Fotocamera
Come con l'interfaccia, anche in ambito fotografico questi due smartphone sono praticamente identici. Tanto il G3 quanto il G Flex 2 infatti hanno un sensore da 13 MP con stabilizzatore ottico OIS+ e autofocus con assistenza laser. Il G Flex 2 ha un OIS+ migliorato e un autofocus più veloce, oltre che il processore d'immagine più veloce integrato nello Snapdragon 810. Nella realtà però non abbiamo notato alcuna differenza tra questi due smartphone.
L'uso dell'applicazione e la qualità delle immagini comunque restano tra le migliori sulla piazza, per entrambi i modelli. La fotocamera da 13 MP è all'altezza di quasi tutte le situazioni, mentre l'applicazione di LG è semplicissima da usare e attiva l'HDR quando necessario. La stabilizzazione elimina bene le vibrazioni e i micro-movimenti involontari, e soprattutto aiuta a scattare buone fotografie anche con poca luce perché permette di tenere l'otturatore aperto per qualche frazione di secondo in più, vitale per far passare un po' di luce aggiuntiva. L'unico punto su cui possiamo lamentarci è la riduzione del rumore troppo aggressiva, che inevitabilmente elimina anche i dettagli più sottili.
Entrambi i telefoni possono registrare video in 4K, ma la durata massima è 5 minuti. Anche in questo caso lo stabilizzatore OIS+ dà un contributo più che valido. Per avviare velocemente la fotocamera in qualsiasi momento bisogna premere a lungo il tasto "volume giù".
Il G Flex 2 ha una caratteristica unica che potrebbe interessare a qualcuno: l'applicazione include una funzione per l'uso con i selfie stick, vale a dire quei bastoni per farsi gli autoscatti. Basterà abbassare lo smartphone stesso per vedere com'è venuta la fotografia, e alzarlo di nuovo per fare un altro scatto. Questo dettaglio si combina con altre modalità di scatto, come il riconoscimento del sorriso – sempre naturalmente che siate tipi da selfie con il bastone.
Autonomia
Sulla carta il G Flex 2 e il G3 sono identici da questo punto di vista, dato che entrambi montano una batteria da 3.000 mAh, ma le similitudini si esauriscono qui. La batteria del G Flex 2 infatti non è rimovibile, anche se la cover staccabile potrebbe farlo pensare, mentre quella del G3 si può togliere e sostituire, ed è compatibile con la ricarica wireless Qi – almeno alcune versioni. Anche senza fare test, quindi, il G3 è tra i due lo smartphone più flessibile. Di contro il G Flex 2 ha una tecnologia per la ricarica rapida della batteria: il caricatore inserito nella confezione lo può portare al 50% in 40 minuti circa.
Guardando all'autonomia vera e propria le cose si fanno un po' più confuse, considerate le altre differenze tra questi due smartphone. Nelle nostre prove il G3 riesce a durare di più, tra 14 e 16 ore usando Wi-Fi ed LTE alternativamente. Nello stesso scenario il G Flex 2 dura tra 11 e 12 ore. Sembra inoltre che lo schermo del G3 influisca un po' meno sul consumo totale: con lo schermo sempre acceso dura circa quattro ore infatti, mentre il G Flex 2 si spegne in meno di tre ore. Considerati tutti questi fatti, quindi, il vincitore della prova di autonomia è il G3.
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