Ice Cream Sandwich e Holo
La fine del 2011 segnava il momento in cui la versione Android per tablet e quella per smartphone si fondevano in una sola, e sarebbe arrivate anche una revisione estetica e novità tecniche che avrebbero segnato i passaggi successivi.
L'interfaccia "olografica" di Honeycomb sarebbe stata la base delle scelte future, e durante l'evento di presentazione di Android 4.0, a Hong Kong, Matias Duarte (assunto l'anno precedente), chiarì i principi del linguaggio di design "Holo": "ci siamo chiesti, per la prima volta, qual è l'anima di Android?".
"Alle persone piaceva Android, ne avevano bisogno, ma non lo amavano", disse Duarte al pubblico. La nuova filosofia del design, Holo, nasceva per rimediare a questo problema con la creazione di un interfaccia più coerente, più moderna, con lettere più pulite e un'estetica più piatta. Fu aggiunto il carattere Roboto, progettato per schermi ad alta densità come il pannello 720p del Galaxy Nexus. Google, inoltre, decise di staccarsi tanto dalle dominanti grigie e bianche del passato quanto dal legno e la pelle scheumorfiche che c'erano su iOS all'epoca. I pulsanti, i controlli e le icone in ICS avevano un aspetto futuristico, ma in generale meno fantascientifico rispetto all'interfaccia di Honeycomb, che sembrava ispirata a Tron.

I progettisti di Google volevano creare qualcosa che fosse rilevante ed emotivo, e allo stesso tempo eliminare "linee, scatole e decorazioni superflue". Il risultato sembrava il computer del futuro più di qualsiasi interfaccia desktop. Invece di pulsanti e bordi, Holo aveva "deliziose fioriture", come un flash di energia blu che compariva quando si scorreva fino in fondo a una lista, o una cornice brillante quando si spostavano le icone.
Android 4.0 introdusse anche elementi comuni nel design delle applicazioni Google, come la Action Bar o i menu di scorrimento, alcuni dei quali sono presenti ancora oggi. Questi tratti del design si sarebbero evoluti nel tempo, e in effetti la novità più rilevante è che c'erano delle linee guida da seguire nell'ambito del design. Android e le relative applicazioni non sarebbero più state un ammasso di interfacce sconosciute, e Holo diede un contribuito a rendere tutto l'insieme più coerente.

Ci furono cambiamenti funzionali molto importanti. Come i tablet, anche gli smartphone Android guadagnarono pulsanti a schermo, e un pulsante dedicato per passare da un'applicazione all'altra – una scelta che certificava come molti di noi facessero un uso sempre più intenso del multitasking anche sul telefono. E anche le notifiche divennero più utili, grazie a pulsanti che facevano risparmiare molto tempo.
Android 4.0 forniva i mattoni con i quali i produttori di smartphone avrebbero realizzato i dispositivi del 2012 e oltre. Non tutti gli elementi della nuova interfaccia "Holo" sarebbero arrivati al consumatore finale, ma era l'inizio di un viaggio importante per il design di Android e di Google.