Stop al telemarketing aggressivo anche sui cellulari. Il Registro pubblico delle opposizioni presto potrà contenere i numeri di cellulare degli utenti che non desiderano ricevere le chiamate dai call center. È questo il centro del regolamento redatto congiuntamente della presidenza del Consiglio e dal Ministero dello Sviluppo Economico che prevede l’ampliamento, appunto, del Registro. Al momento, questo contiene solo numeri di telefonia fissa. Il regolamento verrà discusso durante il prossimo Consiglio dei ministri.
L’effettiva entrata in vigore però non si preannuncia affatto breve. Il nuovo strumento infatti era già previsto dalla legge n.5 del 2018 ma la sua creazione si è rivelata alquanto complicata. Dopo l’approvazione nel Consiglio dei ministri, sarà necessaria avviare una fase di consultazione con gli operatori telefonici e con le varie associazioni dei consumatori per poi definire le linee guida. Senza dimenticare, infine, i tempi tecnici per implementare l’intero servizio. Insomma, la previsione è per la fine del 2020.
Tutti gli utenti che non vorranno più ricevere comunicazioni di carattere pubblicitario o commerciale potranno inserirsi in questo Registro. Salvo modifiche, la registrazione potrà avvenire tramite il sito web dedicato o tramite chiamata utilizzando il numero per il quale si intende negare il consenso. D’altro canto, gli operatori telefonici – prima di avviare le loro attività di telemarketing - dovranno controllare il registro per accertarsi che il numero dell’utente non sia stato inserito nel Registro delle opposizioni.
Per la consultazione, gli operatori dovranno pagare una tariffa annuale al Ministero dello Sviluppo o all’organo che gestirà il Registro. In quest’ultimo caso, il Garante della privacy e lo stesso MISE vigileranno affinché venga rispettata la privacy degli utenti. Intanto, ricordiamo che è già possibile inserire il proprio numero di telefonia fissa recandosi sul sito web registrodelleopposizioni.it.