In un annuncio congiunto che promette di cambiare radicalmente il panorama degli aggiornamenti software nel mondo Android, Qualcomm e Google hanno svelato un nuovo programma che garantirà fino a otto anni consecutivi di aggiornamenti software e di sicurezza per i dispositivi equipaggiati con gli attuali (e futuri) chip Snapdragon. Questa iniziativa rappresenta un passo avanti epocale rispetto alla frammentazione che ha storicamente caratterizzato l'ecosistema Android.
A partire dallo Snapdragon 8 Elite, Qualcomm offrirà ai produttori di dispositivi (OEM) la possibilità di fornire supporto software esteso, includendo sia aggiornamenti del sistema operativo Android sia upgrade del kernel, il cuore pulsante di ogni sistema operativo. Questo significa che gli smartphone e altri dispositivi mobili potranno ricevere aggiornamenti per un periodo significativamente più lungo rispetto agli standard attuali, senza richiedere modifiche sostanziali all'hardware o al codice del produttore.
La chiave di questa innovazione risiede nella separazione tra il codice del fornitore (vendor implementation) e il resto del sistema operativo, un concetto noto come "Project Treble". Mentre gli aggiornamenti del kernel richiederanno l'aggiornamento dei driver in modalità kernel, il codice del fornitore potrà rimanere invariato, semplificando notevolmente il processo di aggiornamento e riducendo i costi per gli OEM.
Il programma prevede specificamente due aggiornamenti dell'Android Common Kernel (ACK), il kernel comune di Android, per supportare l'intero periodo di otto anni. Questi aggiornamenti del kernel permetteranno ai produttori di garantire la sicurezza dei loro dispositivi per un tempo molto più lungo, proteggendo gli utenti da vulnerabilità e minacce emergenti.
È importante sottolineare che, sebbene Qualcomm fornisca la base tecnologica per questo supporto esteso, la decisione finale di aggiornare effettivamente i dispositivi spetta ai singoli produttori. Tuttavia, Qualcomm ha già riscontrato un forte interesse da parte degli OEM a prolungare la vita utile dei loro prodotti, anche grazie alla potenziale riduzione dei costi associata a questo programma.
"Gli sforzi di Qualcomm Technologies, Inc. per estendere la durata dei dispositivi Android sono un passo fondamentale per aumentare la longevità degli smartphone", ha dichiarato Seang Chau, VP e GM di Android Platform. "Grazie a questa collaborazione, gli OEM possono aggiornare più facilmente il software e la sicurezza sui loro dispositivi, garantendo un'esperienza Android più sicura e duratura per i nostri utenti".
I primi dispositivi a trarre vantaggio da questa iniziativa saranno gli smartphone basati su Snapdragon 8 Elite e lanciati con Android 15. Il programma si estenderà anche alle "prossime cinque generazioni" di System-on-Chip (SoC) Snapdragon, inclusi i chip delle serie 8 e 7 che verranno rilasciati "entro la fine dell'anno". I chipset più vecchi, invece, non saranno inclusi.
Questo annuncio pone Qualcomm e Google in una posizione di vantaggio rispetto alla concorrenza. Google, con il Pixel 9, e Samsung, con il Galaxy S25, hanno promesso sette anni di aggiornamenti del sistema operativo e di sicurezza. L'iniziativa di Qualcomm e Google supera queste promesse, stabilendo un nuovo standard di riferimento per l'industria.
"Qualcomm Technologies è entusiasta di fare questo passo avanti, lavorando a stretto contatto con Google per facilitare gli ultimi aggiornamenti del sistema operativo Android sui dispositivi con Snapdragon", ha affermato Chris Patrick, Senior Vice President e General Manager of mobile handsets, Qualcomm Technologies. "Con questo progresso, stiamo alzando l'asticella, fornendo maggiore flessibilità ai nostri OEM e, in ultima analisi, migliorando l'esperienza utente. Siamo entusiasti di vedere presto più dispositivi OEM che supportano la longevità del sistema operativo Android".
Questo annuncio potrebbe avere un impatto significativo sul mercato degli smartphone. I consumatori potrebbero essere più propensi a scegliere dispositivi che offrono un supporto software così esteso, sapendo che il loro investimento sarà protetto per molti anni. Questo potrebbe anche incentivare altri produttori di chip e sistemi operativi a seguire l'esempio, portando a un miglioramento generale della longevità dei dispositivi mobili.
Si tratta di un passo importante verso la creazione di un ecosistema mobile più sostenibile, con dispositivi che durano più a lungo e generano meno rifiuti elettronici.