Selfie spaziali per tutti, in questo curioso satellite è montato un Google Pixel

Ci sono due Google Pixel in orbita attorno alla Terra, pronti ad aiutarvi a scattare selfie spaziali!

Avatar di Luca Zaninello

a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Mark Rober, noto ingegnere ed ex dipendente della NASA ora diventato famoso YouTuber, ha lanciato un'iniziativa per scattare selfie dallo spazio con la Terra sullo sfondo utilizzando un satellite. Il progetto, realizzato in collaborazione con Google e T-Mobile, permetterà di catturare questi scatti unici utilizzando smartphone Google Pixel posizionati a bordo del satellite.

Il lancio è previsto per gennaio 2025 con la missione Transporter 12 di SpaceX, e le operazioni di fotografia inizieranno nei mesi successivi.

Questo progetto rappresenta un crocevia tra tecnologia innovativa e intrattenimento digitale, offrendo al pubblico l'opportunità di interagire direttamente con un dispositivo spaziale. I partecipanti avranno la possibilità di vedere la loro immagine proiettata nello spazio e, contemporaneamente, potranno scattarsi un'ulteriore foto da terra mentre il satellite sorvola la loro città.

Per accedere a questa esperienza, tuttavia, è necessario essere abbonati a CrunchLabs, una piattaforma che fornisce kit di costruzione ingegneristici per ragazzi, oppure essere già clienti di T-Mobile o possessori di un Google Pixel.

Per quanto riguarda la tecnologia alla base dell'iniziativa, il satellite è dotato di due fotocamere e due Google Pixel, montati su lati opposti per garantire ridondanza. L'energia necessaria al funzionamento è fornita da un ampio array solare che alimenta un pacchetto batteria da 120Wh.

Una delle sfide tecniche risiede nella necessità di orientare il satellite in diverse direzioni per la raccolta dell'energia solare, la cattura delle immagini e la trasmissione delle stesse. La soluzione adottata prevede l'uso di tre volani interni che aiutano il satellite a cambiare configurazione a seconda delle necessità operative.

Rober ha un intero video su YouTube che spiega i meccanismi del satellite per scattare selfie.

Da secoli, l'uomo ha guardato al cielo, sognando di esplorare le stelle. L’idea di utilizzare la tecnologia per vedere e rappresentare l'universo non è nuova, ma è sicuramente progredita a passi da gigante con l'avvento dell'era spaziale nel XX secolo. La possibilità di scattare selfie dallo spazio, come proposta da Mark Rober, è un entusiasmante segno di come queste ambizioni stiano diventando realtà quotidiana.

Il primo satellite artificiale, lo Sputnik, fu lanciato dall'Unione Sovietica nel 1957. Questo evento segnò l'inizio dell'era spaziale e aprì la strada a svariate missioni che hanno utilizzato la tecnologia per esplorare lo spazio. Ad esempio, il programma Apollo della NASA, culminato con lo sbarco sulla Luna nel 1969, fu tra i più iconici.

La fotografia spaziale non ha solo suscitato stupore e ispirazione, ma ha anche fornito dati cruciali sugli aspetti scientifici del nostro universo. Dall'osservazione delle stelle alla mappatura di altri pianeti e lune, ogni immagine raccolta è una preziosa fonte di informazione.

Nella storia recente, l'uso dei satelliti si è esteso ben oltre la mera esplorazione scientifica, toccando anche settori come la telecomunicazione e l'osservazione della Terra. Il progetto di Mark Rober dimostra come la moderna ingegneria spaziale possa essere fusa con l'intrattenimento, rendendo l'esperienza spaziale più accessibile e coinvolgente per il grande pubblico.

Leggi altri articoli