L'HTC Dream
Furono progettati e rifiutati molti prototipi, prima che il G1, o Dream, fosse terminato. Aziende come Apple ed LG furono tra le prime a proporre telefoni privi di tastiera fisica, ma i progettisti ne sentivano ancora il bisogno, così come dei pulsanti di navigazione – e fu (anche) questo a creare il design dell'HTC G1. In parte confluì in esso anche il DNA del Sideckick, certamente.

Il design e il formato non erano le uniche cose in via di sviluppo. Anche il software del G1 portava con sé novità che non si erano mai viste prima, o non erano fatte altrettanto bene. Vero multitasking, copia e incolla, tendina delle notifiche – tutte cose che piacquero molto al pubblico. La prima versione di Android risulterebbe terribilmente lenta e grossolana se giudicata con gli standard moderni, ma era un prodotto unico e soprattutto indicativo di ciò che sarebbe venuto – qualunque fosse il produttore dello smartphone.
Quando si calmò il caos iniziale, restò uno dei più innovativi telefoni di tutti i tempi. Le specifiche oggi non sono certo impressionanti: un processore single core da 528 MHz con 192 MB di RAM, e uno schermo da 3,2 pollici e risoluzione 320x480. Ma erano abbastanza per far girare il software e dimostrare quanto potesse essere migliore uno smartphone, rispetto allo standard del 2008.
Oggi diamo quasi tutto per scontato, ma all'epoca il mondo degli smartphone era dominato dal Blackberry Curve, e aziende come Apple o Google cominciavano a fare le cose in modo diverso. Il G1 era un punto di partenza perfetto per avviare l'evoluzione di Android verso ciò che è oggi, semplicemente perché Google era disposta a rischiare per differenziarsi.

Dal primo momento, Google ha usato il software open source per persuadere i costruttori di hardware e gli operatori telefonici, e si venne a creare un connubio che i consumatori hanno imparato ad apprezzare. Ad HTC fu "permesso" di distribuire globalmente il G1 come "HTC Dream", con alcune piccole modifiche rispetto alla versione T-Mobile. Google offriva un sistema operativo gratuito, completo di una piattaforma per le applicazioni e un meccanismo di distribuzione; in breve aziende come Samsung o Motorola cominciarono a progettare i propri dispositivi per sfruttare la novità a proprio vantaggio.
L'HTC G1 fu una vera e propria pietra miliare, il cui immenso impatto si può percepire ancora oggi.