti con i partner coinvolti, avviando ulteriori verifiche interne per assicurare l'adempimento alle normative vigenti.
Questo caso sottolinea l'importanza di un controllo efficace e continuo sulle pratiche di marketing telefonico, cruciali per proteggere i consumatori da potenziali abusi e per mantenere la fiducia nel settore delle telecomunicazioni.
Il telemarketing è una tecnica di vendita diretta in cui un venditore sollecita potenziali clienti a comprare prodotti o servizi, usando il telefono o altre forme di comunicazione elettronica. La pratica ha origini nelle prime operazioni di vendita e servizio clienti telefonici e si è notevolmente evoluta con l'avvento di nuove tecnologie.
Storicamente, la vendita diretta per telefono ha avuto un momento di particolare espansione negli anni '80, quando le aziende iniziarono a sfruttare questa tecnica per raggiungere un pubblico più ampio. Con l'aumento della concorrenza, le strategie sono diventate sempre più sofisticate, includendo la segmentazione dei clienti e la personalizzazione dei messaggi.
Tuttavia, il telemarketing ha anche sollevato questioni legate alla privacy e all'etica. Nel corso degli anni, il crescente numero di chiamate indesiderate ha portato diversi governi a introdurre normative specifiche per tutelare i consumatori. È così che sono nati i vari "registri delle opposizioni" nazionali e codici di condotta settoriali, volti a limitare le chiamate commerciali solo ai consumatori che hanno dato esplicitamente il loro consenso.
Curiosamente, nonostante le critiche, numerose aziende continuano a utilizzare il telemarketing, grazie alla sua efficienza in termini di costi e alla sua capacità di risultare efficace in determinati segmenti di mercato, come quello degli anziani, che potrebbero non essere altrettanto avvezzi all’uso di internet e dei social media.