TIM e Open Fiber uniscono le forze: parte il progetto banda ultralarga

Banda ultralarga, finalmente diventa operativo l'accordo tra Tim e Open Fiber per l'utilizzo delle infrastrutture di rete nelle cosiddette aree bianche.

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a cura di Andrea Maiellano

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È stato reso operativo l'accordo tra TIM e Open Fiber che riguarda l'utilizzo delle infrastrutture di rete nelle cosiddette aree bianche. L'obiettivo di questi luoghi, definiti a "fallimento di mercato", è estendere la copertura in fibra finanziata con fondi pubblici. La gestione di tale rete è in carico a Open Fiber che vede una partecipazione del 60% da parte di CDP e del 40% di Mcquarie.

TIM si unisce ai circa 300 operatori che, grazie all'assegnazione delle aree da parte di Infratel a Open Fiber, possono ora commercializzare i loro servizi nelle aree bianche.

L'unico grande assente nell'elenco degli operatori è Fasteweb, sebbene collabori con l'azienda nelle aree nere, considerate molto più profittevoli. L'implementazione dell'accordo permette di verificare la copertura della propria zona sul sito di Open Fiber e di scaricare l'elenco degli operatori disponibili.

Va sottolineato che l'accordo di TIM con Open Fiber sull'uso delle infrastrutture nelle aree bianche, firmato il 13 maggio 2022, prevedeva l'acquisto da FiberCop del diritto d'uso per 20 anni, interessando infrastrutture aeree e collegamenti d'accesso domestici, per un valore di oltre 200 milioni di euro.

Grazie a questo, si prevede l'attivazione di almeno 500 mila clienti per quanto riguarda la tecnologia FTTH (Fiber To The Home), ampliando, quindi, il numero attuale di circa 300 mila clienti.

In aggiunta, Open Fiber vedrà un'accelerazione nell'estensione della sua rete mentre si avvicina alla chiusura delle trattative con enti finanziatori per un prestito di 7,2 miliardi, diviso tra 55% in debito e 45% in equity, necessario per completare il piano di sviluppo nelle aree bianche.

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