Telecom Italia ha espresso l'intenzione di aumentare il canone di unbundling, ma l'Associazione Altroconsumo ha già promesso battaglia. È stata infatti attivata una petizione online per chiedere all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e al Governo di intervenire prontamente.
"Si stanno prendendo in questi giorni decisioni importanti per il futuro del sistema delle telecomunicazioni del nostro Paese. Si tratta di decisioni che avranno conseguenze dirette sui diritti e gli interessi dei consumatori, ma anche, e soprattutto, sul livello di apertura del mercato, sulla sua efficienza e concorrenza", si legge nel comunicato Altroconsumo.
"Purtroppo tutto questo avviene lontano dalle luci della ribalta dei media mainstream e il rischio evidente è che, quando l'opinione pubblica verrà a conoscenza delle occasioni perdute, anche in questo caso, per introdurre elementi strutturali necessari allo sviluppo di un settore che potrebbe fare da traino alla competitività del nostro Paese, quando si conosceranno nei dettagli le piccole e grandi prevaricazioni dei diritti degli utenti e le distorsioni alla concorrenza sarà purtroppo troppo tardi".
L'obiettivo della petizione è di convincere il Garante e il Governo a: rigettare le richieste di aumento del canone di unbundling, e il conseguente innalzamento di circa 2 euro del canone al dettaglio; far ridurre le tariffe di terminazione mobile con un taglio ben più netto di quello indicato dall'Autorità, come auspica anche la Commissaria europea alle telecomunicazioni Viviane Reding; rigettare gli impegni presentati da Telecom Italia, e dare vita ad una separazione societaria della rete quale stimolo alle Reti di nuova generazione (NGN).