iPhone 4S, 16 mesi di lavoro
L'iPhone 4S, nome in codice N94 e device number iPhone 4,1, come nel caso dell'iPhone 3GS manteneva il design del modello precedente. Apple stava avviando l'approccio tick-tock che usa ancora oggi e che conosciamo. Nel caso dell'iPhone 4S, c'era quindi lo stesso schermo IPS LED 960x480 con densità pari a 326 PPI.
L'iPhone 4S replicava l'iPhone 4 anche per materiali e design, con due strati di vetro rinforzato davanti e dietro. Erano state migliorate, invece, le bande dedicate alla ricezione, che avevano la stessa configurazione dell'iPhone 4 fatto per Verizon. Apple aveva inoltre diviso tale configurazione in due, e introdotto un sistema che alternava in modo intelligente fra trasmissione e ricezione in modo da evitare l'attenuazione e migliorare il segnale, anche durante una chiamata. Apple inoltre aumentò la velocità di trasferimento UMTS/HSPA a 14,4 mbps, ma non volle etichettare il dispositivo come "4G". Il nuovo chipset Qualcomm RTR8605 era un dual-mode, compatibile con diverse reti, e questo rendeva l'iPhone 4S un vero smartphone internazionale.
Il Wi-Fi era ancora un 802.11 b/g/n a 2,4 GHz, mentre l'aGPS si affiancava al GLONASS (Global Navigation Satellite System). La comunicazione NFC (Near Fileld Communications) era stata testata internamente, ma Apple non era ancora pronta a inserirla in un prodotto commerciale. L'azienda invece scommise sul Bluetooth 4.0 che permetteva alte velocità di trasferimento e allo stesso tempo consumi energetici più contenuti.
Anche il processore dell'iPhone 4S era stato migliorato significativamente; era una versione rivista dell'Apple A5 che aveva fatto il suo debutto qualche mese prima sull'iPad 2. L'A5 era un dual-core Cortex A9 abbinato a grafica PowerVR SGX 643. Secondo Apple la velocità generale era raddoppiata e le prestazioni grafiche erano migliorate di sette volte.
La nuova funzione AirPlay, poi, permetteva di trasmettere contenuti dall'iPhone ad una Apple TV, mentre Siri, che sostituiva i precedenti comandi vocali, era la prima versione di un potente assistente vocale, che permetteva d'impartire comandi con un linguaggio naturale.
Siri fu presentata, con cautela, come versione beta e per delle buone ragioni. All'inizio era un'applicazione sull'App Store, e poi Apple comprò la società che la produceva nell'aprile del 2010; successivamente l'azienda lavorò per integrare Siri in iOS. Fino al giorno prima dell'evento, si discusse sull'opportunità di presentare Siri insieme all'iPhone 4S oppure attendere ancora. Tecnologicamente, era una cosa piuttosto complicata: parte del sistema vocale era in licenza da Nuance, quindi fuori dal controllo diretto da Apple, e l'azienda storicamente aveva poca esperienza nei servizi, rispetto a quanta ne aveva con hardware e software. Inoltre era necessaria una connessione Internet affinché Siri potesse funzionare, e tale connessione all'epoca non era ancora del tutto affidabile. Tutti problemi che portarono a diverse imperfezioni e problemi per Apple e i suoi clienti, e ci volle quasi un anno per sistemare tutto.
Fu aggiunto un sensore a infrarossi che serviva a rendere possibile l'attivazione di Siri quando si sollevava il telefono, ma a parte questo i sensori erano gli stessi dell'iPhone 4. C'erano ancora 512 MB di RAM, e arrivava la nuova opzione da 64 GB. La batteria fu leggermente migliorata e portata a 1.430 mAh, ottenendo un'autonomia di circa 8 ore in conversazione, ma c'era anche una leggera riduzione in standby.
La fotocamera frontale (FaceTime Camera) aveva ancora un sensore VGA, mentre quella posteriore (iSight) fu modificata. Il sensore fu portato a 8 megapixel e 1080p, fu migliorata l'illuminazione e l'apertura (f/2.4) e ampliato l'angolo dell'inquadratura. Fu aggiunta anche una quinta lente in vetro per migliorare la nitidezza delle immagini, e un filtro infrarosso per migliorare la resa cromatica. La novità più grande comunque riguardava l'ISP (Image Signal Processor) integrato nel SoC Apple A5: era in grado di riconoscere i volti nelle inquadrature e concentrare automaticamente la messa a fuoco, e di elaborare le immagini - post processing - per migliorare il bilanciamento del bianco e la stabilizzazione, per foto e video. La messa a fuoco da vicino - macro - sembrava ancora un ostacolo notevole, invece.
I prezzi restarono quelli dell'anno precedente, ma naturalmente il modello più costoso diventava quello nuovo da 64 GB:
Il giorno dopo
Steve Jobs morì il 5 ottobre 2011. Tim Cook, Phil Schiller e altri avevano tenuto comunque la presentazione dell'iPhone 4S con grande professionalità, ma l'evento fu accolto con emozione dal pubblico. Gli Apple Store di tutto il mondo diventarono luoghi dove deporre fiori e improvvisare altari. Apple si prese il tempo di gestire il lutto, senza per questo rallentare la distribuzione del nuovo dispositivo.