SIM disattivate perché senza credito, ecco perché i treni si sono fermati il 2 ottobre

In arrivo una rivoluzione ai vertici di Ferrovie dello Stato dopo gli ultimi incidenti?

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Si preannuncia una vera e propria rivoluzione ai vertici delle Ferrovie dello Stato. Dopo l'ennesimo incidente ferroviario avvenuto a Milano l'11 gennaio, che ha mandato in tilt il traffico su scala nazionale, e a seguito dei risultati delle inchieste interne sul precedente disservizio di ottobre, sembra infatti che l'amministratore delegato di FS, Stefano Donnarumma, sia pronto a un repulisti dei dirigenti del gruppo, sulla scia di quanto fatto in passato dai suoi predecessori Mauro Moretti e Michele Mario Elia.

L'incidente dell'11 gennaio, che ha visto due treni, uno di Italo e uno di Trenitalia, danneggiare la rete elettrica in prossimità della Stazione Centrale di Milano causando il blocco del traffico ferroviario, è solo l'ultimo di una serie di episodi che hanno messo in luce gravi inefficienze nel sistema di gestione e sicurezza delle Ferrovie.

Ancora più eclatante è quanto emerso dalle indagini interne relative all'incidente del 2 ottobre scorso, che paralizzò per ore la circolazione dei treni in tutta Italia. Inizialmente, la responsabilità era stata attribuita a un operaio di una ditta esterna, reo di aver piantato un chiodo nel posto sbagliato, danneggiando la canalina che alimentava la stazione di Roma Termini. Questa versione, sostenuta anche dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, era stata confermata da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che aveva condotto un'inchiesta interna, decidendo di revocare l'appalto alla ditta di manutenzione.

Tuttavia, dubbi erano sorti fin da subito sulla ricostruzione, soprattutto in merito al mancato intervento dei tecnici a seguito dell'interruzione di corrente. La risposta, emersa solo nelle settimane successive, ha dell'incredibile: le SIM inserite nelle centraline di allarme erano tutte scadute e quindi disattivate, impedendo l'invio di sms e telefonate ai dirigenti e ai tecnici preposti alla sicurezza. Una negligenza gravissima, che ha lasciato la stazione di Roma Termini, e di conseguenza l'intera rete ferroviaria nazionale, in balia di un blackout per ore.

Secondo quanto appreso da Open, l'amministratore delegato Donnarumma, noto per il suo carattere mite, sarebbe rimasto sconcertato da questa scoperta e avrebbe perso la pazienza, decidendo di intervenire con fermezza. L'AD avrebbe infatti chiesto di individuare e sanzionare i responsabili del mancato rinnovo delle SIM, un'omissione che ha messo a repentaglio la sicurezza di decine di migliaia di viaggiatori.

Ma l'azione di Donnarumma non si limiterà a questo. L'intenzione, si apprende da fonti interne, è quella di procedere a un vero e proprio cambio dei vertici del gruppo, ben oltre il semplice rimpasto di cui si vociferava da tempo. Si prospetta quindi un'ampia ondata di rinnovamento, che coinvolgerà dirigenti e responsabili a vari livelli.

Il possibile cambio di dirigenza voluto da Donnarumma suscita già un certo fermento all'interno del colosso ferroviario. Tra i dipendenti più anziani, che hanno vissuto gli avvicendamenti ai vertici del passato, c'è chi teme un ritorno a metodi simili. Se il cambio di passo sarà radicale come quello dei suoi predecessori, è ancora presto per dirlo.

Una cosa è prò certa, dimenticarsi di ricaricare una SIM per abbastanza tempo e farla scadere in un sistema di emergenza è una negligenza decisamente grave e saranno presi provvedimenti.

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