Smartphone più duraturi e (forse) costosi, cosa cambia dal 20 giugno e perché

Nuova legge UE: smartphone progettati per durare. Un'opportunità per l'economia circolare e modelli di business innovativi.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

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Il prossimo 20 giugno segnerà una data storica per il mercato degli smartphone nell'Unione Europea. Entrerà in vigore il regolamento Ecodesign for Sustainable Products (ESPR), una normativa ambiziosa che mira a trasformare radicalmente il ciclo di vita dei dispositivi elettronici, promuovendo sostenibilità, durabilità e riparabilità. Un'analisi di IDC evidenzia le sfide e le opportunità che questa transizione comporterà per i produttori di smartphone.

L'ESPR rappresenta un cambio di passo significativo rispetto alle precedenti normative, che si concentravano principalmente sull'efficienza energetica. Il nuovo regolamento introduce requisiti stringenti in termini di durata, riparabilità, riciclabilità e supporto software esteso, obbligando i produttori a ripensare l'intero ciclo di vita dei loro prodotti.

L'adeguamento all'ESPR non sarà privo di ostacoli per i produttori. La necessità di progettare dispositivi più resistenti a cadute, polvere e acqua, e di garantire prestazioni della batteria elevate anche dopo centinaia di cicli di carica, comporterà inevitabilmente un aumento dei costi di produzione. Inoltre, l'obbligo di fornire aggiornamenti software per almeno cinque anni metterà a dura prova i modelli di business basati su cicli di aggiornamento hardware-software frequenti.

IDC sottolinea che le aziende dovranno bilanciare la conformità normativa con le strategie di reddito, rivedendo la gestione della catena di approvvigionamento e il servizio clienti post-vendita. Le sfide saranno particolarmente significative per i marchi più piccoli, che potrebbero essere costretti a ridurre il numero di dispositivi nei loro portafogli, indebolendo la loro posizione competitiva rispetto ai marchi più affermati.

Nonostante le sfide, l'ESPR apre anche a nuove e interessanti opportunità strategiche per i produttori. La maggiore enfasi sulla durabilità e sulla riparabilità potrebbe tradursi in una reputazione più forte per i brand in termini di affidabilità, riducendo al contempo il numero di richieste di reso.

Ma è soprattutto nel campo dei nuovi modelli di business che l'ESPR potrebbe innescare una vera e propria rivoluzione. La riparabilità diventerà un fattore chiave di differenziazione, aprendo la strada a un mercato di dispositivi ricondizionati e certificati di seconda mano. IDC prevede una crescita significativa delle vendite di smartphone usati per la permuta, che potrebbero raggiungere i 94 miliardi di dollari entro il 2028.

L'ESPR incoraggia un passaggio da un modello di economia lineare a un modello di economia circolare, in cui i dispositivi vengono riparati, riutilizzati e rivenduti. Questo potrebbe generare nuovi flussi di entrate attraverso dispositivi ricondizionati, modelli di leasing, programmi di garanzia estesa, abbonamenti di riparazione e programmi di permuta che incentivano lo smaltimento e il riciclaggio responsabili.

I consumatori saranno i principali beneficiari di questa transizione. L'ESPR garantirà l'accesso a dispositivi più durevoli, riparabili e supportati da aggiornamenti software prolungati, riducendo la necessità di sostituire frequentemente i propri smartphone. La crescente disponibilità di opzioni di riparazione convenienti e di un mercato dell'usato in espansione contribuirà a ridurre l'impatto ambientale del settore e a promuovere un consumo più responsabile.

L'ESPR rappresenta una scommessa ambiziosa sul futuro del settore degli smartphone. L'UE si pone all'avanguardia nella promozione di un modello di produzione e consumo più sostenibile, che potrebbe ispirare cambiamenti normativi anche in altre parti del mondo. La sfida, soprattutto per i brand più piccoli, sarà grande, ma le opportunità, in un mercato sempre più attento alla questione della sostenibilità, potrebbero essere un volano importante per il business dei prossimi anni.

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Ormai le funzioni sono quelle, la potenza di calcolo abbondante e la memoria pure, se i modelli di 5/6 anni fa fossero tenuti perfettamente aggiornati lato firmware/SO/driver non avrebbero niente da invidiare agli attuali(forse sarebbero LTE e non 5G).
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