a cura di Luca Zaninello
Managing Editor
Gli smartwatch nascono come “companion” per gli smartphone, ossia dispositivi che consentono di aumentare la produttività perché permettono il multitasking anche quando ad esempio siamo in palestra o in situazioni dove non possiamo interagire con lo smartphone, ma al tempo stesso eliminano le distrazioni, come ad esempio notifiche indesiderate. All’inizio però questo tipo di dispositivi aveva uno svantaggio cruciale: per funzionare doveva trovarsi a breve distanza dallo smartphone abbinato, perché la connessione avviene tramite Bluetooth e manca ovviamente una SIM per poter gestire la connessione a internet, e di conseguenza i dati, in autonomia.
Da quando Apple ha introdotto il suo Apple Watch nell'aprile 2015, la tecnologia di questi dispositivi ha però compiuto passi da gigante e ora esistono smartwatch autonomi, che non hanno più la necessità di connettersi a uno smartphone per funzionare, grazie alla semplice aggiunta di una SIM o, ancora più recentemente, di una eSIM, un chip integrato nel dispositivo stesso.
Questo ha reso gli smartwatch standalone assai più utili e versatili, perché consentono di non dover avere per forza con sé lo smartphone, basti pensare ad esempio alla comodità, per chi va a correre o comunque pratica sport, nel poter lasciare lo smartphone a casa ricevendo comunque notifiche, messaggi e telefonate. Ma gli smartwatch attuali possono fare molto più di questo.
Ad esempio, oltre a consentire di ascoltare la nostra musica preferita in streaming, integrano anche microfono e speaker per poter effettuare conversazioni telefoniche o VoIP, possibilità di collegare auricolari bluetooth, sistema operativo avanzato per un supporto completo ad app e store, sistema di localizzazione GPS per poter utilizzare anche mappe stradali e chip NFC integrato per poter effettuare pagamenti.
Con una grande varietà di funzioni, marche e modelli presenti sul mercato è quindi assai difficile orientarsi e trovare il modello che più fa al caso proprio. Per questo, come sempre, abbiamo voluto approntare questa guida che sarà sempre aggiornata puntualmente con gli ultimi modelli, in modo da offrirvi una comoda soluzione per trovare il modello di smartwatch perfetto per le vostre esigenze.
Prodotti
Apple Watch Serie 10 (GPS+Cellular)
Il migliore per chi ha un iPhone
Apple Watch Serie 10 ha un display più grande e design più sottile. Monitoraggio apnea notturna, ricarica rapida e chip S10 per prestazioni al top.
-
Perfettamente integrato nell'ecosistema Apple
-
Non funziona con smartphone di altri brand
Il cuore di Apple Watch Serie 10 è il nuovo processore Apple S10, ottimizzato per l'esecuzione di algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale. Questo si traduce in prestazioni più fluide, un'esperienza d'uso migliorata e nuove funzionalità come le traduzioni on-device.
Sul fronte della salute, Apple Watch Serie 10 introduce il monitoraggio dell'apnea notturna, una condizione che causa interruzioni della respirazione durante il sonno. Grazie all'accelerometro integrato, lo smartwatch è in grado di rilevare eventuali anomalie e avvisare l'utente.
Tra le altre novità, troviamo una ricarica ultra-rapida, che consente di raggiungere l'80% di batteria in soli 30 minuti, e un'autonomia migliorata fino a 18 ore con una singola carica. Apple Watch Serie 10 è disponibile in diverse colorazioni e materiali, tra cui l'alluminio e il titanio.
Apple Watch SE (GPS+Cellular)
Per gli utenti Apple che hanno un piccolo budget
Apple Watch economico con chip S8 e rilevatore incidenti. Funzionalità essenziali, batteria a lunga durata e prezzo accessibile.
-
Il più economico per chi ha un iPhone
-
Funzionalità limitate rispetto a Apple Watch standard
Pur non avendo tutte le funzionalità del top di gamma, come il display always-on e il sensore di temperatura, SE include funzioni essenziali come il monitoraggio del sonno, il rilevamento delle cadute e numerose modalità di allenamento. L'aggiunta della modalità a basso consumo consente di estendere l'autonomia della batteria, un aspetto non trascurabile per uno smartwatch. Apple Watch SE rappresenta il giusto compromesso per chi cerca uno smartwatch completo, affidabile e dal prezzo accessibile.
Google Pixel Watch 3 LTE
Lo smartwatch secondo Google e Fitbit
Pixel Watch 3 ha display più luminoso, 36 ore di autonomia, funzioni fitness avanzate ed è ora disponibile anche in un modello XL.
-
Perfetto per chi ama l'esperienza utente di Fitbit
-
L'autonomia potrebbe essere migliore
Samsung Galaxy Watch Ultra
Perfetto per partire all'avventura
Smartwatch in titanio resistente. Display super luminoso, funzioni avanzate per sport e salute, batteria a lunga durata. Perfetto per l'avventura.
-
Costruzione robusta e perfetto per le attività all'aperto
-
A livello di funzionalità non è troppo dissimile dai Galaxy Watch classici
Samsung Galaxy Watch7 LTE
Galaxy AI al servizio della salute
Monitora allenamenti, salute cardiaca e composizione corporea. Potente processore, GPS preciso e funzioni smart per uno stile di vita sano e connesso.
-
Samsung Health non richiede abbonamenti
-
Non è cambiato molto dal modello precedente
L'integrazione con gli altri prodotti dell'ecosistema Samsung è profonda, ma lo smartwatch può tranquillamente funzionare collegato a smartphone di altri brand. Le novità rispetto al modello precedente sono limitate ma tutte orientate a migliorare la già ottima esperienza utente.
Garmin Forerunner 945 LTE
Per gli sportivi più estremi
Garmin Forerunner 945 LTE è uno smartwatch sportivo con connettività LTE per sicurezza avanzata (LiveTrack e Assistance Plus).
-
Il più recente e completo Garmin con LTE
-
Il modello non è dei più recenti
Come scegliere lo smartwatch con SIM/eSIM
Come in tutti gli ambiti del mercato, anche quello degli smartwatch ormai offre una scelta amplissima, con una vasta modulazione di modelli, che vanno da quelli più economici e semplici a quelli più sofisticati ed avanzati, ricchi di funzioni dedicate al benessere e allo sport. La prima domanda a cui rispondere dunque, come sempre, è: cosa mi serve davvero, cosa cerco? E qual è il budget a mia disposizione?
Dalla risposta a queste due domande discende poi tutto il resto. Se non siamo grandi sportivi ad esempio i modelli più dedicati alle attività motorie potremmo anche eliminarli dall’elenco, così come quelli con ECG o saturimetro. Questi ultimi due in realtà però possono tornare utili anche a chi non è sportivo ma ad esempio soffre di disturbi cardiovascolari. Attenzione, attualmente gli smartwatch non sono riconosciuti come dispositivi medici, il risultato dell’elettrocardiogramma anche del modello più avanzato non è preso in considerazione dalla medicina, tuttavia è possibile ricevere indicazioni sulla presenza di possibili problemi da indagare più approfonditamente: insomma prendetelo come un campanello d’allarme. Sulle cronache del resto non è raro aver letto notizie riguardanti persone che, negli ultimi anni, si sono salvate da infarti o altre problematiche grazie alla rilevazione precoce di problemi da parte di alcuni smartwatch avanzati.
L’altro elemento da tenere poi in considerazione è la necessità o meno di prendere un modello equipaggiato con una SIM o eSIM. Questi ultimi infatti, come visto, consentono una flessibilità d’uso assai maggiore, ma ovviamente hanno un prezzo più elevato e un’autonomia limitata. Dunque, ancora una volta, se siamo persone che praticano frequentemente attività all’aria aperta e vogliamo sbarazzarci del peso e dell’ingombro dello smartphone senza rinunciare, in una certa misura, alle sue funzioni, ecco allora che questo tipo di smartwatch acquista senso, altrimenti no. Decidere poi se vogliamo un modello con slot per SIM o uno con chip eSIM integrato è l’ultimo step importante, perché nel secondo caso la scelta dell’operatore potrebbe essere un po’ più limitante, a fronte di altri vantaggi che vedremo di seguito.
Differenze tra SIM ed eSIM
L’eSIM è una SIM incorporata, in pratica un piccolo chip integrato nei dispositivi indossabili o mobili, che consente di elencare l’operatore telefonico di un utente nelle impostazioni di sistema. Questo significa che l'utente non avrà più la necessità di inserire una scheda SIM fisica per utilizzare i dati mobili sul proprio orologio e potrà invece cambiare provider pur mantenendo il proprio numero e account su ciascuno di essi. Grazie all’eSIM sarà inoltre possibile sincronizzare completamente l'elenco dei contatti, la cronologia delle chiamate, i messaggi e altro sul nuovo operatore.
In altre parole, se si ha uno smartwatch con una scheda eSIM, l'orologio funzionerà come fosse uno telefono. Per farlo basterà avere con sè un QR Code che ne identifica le informazioni che servono per la corretta attivazione. Non sarà quindi più necessario disinserire e inserire alcunché nel dispositivo per cambiare operatore, tutto sarà completamente digitale.
Un vantaggio delle eSIM rispetto alle schede tradizionali è sicuramente la probabilità molto minore di rompersi e danneggiarsi, in quanto non è necessario inserirla o espellerla. Non facendo riferimento ad alcun componente esterno, una eSIM rimane all’interno del dispositivo per tutto il ciclo di vita dell’apparato. Inoltre la dimensione più piccola del modulo la rende compatibile, ad esempio, con accessori come gli smartwatch, all’interno dei quali lo spazio per l’hardware è davvero ridotto rispetto agli smartphone e una SIM in formato fisico farebbe quindi più fatica a trovare spazio.
Il passaggio alla eSIM presenta un ulteriore vantaggio: non sarà più necessario recarsi in un negozio per attivarla la prima volta, basterà infatti collegarsi al sito dell’operatore, che fornirà le informazioni esatte per poter sottoscrivere il nuovo profilo tariffario sulla eSIM. Attualmente sono solamente due gli operatori sul territorio italiano che consentono di sdoppiare il proprio numero di telefono su una SIM principale riservata allo smartphone e su una eSIM secondaria: TIM e Vodafone. Se invece si vuole abbandonare definitivamente il vecchio supporto fisico ed utilizzare solamente una eSIM allora il numero di operatori che dispone di tale opzione sale decisamente, anche se all’appello ne mancano ancora alcuni, come ad esempio Iliad e Ho. Mobile.
Che tipo di smartwatch ci serve?
Gli smartwatch con SIM/eSIM sono ancora prodotti molto "di nicchia" e non sono altrettanto popolari dei modelli che non consentono la comunicazione wireless LTE, questo dipende anzitutto da una limitazione principale, legata all’autonomia. Tenere attivato il modulo 4G LTE per l’intera giornata porta infatti a un consumo elevato delle piccole batterie dello smartwatch, costringendo l’utente a ricaricare il dispositivo ogni giorno.
Cosa comporta questo? È semplice: gli smartwatch senza SIM dipendono interamente dallo smartphone, di cui costituiscono un comodo accessorio, quelli che integrano una connessione dati possono essere indipendenti ma è sbagliato pensare che possano mai sostituire completamente uno smartphone e non sono progettati per farlo. Essi infatti servono per sostituire lo smartphone ma solo in certi momenti della giornata, quelli in cui quest’ultimo sarebbe troppo scomodo da trasportare.
Insomma, gli smartwatch con SIM, inutile girarci intorno, sono pensati soprattutto per mantenere la produttività durante le attività sportive. Quindi la domanda fondamentale è: per me è più importante poter sostituire interamente lo smartphone per alcune brevi parentesi della giornata o poter contare magari per più giorni su un dispositivo le cui funzionalità però richiedono costantemente la presenza dello smartphone? La risposta determinerà il tipo di dispositivo da acquistare.
Quali caratteristiche deve avere uno smartwatch
Ora che abbiamo capito come scegliere lo smartwatch che fa per noi, che caratteristiche dobbiamo cercare in esso? Beh, anzitutto, se abbiamo optato per uno smartwatch con SIM la prima cosa da considerare è la connettività, che ovviamente varierà a seconda della fascia di prezzo. Nei dispositivi di fascia alta troveremo infatti un modulo 4G LTE, che oltre a effettuare chiamate e inviare SMS ci consentirà anche di navigare nel web, mentre se opteremo per un modello più economico potremmo trovare connettività 2G, adatta a garantire la ricezione di chiamate e messaggi, ma poco altro.
In ogni caso molto importante resterà la qualità di microfono e speaker, oltre alla possibilità di collegare auricolari Bluetooth, per poter effettuare e ricevere telefonate. A questo va aggiunto un sistema operativo aggiornato in modo da garantire stabilità, fluidità d’uso e funzioni avanzate, oltre al supporto per le app di terze parti. Da questo punto di vista, al di fuori di WatchOS per Apple troviamo soprattutto Wear OS per dispositivi Android e Tizen per il mondo Samsung. Altre funzioni che possono tornare molto utili sono il chip NFC per effettuare pagamenti.
Uno smartwatch può poi svolgere tantissime altre funzioni, soprattutto in due ambiti, quelle legate al benessere e alla salute e quelle legate allo sport e al fitness. Sarà dunque compito dell’utente comprendere le proprie necessità e orientarsi verso il giusto modello, tenendo presente che ovviamente più funzioni lo smartwatch integra, più il prezzo è elevato.
Quanto deve costare uno smartwatch?
Questo ovviamente ci porta direttamente all’ultima domanda: quanto dovrebbe costare uno smartphone per essere davvero valido? In realtà a questa domanda non c’è una risposta univoca, ma si possono comunque fare una serie di considerazioni. Anzitutto, come detto già più volte, il prezzo dipende da tanti parametri, tra cui, ma non esclusivamente, le funzioni avanzate supportate e i moduli integrati. Altre due componenti fondamentali per determinare il prezzo sono però anche i materiali e il design.
Com’è facilmente intuibile infatti una cosa è avere cinturini in gomma e altri in pelle pregiata, o casse in alluminio aeronautico, titanio, ceramica etc. per non parlare dei modelli con placcatura in oro. Al tempo stesso anche la ricercatezza del design e lo stile del prodotto influiscono, a causa degli investimenti necessari per sviluppare un oggetto che sia anche gradevole e ricercato.
Dunque, ancora una volta, tutto dipende dalle scelte soggettive, dalle esigenze dal budget a disposizione. Se tutto ciò che vi serve è soltanto un dispositivo che vi avvisi delle chiamate in arrivo o delle notifiche ricevute sullo smartphone, o vi serve uno smartwatch robusto e affidabile, allora optare per quelli con cinturini in gomma sarà più che sufficiente per ottenere lo scopo prefissato senza spendere una fortuna. Non è difficile infatti trovare modelli di marche minori che costano poche decine di euro o al massimo attorno ai 200 euro.
Se invece si cerca un dispositivo che sia anche elegante e possa colpire l’occhio come farebbe un orologio classico o abbia tante funzioni avanzate allora ovviamente la spesa si fa più onerosa. Purtroppo c’è da evidenziare che in questo settore manca un po’ la fascia media per cui non c’è una vera gradualità e dai modelli che costano tra i 50 e i 200 euro si passa poi direttamente a quelli che richiedono un investimento sostanzioso, arrivando anche a toccare quota 1000 euro per i modelli più eleganti, preziosi ed esclusivi.