Il senatore repubblicano Josh Hawley ha affermato di voler introdurre una legislazione che vieta ai dipendenti federali di utilizzare TikTok sui loro dispositivi, per motivi di sicurezza nazionale. A riportare la notizia è l’agenzia di stampa Reuters. Il senatore Hawley accusa l’applicazione che sta popolando soprattutto tra i più giovani di condividere i dati degli utenti con il governo cinese.
Una mossa che si inserisce nel quadro sempre più critico delle tensioni tra Washington e Pechino, dove i primi accusano le società cinesi di mettere in atto attività di spionaggio per conto del governo. Il divieto si applicherebbe ai dispositivi forniti dal governo statunitense. “TikTok sta raccogliendo enormi quantità di dati e li sta condividendo con Pechino; sono tenuti a farlo”, ha detto Hawley ai giornalisti dopo una seduta della sottocommissione giudiziaria del Senato sulle connessioni esistenti tra l’industria tecnologica e la Cina.
Già a gennaio, l’utilizzo dell’applicazione è stato vietato sugli smartphone forniti ai militari statunitensi in quanto considerata come una cyber-minaccia. Il governo degli Stati Uniti ha anche avviato un’indagine per motivi di sicurezza nazionale mettendo sotto la lente di ingrandimento l’acquisizione di Musical.ly da parte di ByteDance, società proprietaria di TikTok. Secondo alcuni membri del Congresso, anche se la società dichiara di memorizzare i dati degli utenti in USA “è tenuta comunque a rispettare le leggi cinesi”.
Insomma, come per Huawei e ZTE, l’accusa è quella di favorire lo spionaggio governativo. Ad ogni modo, TikTok si è dichiarata disponibile a collaborare e a dialogare con il governo USA per dimostrare che non esiste nessun legame tra la società e il governo di Pechino.
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