Sony Xperia 5 è stato presentato qualche settimana fa durante l’IFA di Berlino. Era atteso da tutti come l’erede dell’Xperia 1 e invece la casa giapponese ha deciso di stupire tutti. Ha preso le caratteristiche più salienti del primo e le ha importate in un dispositivo più compatto ed ergonomico. Lo dico subito. Xperia 5 mi ha conquistata: è leggero, è performante, ha un ottimo display, gode di un buon comparto fotografico e di una resa audio di alto livello.
Per fortuna questa volta, l’azienda giapponese ha deciso di commercializzare immediatamente lo smartphone. In Italia arriva a 799,90 euro, una cifra che tutto sommato può essere considerata in linea con quanto offerto. L’unico neo probabilmente è l’autonomia un po’ sottotono che è uno degli aspetti da sacrificare sull’altare della leggerezza. Xperia 5, comunque, pur presentando una scheda tecnica molto simile a Xperia 1 non rischia di creare concorrenza interna per diversi motivi che vedremo nel corso della recensione.
Design e display, la vera forza
Xperia 5 è un dispositivo compatto e sono proprio le dimensioni – insieme al display - a segnare la vera differenza con Xperia 1. Con un’altezza di 158 mm, lo smartphone è caratterizzato da un rapporto di forma di 21:9. Un rapporto di forma diventato ormai il tratto distintivo degli smartphone Sony e che ha ricevuto pareri contrastanti, o lo si ama o lo si odia. Io faccio parte del primo gruppo. La forma stretta e allungata ha comunque i suoi pregi e i suoi difetti. Se da un lato, risulta difficile raggiungere le estremità del dispositivo con una sola mano; dall’altro, si riesce a impugnarlo molto facilmente.
Per quanto riguarda la fruizione dei contenuti, è vero che molte applicazioni come Netflix e Youtube non sono ancora ottimizzate, ma è altrettanto vero che – per esempio – è molto comodo tenere due applicazioni aperte sullo schermo o leggere un articolo da un sito web. Inoltre, con dei leggeri tocchi, è possibile aprire la modalità a una mano che mostra sul lato tutte le applicazioni preferite (se precedentemente impostate) oppure quelle più usate. A tal proposito, devo ammettere che per quanto sia una soluzione comoda, sono riuscita ad aprirla solo in maniera involontaria. Ogni volta che ho toccato volontariamente il bordo del display per attivarla, non ci sono mai riuscita. Probabilmente, serve solo un po’ di dimestichezza in più.
I 164 grammi lo rendono, invece, meravigliosamente leggero, una caratteristica che ultimamente manca un po’ in tutti i top di gamma e non solo. Sul bordo destro è stato implementato il bilanciere del volume, il sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitali, il tasto di accensione e – in fondo - il pulsante per scattare le foto. Andiamo per ordine. Il bilanciere e il sensore biometrico sono esattamente lì dove ci si aspetta di trovarli, il sensore però l’ho trovato molto impreciso. Spesso non riconosce l’impronta a primo colpo e in molti casi ho optato per inserire il codice PIN. È comunque disponibile anche lo sblocco tramite il riconoscimento del volto.
Il tasto di accensione, invece, è posto un po’ troppo in basso. È un pulsante che personalmente utilizzo spesso (magari anche solo per visualizzare l’orario o le anteprime delle notifiche). Certo c’è l’Always-On-Display che mostra subito le informazioni essenziali, ma ho trovato il posizionamento del tasto veramente scomodo.
Nulla da dire dal punto di vista costruttivo. Sony Xperia 5 utilizza il vetro anche per la parte posteriore, protetto da Gorilla Glass 5 e gode della certificazione IP68 contro polvere e acqua. Restano le cornici, risicate al punto giusto sui lati, molto presenti sulla parte superiore e inferiore. Personalmente non ritengo un difetto la presenza delle cornici. È certo che gli smartphone Sony hanno un’estetica assolutamente riconoscibile.
Quando di tratta di display, il marchio Sony è sinonimo di garanzia e anche in questo caso non ha deluso. Il colosso giapponese ha deciso di integrare un display realizzato con tecnologia OLED da 6,1 pollici con risoluzione Full-HD+ (1.080 x 2520 pixel), ben diverso dal pannello da 6,5 pollici con risoluzione 4K di cui è dotato Xperia 1. Nonostante ciò, la resa del pannello resta ottima e di alto livello. I colori sono vivaci. Perfetti gli angoli di visuale così come la luminosità. La luminosità massima è davvero elevata comportando una ottima visibilità anche all’aperto.
Prestazione e autonomia: due facce della stessa medaglia
Da un punto di vista hardware, Xperia 5 è un vero top di gamma. A bordo c’è lo Snapdragon 855 accoppiato a 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna espandibile fino a 1TB. C’erano pochi dubbi sulle prestazioni di questa piattaforma e le aspettative non sono state assolutamente deluse. Siamo sullo stesso livello di Xperia 1, dunque sempre scattante e fluido. La dissipazione del calore non è perfetta ma è comunque convincente.
Le alte prestazioni sono garantite anche dall’ottimizzazione software fatta da Sony e dall’interfaccia grafica che si avvicina molto a quella stock di Android. A bordo c’è Android 9, ma certamente riceverà l’aggiornamento ad Android 10 e magari anche al futuro Android 11.
La leggerezza e le ottime performance devono comunque impattare su qualche altro aspetto che – in questo caso – è l’autonomia. Xperia 5 con la sua batteria da 3.140 mAh permette di arrivare a sera con un utilizzo medio-basso, ma con un utilizzo più intenso (magari utilizzando di più la fotocamera o giocando per un po’) ci sarà probabilmente bisogno di ricaricarlo prima di sera. Insomma, probabilmente è una capienza un po’ risicata ma – come già detto - la leggerezza comporta qualche compromesso.
Ottima la resa audio che è di altissimo livello. L’audio è stereo. La capsula auricolare lavora in accoppiata con l’altoparlante posto sul bordo inferiore. C’è il supporto allo standard Dolby Atmos, manca però il jack audio da 3,5 mm, una mancanza che ormai stai diventato la norma in ambito smartphone. C’è però l’adattatore incluso in confezione. C’è la funzione Vibrazione Dinamica che aggiunge una vibrazione sincronizzata durante la visione di video o l'ascolto di musica sul dispositivo. È comunque disattivabile tramite il bilanciere del volume.
Comparto fotografico versatile e convincente
Il comparto fotografico è praticamente identico a quello di Xperia 1, di conseguenza anche il risultato. Sul retro troviamo sempre le tre fotocamere posteriori: sensore principale 12 MP (26 mm f/1.6) con stabilizzazione ottica su 5 assi, teleobiettivo 12 MP (52 mm f/2.4) che abilita lo zoom ottico 2X con stessa stabilizzazione ottica e grandangolare 12 MP (16 mm f/2.4). Un comparto dunque che offre tanta versatilità in tante situazioni.
I tre sensori inoltre sono selezionabili manualmente dall’utente che può decidere quale utilizzare a seconda della scena da fotografare. Come ho già detto, il livello è lo stesso del fratello Xperia 1 con una resa di alto livello in quasi tutte le situazioni, il cui unico neo forse è la mancanza di un’apposita modalità notte. Nonostante questa mancanza, comunque, lo smartphone si comporta molto bene anche in notturna con una buona gestione della luce artificiale e con una gamma cromatica molto naturale.
Non sono scatti perfetti ma la fotocamera riesce comunque a ottenere un buon risultato. Ovviamente non siamo ai livelli di altri smartphone top di gamma, come per esempio quelli marchiati Huawei. Con il sensore grandangolare e con il teleobiettivo, invece, c’è inevitabilmente una leggera perdita dei dettagli. I video possono inoltre essere registrati fino alla risoluzione 4K a 30 fps.
Buone notizie anche per la fotocamera frontale 8 MP (f/2.0) che realizza ottimi selfie in diurna soffrendo però in notturna. Ho particolarmente apprezzato le foto scattate quasi al buio. Grazie al flash interno, Xperia 5 è capace di tirare fuori scatti certamente non perfetti ma comunque apprezzabili. Insomma, è un comparto fotografico convincente anche se a queste cifre, probabilmente, ci si aspetta di più.
Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?
Xperia 5 è lo smartphone ideale per cerca ergonomia e prestazioni di alto livello. È un dispositivo che comporta poche rinunce. Forse la più grande è l’autonomia un po’ sottotono. È un prodotto diverso dagli altri con un design riconoscibile. Il rapporto di forma in 21:9 può rappresentare un freno per alcuni ma può essere un valore aggiunto per altri. La forma stretta e allungata lo rende perfetto per visualizzare due applicazioni in contemporanea, per leggere e anche per essere facilmente impugnato.
Sono poche le differenze con Xperia 1 ma sufficienti per far sì che non rappresenti una concorrenza interna. Le dimensioni più compatte e il prezzo inferiore lo indirizzano verso utenti con altre esigenze. È una scelta ben precisa quella di Sony: garantire il meglio con qualche piccolo accettabile compromesso. Mi riferisco, per esempio, alla risoluzione più bassa del display che passa da 4K a Full-HD+. In Italia arriva a 799,90 euro, una cifra in linea con quanto offerto: prestazioni di alto livello, fotocamera convincente e resa audio di alta qualità. Certo, dovrà affrontare un’agguerrita concorrenza con dispositivi come OnePlus 7 Pro e Huawei P30 Pro che stanno calando di prezzo, ma ha tutte le carte in regola per far bene sul mercato.