Andy Rubin e Danger
Diversi anni prima che nascesse Android, c'era un piccola società di sviluppo software che si chiamava Danger, e che era stata fondata da un ex di Apple, Andy Rubin. Il progetto più famoso di Danger era l'Hiptop, uno smartphone con tastiera in modalità panoramica, la cui interfaccia metteva sullo stesso piano di importanza la messaggistica, la navigazione web e l'email.

Grazie a un accordo con l'operatore statunitense T-Mobile, Danger cambiò il nome del prodotto in Sidekick, e l'oggetto riuscì a guadagnarsi un buon numero di sostenitori. Il Sidekick trovò il successo grazie a un modello di revenue sharing (condivisione dei profitti) che per l'epoca era una relativa novità nel settore.
Il prodotto che si vendeva erano i servizi di Danger più che l'hardware in sé. Vendendo il dispositivo praticamente a prezzo di costo e dividendo i profitti sui servizi con l'operatore, si riuscì a creare una nicchia che poteva competere con Blackberry e Microsoft nel mondo degli smartphone.
In breve tempo Larry Page e Sergey Brin, fondatori e dirigenti di Google, apparvero con il Sidekick in mano praticamente ovunque andassero – dopotutto cosa c'è di meglio che poter usare Google dovunque ti trovi? Nel frattempo il consiglio di amministrazione di Danger votò per sostituire Andy Rubin e così, di tutta risposta, creò una nuova azienda dedita allo sviluppo di una piattaforma che fosse aperta a tutti gli sviluppatori.