LG G3 inaugura l'epoca Quad HD

"Steve Jobs si sbagliava", disse il Dr. Ramchan Woo di LG durante la presentazione del G3, a Londra nel maggio 21014. "Amiamo Steve Jobs, ma si sbagliava".
Woo si riferiva alle parole pronunciate da Jobs durante la presentazione dell'iPhone 4, quando parlò di "un numero magico intorno ai 300 pixel per pollice", quando la retina umana non può più distinguere i singoli pixel a una distanza tra i 10 e i 30 centimetri.
"Steve Jobs si sbagliava!", disse Woo riferendosi alla frase del CEO Apple sulla densità di pixel percebile dall'occhio umano
LG, che aveva realizzato il primo schermo "Retina" per Apple, aveva appena oltrepassato questo numero magico con il G3 e il suo schermo dalla densità astronomica: ben 538 pixel per pollice, con una risoluzione Quad HD (2560x1440). Era una risoluzione superiore a quella dei migliori televisori dell'epoca, ma stava nel palmo della mano. Molti erano scettici riguardo l'effettiva utilità di uno schermo così stupendamente denso, o quali fossero i compromessi che imponeva.
Saltò fuori che ce n'erano alcuni. L'autonomia del G3 era decente, ma non eccellente. E quello schermo 2K produceva colori più spenti rispetto ai pannelli 1080p concorrenti. Ma era un elemento differenziante unico per LG, in un momento in cui differenziarsi dal rivale Samsung era molto difficile. Il G3 era anche uno dei pochi telefoni, all'epoca, con stabilizzazione ottica (OIS), un dettaglio che aiutò LG a superare Samsung nelle fotografie con poca luce. E l'autofocus laser, una tecnologia che LG riprese dagli aspirapolvere, per LG era un altro elemento di cui vantarsi.
Se il 2014 fu un anno modesto per Samsung, per LG ci fu un decollo sostenuto dal G3.
Così come Samsung stava lavorando "verticalmente" ai suoi smartphone Galaxy, anche LG cominciava a sfruttare le proprie risorse nei display, moduli fotografici (ma Sony fornisce ancora i sensori), batterie e laser. Se il 2014 fu un anno modesto per Samsung, per LG ci fu un decollo sostenuto dal G3.

Restavano alcune debolezze. Il design del software e le prestazioni erano un problema per LG. La nuova LG UI 3.0, geometrica e con molto nero, era un bel miglioramento rispetto al caos multicolore del G2, ma soffriva di qualche lag, e spesso tendeva a sovrapporsi all'interfaccia utente di Android. LG non è ancora al vertice quando si parla di software.
Più avanti, nel corso del 2014, sarebbero arrivati altri smartphone QHD, e i produttori di chip avrebbero imparato a gestire meglio questi schermi. In ogni caso il G3 segnò una svolta importante per LG.