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Samsung Galaxy Z Flip6: finalmente ci siamo! | Recensione

Il nuovo Samsung Galaxy Z Flip6 è un foldable maturo che si leva di dosso prepotentemente la nomea di "fratello minore del Fold"

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a cura di Andrea Maiellano

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Finalmente il Galaxy Z Flip6 è arrivato e sottolineo “finalmente” poiché, fin dalla presentazione ufficiale durante l’Unpacked tenutosi a Parigi, era chiaro che Samsung quest’anno abbia puntato moltissimo sul suo foldable più compatto.

Mi stranì particolarmente vedere un’indifferenza dilagante del pubblico presente in sala, tutta concentrata sulle novità implementate nel più blasonato Fold6, visto che il lavoro svolto da Samsung quest’anno è, indubbiamente, encomiabile.

Il Galaxy Z Flip6, difatti, è finalmente un foldable maturo e capace di rappresentare un’alternativa al Fold6, distaccandosi da quell’aline da “fratello minore”… ma fatemi procedere con ordine. 

Apparentemente, quanto implementato da Samsung, potrebbe apparire come un aggiornamento minore, ma la realtà è che, per quanto esteticamente il Flip6 non si distingua eccessivamente dal Flip5, sotto al cofano di questo foldable la situazione è ben diversa. 

Abbiamo un comparto fotografico aggiornato, che ora presenta una camera da 12MP e una da 50MP, un nuovo chip ottimizzato per Galaxy AI, una cerniera migliorata notevolmente rispetto al suo predecessore, una piega centrale meno visibile, un device leggermente più sottile, una batteria migliorata, uno schermo un filino più luminoso e, soprattutto, una “vapor chamber” che  mantiene le prestazioni sempre elevate.

Se proprio volete ignorare tutti questi aspetti, allora potete dire che “non cambia poi così tanto dal modello dell’anno scorso”, ma lasciatemi dire che è un errore madornale liquidare così superficialmente il Flip6.

Specifiche tecniche del Galaxy Z Flip6

Inizierei, per la gioia degli amanti dei freddi numeri, con la sempiterna carrellata di specifiche tecniche del Flip6, in maniera tale che possiate avere sott’occhio tutti i dettagli più importanti di questo nuovo foldable.

Peso 187gr
Misure

85,1 x 71,9 x 14,9 (Piegato)

165,1 x 71,9 x 6,9mm (Aperto)

Processore Snapdragon® 8 Gen 3 per Galaxy (fino a 3.39 GhZ di velocità di clock)
Fotocamere

Fotocamera anteriore: 10MP
Fotocamera grandangolare: 50MP
Fotocamera ultra-grandangolare: 12MP

Zoom  Zoom ottico 2x; zoom digitale fino a 10x
Batteria 4.000 mAh
Display Esterno: 720 x 748 Super AMOLED (3.4")
Interno: 2640 x 1080 FHD+ Dynamic AMOLED 2X (6.7")
Prezzo 1279€ (256GB + 12GB RAM)
1399€ (512GB + 12GB RAM)

Le specifiche, come potete notare, sono di altissimo livello e all'elenco inserito nella tabella qui sopra, si aggiungono una serie di migliorie, rispetto al modello precedente, che non possono essere ignorate.

Innanzitutto la cerniera è stata migliorata e ora, oltre a impedire maggiormente l’accesso della polvere al suo interno, risulta molto più resistente a urti, pressioni e oggetti pesanti che potrebbero, accidentalmente, essere appoggiati sopra di essa.

Molto banalmente, se ora vi siederete sul Flip6, non dovrete preoccuparvi di danneggiare la cerniera. Occhio però, molto più resistente non significa immortale, quindi non abusate di questa dichiarazione. Posso però, garantirvi, che nell’uso quotidiano mi è capitato di dimenticarmi di sfilare dalla tasca posteriore dei jeans il Flip6 e la cerniera, così come il device, non ha accusato minimamente lo stress.

Dopodiché il display esterno è nuovamente protetto da un Gorilla Glass Victus 2, mentre quello pieghevole interno, ora presenta una pellicola maggiormente resistente ai graffi e meno innamorata delle vostre impronte digitali, rendendo il terminale maggiormente resistente all’uso quotidiano.

Il Flip6 ha una classificazione IP48 per la resistenza alla polvere e all'acqua, il che significa che può essere immerso fino a 1,5 metri di profondità, per un massimo di 30 minuti, così può resistere a oggetti solidi di dimensioni superiori a un millimetro… questo però non vuol dire che potrete poggiarlo sulla battigia in riva al mare, ma semplicemente che resisterà meglio alla polvere che normalmente uno smartphone attrae al suo interno durante l’utilizzo quotidiano.

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Display

I due display del Galaxy Z Flip6 sono, a tutti gli effetti, gli aspetti con meno differenze rispetto al predecessore. Il display interno dello Z Flip6 misura 6,7 pollici e supporta una frequenza di aggiornamento fino a 120Hz (ora adattiva rispetto al Flip5), mantenendo le caratteristiche del modello precedente.

Un miglioramento significativo risiede nella luminosità massima dello schermo, ora pari a 2.600 nits rispetto ai 1.750 nits del modello precedente, rendendo lo schermo ben visibile anche nelle giornate soleggiate e con qualsivoglia fonte di luce diretta su di esso.

Il rapporto d'aspetto stretto del display principale richiede, come da tradizione, un po' di tempo per abituarsi, specialmente per la tastiera più stretta, ma allo stesso tempo risulta estremamente confortevole per l’utilizzo con una mano.

Tuttavia, questo formato è ideale per guardare film in formato cinematografico e funziona molto bene per il multitasking, permettendo di utilizzare due app contemporaneamente, sia con lo schermo piegato a 90° che con il display completamente aperto.

Un’altra miglioria percepibile istantaneamente, è la piega centrale assottigliata ulteriormente e che ora risulta quasi impercettibile sia alla vista, che soprattutto al tatto. 

Lo Z Flip6 ha uno schermo esterno da 3,4 pollici, con refresh rate pari a 60Hz, con lo stesso taglio irregolare visto nel modello precedente. Anche se può risultare “piccolo” per qualcuno di voi, lo spazio è ottimizzato magistralmente e sia gli sfondi (che quest’anno sono stati ampliati con alcuni wallpaper dinamici pensati per i più giovani), che i widget sono fruibili senza problemi di sorta.

Qui, almeno per quanto mi riguarda, sopraggiunge la prima grossa sbavatura del Flip6, perlomeno lato software. Ok che è noto che Samsung non abbia reso compatibili determinate applicazioni con lo schermo esterno del Flip, però dopo tutte queste interazione, e dopo le numerose richieste degli utenti, dover ancora passare per Good Lock per usare a piacere le applicazioni sullo schermo esterno del dispositivo è indubbiamente anacronistico.

Una delle comodità del Flip6, testata personalmente quando ho deciso di farlo diventare il mio “daily driver”, è proprio il suo form factor e la possibilità di fruire rapidamente di numerose funzioni usando lo schermo esterno.

Ritrovarmi in aeroporto con Google Wallet incompatibile con il display esterno, e con Samsung Wallet che non è compatibile con la mia carta di credito e la mia compagnia aerea, ha “rotto parzialmente” la magia di avere un device così potente, e così versatile, nel taschino della mia camicia. 

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Allo stesso tempo, per quanto i più puntigliosi avranno da dire sulle dimensioni della tastiera disponibile sullo schermo esterno, rispondere rapidamente a una mail a un messaggio, o a una conversazione su whatsapp senza dover aprire il device, e soprattutto con una mano sola, è indubbiamente fantastico… non poter avere la stessa comodità con Telegram però mi ha lasciato con un filo di amaro in bocca. Razr Plus.

Ora, sicuramente in molti hanno lamentato l’assenza di uno schermo da 4 pollici come nei foldable di Motorola. Per carità, è questione di gusti, ma dopo aver provato entrambi i device, non ho trovato così imprescindibile quella porzione di schermo assente nel Flip6, soprattutto considerando lo scopo ultimo del display esterno che, vi ricordo, non è quello di sostiuire quello interno ma di ridurre il vostro screen time e agevolare le operazioni più comuni.

Resta indubbio che, soprattutto in virtù delle migliorie apportate al Flip6, è ora che le applicazioni diventino pienamente compatibili senza dover passare da applicazioni aggiuntive per poter sfruttare la meglio le potenzialità del device. 

Design 

Per quanto potrebbe sembrare che non ci siano grandi cambiamenti per quanto riguarda l'aspetto del Flip6, perlomeno rispetto al suo predecessore, in realtà le modifiche sono tutte ben distinguibili e, soprattutto, votate a mantenere una continuità fra i vari design che hanno preceduto questo nuovo modello.

Il corpo è in alluminio satinato, i bordi sono squadrati e i numerosi colori realizzati da Samsung, finalmente, adornano l'intero chassis, non limitandosi più alla sola scocca posteriore.

Una soluzione elegante e che, allo stesso tempo, aumenta notevolmente il grip del dispositivo, oltre a renderlo più elegante nelle forme e, leggermente, più compatto.

A parte questo, le altre differenze rispetto alla generazione precedente sono la cerniera, che come vi illustravo poc'anzi è stata notevolmente migliorata, e le due fotocamere esterne presentano una cornice in alluminio dello stesso colore del device, permettendo di distinguerlo immediatamente dal suo predecessore, anche agli occhi meno attenti.

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Se dovessi proprio trovare una sbavatura, per quanto completamente soggettiva, vi direi che mi annoia non riuscire ancora ad aprirlo con una mano, ma forse è meglio così, vista l'effettiva solidità che il Flip6 fa trasparire anche solo tenendolo in mano. 

Per quanto riguarda i colori, il Galaxy Z Flip6 è disponibile in Silver Shadow, Yellow, Blue e Mint. A voler essere del tutto sinceri, ho trovato, per quanto commercialmente in linea con la volontà di Samsung di far migrare la maggior parte degli acquisti sui suoi canali ufficiali, decisamente maliziosa la possibilità di acquistare il device nei classici bianco e nero, qui battezzati Crafted Black e White, esclusivamente su Samsung.com.

Sui canali ufficiali di Samsung, inoltre, potrete trovare anche l'esclusiva colorazione Peach, decisamente funky e in linea con le altre varianti del device.

Comparto fotografico

Una delle novità più importanti del Galaxy Z Flip6 è, senza ombra di dubbio, il nuovo comparto fotografico, che lo rende decisamente più versatile e convincente rispetto al modello precedente.

La fotocamera principale grandangolare, salta a una risoluzione di 50MP (con un'apertura da f/1.8), mentre quella ultra-grandangolare, resta ancorata ai 12MP.

Per quanto riguarda, infine, la fotocamera anteriore, o per essere più precisi quella posta nell'occhiello del display principale, rimane a 10MP, ma questo non risulta un difetto, visto che, al netto delle videochiamate, la si sfrutta davvero poco.

I foldable, non sono storicamente famosi per le loro capacità fotografiche, ma la fotocamera principale da 50MP è un miglioramento indubbiamente notevole, specialmente per il Flip6, che riesce a rendere il foldable compatto di Samsung, molto interessante sul versante fotografico, specialmente per i content creator che sfruttano parecchio il loro smartphone per pubblicare sui social e per tutti gli utenti amanti dei selfie.

La fotocamera principale è dove vediamo una migliore qualità delle immagini grazie al nuovo sensore da 50MP.  L'elaborazione dei colori è più naturale e la resa finale è indubbiamente più realistica, distaccandosi, in maniera analoga alla linea S24, da quella gestione dei colori tipica dei Samsung.

I verdi e i blu sono decisamente più naturali, così come il livello di dettaglio è molto buono, anche quando si ingrandisce lo scatto finale.

La modalità ritratto si comporta molto bene anche lei, ha un buon livello di separazione dallo sfondo e un bellissimo bokeh, ma tende ancora a confondersi leggermente quando ci sono tanti dettagli sullo sfondo (come ad esempio un ritratto fatto su un fondo composto da alberi frondosi). 

Niente di trascendentale, considerando l'enorme miglioramento rispetto al modello precedente e, soprattutto, considerando i toni della pelle più naturali (rispetto al Flip5) e una buona gamma dinamica.

Venendo allo zoom, Samsung ha pubblicizzato a più riprese che l'IA generativa aiuterà a zoomare fino a 10x sul Z Flip6. Per quanto fossi scettico inizialmente, devo dirvi che, pur non facendo urlare al miracolo in tutte le occasioni, quando le condizioni sono favorevoli, le foto con zoom 10X digitale, hanno un livello di dettaglio  buono e restituiscono una leggibilità della scena decisamente accettabile.

Per quanto riguarda, invece, il nuovo zoom ottico 2X, c'è ben poco da dire a riguardo. Compie bene il suo lavoro e permette una migliore gestione dei ritratti o di  quelle foto dove un leggero zoom naturale garantisce uno scatto migliore.

Per quanto riguarda, infine, la fotocamera ultra-wide dello Z Flip6, si tratta dello stesso sensore da 12MP presente nel Flip5 e, a parte una migliore gestione della palette dei colori, non presenta differenze di sorta.

Dove, però, la forma pieghevole del Flip6, gioca un ruolo fondamentale è nei selfie, visto che si può sfruttare la FlexCam non solo per realizzare dei selfie con la fotocamera principale in totale comodità, ma, soprattutto, per giocare con le angolazioni e sfruttare la possibilità di appoggiare il device su qualsiasi superficie avendo sempre a disposizione dei treppiedi improvvisati.

Una gestione automatica dello zoom nella modalità ritratto, così come una serie di gesture per utilizzare l'autoscatto da distanti, completano un pacchetto che riesce a rendere il Flip6 un ottimo foldable per chi vuole creare contenuti "on the go".

Per quanto riguarda le foto in notturna, al netto di un miglioramento lato software (grazie all'ottimo ProVisual Engine), gli scatti non sono sempre perfetti. Alcune foto sono migliori di altre e, in base al contesto, si potrà notare più rumore di fondo e l'assenza di alcuni dettagli. Nel complesso, il Flip6, si comporta abbastanza bene nella fotografia con scarsa luminosità, ma non è di certo il suo punto forte ne, tantomeno, si avvicina ai risultati dei camera-phone più celebri.

Volevo spendere un corposo paragrafo per illustrarvi come il nuovo comparto fotografico abbia migliorato la registrazione dei video con il Flip6, ma preferisco lasciarvi qui di seguito la mia video-recensione, dove al minuto 06:28 vi mostro come il nuovo foldable di Samsung realizza i video in UHD, a 30fps, in condizioni di scarsa luminosità.

Al netto della qualità video, decisamente migliorata, è il form factor del Flip6 che riesce, analogamente a quanto visto con i selfie, a renderlo decisamente interessante per i content creator, visto che da chiuso ha le dimensioni simili a quelle di un action cam e, vista la comodità con cui sta in mano, si possono registrare dei vlog di ottima qualità, in totale mobilità.

Performance

Il Galaxy Z Flip6 monta un procesore premium: lo Snapdragon 8 Gen 3 per Galaxy. Il chip è stato, ovviamente, ottimizzato per l'IA e lavorando in tandem con i 12GB di RAM, permette di avere prestazioni sempre al top con praticamente ogni tipo di applicativo, eguagliando il "fratello maggiore", Fold6, per quanto riguarda le prestazioni.

Finalmente Samsung ha deciso di allineare la RAM fra i due modelli, oltre a montare una vapor chamber sul Flip6, permettendo al processore di lavorare sempre al massimo delle performance e non accusare quel decadimento, tipico, che subentra quando il terminale diventa eccessivamente caldo.

Proprio in merito all'inedita vapor chamber, sono rimasto impressionato dal fatto che gli applicativi più pesanti, o anche solo il voler registrare per decine di minuti in UHD, non hanno mai scaldato il dispositivo in maniera percepibile.

Tornando all nuovo chip, quest'ultimo permette al Flip6 di superare il suo predecessore, garantendo prestazioni fluide e gestendo qualsiasi operazione gli si chieda di svolgere, comprese le funzionalità IA generative avanzate.

Se poi volete un confronto diretto con le performance del precedente modello, e del tanto chiacchierato Motorola Razr 50 Ultra, vi lascio qui di seguito una tabella comparativa con i risultati ottenuti su Geekbench 6 e AnTuTu

SMARTPHONE

GEEKBENCH 6

AnTuTu

Single-core

Multi-core

Samsung Galaxy Z Flip6

2251 7131 2250000
Samsung Galaxy Z Flip5 2007 5186 1228018

Motorola Razr 50 Ultra

1921 4577

1132504

Due paroline su Galaxy AI

Non mi piace dedicare troppo spazio alle innovazioni lato software quando si tratta di recensioni di smartphone, specialmente perché trovo sminuente concentrarsi esclusivamente su quell'aspetto. Per questo motivo qui non vi parlerò eccessivamente di cosa può fare Galaxy AI.

Ovviamente, nel Flip6, sono presenti tutte le feature di Galaxy AI che già conosciamo: instant slow-motion, assistente alle chiamate, rimasterizzazione delle immagini, creazione di immagini tramite AI semplicemente disegnando e tutte le funzioni di editing fotografico che abbiamo visto sulla gamma S24.

Ci sono, però, due funzioni che ho particolarmente apprezzato, perché riescono a offrire un valore aggiunto al Flip6, capace di renderlo unico. Si tratta della gestione di Interprete e delle risposte suggerite dall'IA.

La prima funzione, molto banalmente, permette di sfruttare lo schermo esterno del Flip6 per dialogare in tempo reale in un'altra lingua; la seconda funzione, invece, permette di chiedere a Galaxy AI di formulare delle risposte da usare per inviare un messaggio molto rapidamente sfruttando la FlexWindow (lo schermo esterno del Flip6).

Il funzionamento è molto semplice: riceviamo un messaggio, lo apriamo dallo schermo esterno, tocchiamo "risposte suggerite" e scegliamo tra un ventaglio di opzioni proposte. Queste ultime, inizialmente, saranno molto minimali, ma con il passare del tempo apprenderanno il nostro modo di rispondere ai vari utenti e diventeranno più articolate e, soprattutto, più personali. Decisamente utile quando si è di corsa.

 

Per quanto riguarda lo storage, il Galaxy Z Flip6 si presenta in due varianti: 256 e 512GB. Non è presente un'opzione da 1TB, così come non sono supportate le schede MicroSD, ma questo è oramai uno standard per gli smartphone di punta.

Il Galaxy Z Flip6, infine, viene venduto con Android 14, ha la One UI di Samsung nella versione 6.1.1 e un supporto completo a tutte le funzionalità di Galaxy AI e di Gemini.

Il feeling è quello oramai noto agli utenti Samsung e per quanto riguarda gli applicativi doppi, vi farà piacere sapere che Samsung ha ridotto ulteriormente il software preinstallato e che Samsung Message non sarà presente di default, sfruttando Messaggi di Google come applicazione predefinita per l'invio di messaggi di testo.

Batteria e autonomia

Uno degli aggiornamenti più impattanti del Flip6, è senza dubbio la nuova batteria da 4.000 mAh, leggermente più grande, almeno sulla sulla carta, rispetto a quella del modello precedente (3.700 mAh), ma capace di garantire un'autonomia decisamente più interessante rispetto al passato, quando la si somma alle novità introdotte con questo nuovo modello.

Ho particolarmente apprezzato che la batteria più grande non abbia comportato alcun aumento del peso e delle dimensioni rispetto al passato (anzi il Flip6 è persino più leggero del suo predecessore), ma la cosa che mi ha stupito durante il mio utilizzo quotidiano è l'autonomia del Flip6.

Parlando di freddi numeri il Flip6 mi ha restituito questi risultati durante i test svolti sulla batteria nei primi giorni di utilizzo:

  • Autonomia generale: 17 ore e 20 minuti
  • Navigazione web continua: 16 ore e 10 minuti
  • Riproduzione video: 9 ore e 8 minuti.

Per quanto riguarda il gaming posso dirvi che i dati si sono rivelati estremamente variabili. Per quanto sia disponibile una gaming mode, e la vapor chamber funzioni decisamente bene per dissipare il calore e mantenere alte le prestazioni, sono passato dalle 10 ore e20 minuti di gioco continuativo su The Simpson Taped Out, alle 4 ore e 20 minuti su Call Of Duty Mobile.

Al netto dei freddi numeri, però, quello che interessa maggiormente è come si comporta il Flip6 nell'uso quotidiano e, in questo specifico scenario, posso ritenermi molto soddisfatto dell'autonomia del nuovo foldable di Samsung.

In una giornata tipo, composta da voli, attese in aeroporto, utilizzo di Uber, GPS, navigazione social, fruizione di video su YouTube quando in aeroporto il mio volo è stato posticipato di due ore, call su Google Meet, registrazione di un video di 18 minuti per un Vlog e fruizione di contenuti offline, scaricati precedentemente su YouTube per passare le ore in volo, il Flip6 è stato staccato dalla carica alle 09 del mattino ed è arrivato al 10% di autonomia residua alle 22:00 dello stesso giorno, in seguito a un utilizzo davvero intenso.

Ovviamente il merito è dello schermo esterno, il quale mi ha aiutato a salvare parecchio "screen time" quando mi è stato possibile rispondere a messaggi, leggere mail o utilizzare il wallet, direttamente dallo schermo esterno.

Un risultato decisamente buono, che garantisce un utilizzo moderato del telefono lungo tutta la giornata, richiedendo, eventualmente, una breve ricarica nelle prime ore serali, se lo si usa in maniera decisamente più intensiva.

Unico neo sotto questo aspetto? Un'anacronistica ricarica rapida da 25W, che richiede un'ora e 34 minuti per ricaricare completamente il terminale. Ovviamente, come da prassi, è disponibile sia la ricarica wireless (ho trovato divertente poter sfruttare l'alloggiamento per le mie Airpod per caricare il Flip6 sul mio caricatore wireless, viste le sue dimensioni davvero compatte), che la ricarica wireless inversa.

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Dovreste comprarlo?

Veniamo ora alla domanda più importante: ha senso comprare il Flip6? Serve passare dal precedente modello a questo? E, soprattutto, può essere a tutti gli effetti un "daily driver" o si deve scendere a troppi compromessi?

Per rispondere a questo quesito credo che la soluzione migliore sia utilizzare il mio specifico "caso d'uso", visto che in alternativa la risposta più logica sarebbe: in base alle vostre necessità.

Nel mio quotidiano, sono abituato ad alternare due device: un iPhone 15 Pro Max e un Samsung S24 Ultra. Non sono una di quelle persone che utilizza due telefoni allo stesso momento, in quanto l'ingombro di avere due terminali di grosse dimensioni per me è un "malus" non di poco conto, considerando che non apprezzo particolarmente girare con borselli, sling bag, messenger bag o zaini di sorta e quindi tutto deve stare comodamente in tasca.

Provai i Flip precedenti ma le performance non sempre al top e, soprattutto, un comparto fotografico che non mi piaceva, abbandonai l'idea di usare un Flip come secondo telefono o come device principale in tutte quelle situazioni in cui un terminale con uno schermo da, circa, sette pollici mi risultava ingombrante in tasca.

Ecco, in questo specifico scenario, il Flip6 è diventato, inizialmente, il mio device secondario, vista la praticità di averlo in qualsiasi tasca con un ingombro minimo e, la settimana seguente, ha detronizzato il mio daily driver per prenderne il posto. 

Posso dirvi che, al netto di ecosistemi chiusi che uso da una vita e di alcune specifiche necessità lato comparto fotografico, non ho mai avuto la reale necessità di dovermi portare dietro uno dei miei, a questo punto precedenti, "daily driver" per compiere le operazioni che costellano la mia quotidianità.

Quindi, ha senso comprarlo? Per quanto mi riguarda si, specialmente se siete alla ricerca di un top di gamma, capace di fare praticamente tutto senza il minimo sforzo, compatto, pratico, elegante e capace di durarvi tutta la giornata. 

Ha senso cambiare il vostro Flip5 per questo? Dipende. Se vi trovate bene, e non accusate la mancanza di RAM o di un comparto fotografico decisamente più performante, probabilmente no, ma se quelli sono i due aspetti che meno digerite del vostro attuale foldable, probabilmente il cambio sarebbe da prendere in considerazione, specialmente in virtù delle ottime offerte di trade-in attuali, di un mercato dell'usato particolarmente florido e del fatto che Samsung ha garantito ben sette anni di aggiornamenti principali, e di sicurezza, il che vi permetterebbe di restare tranquilli per qualche anno. 

Ha senso, invece, guardarsi attorno per altri foldable simili? Anche in questo caso tutto dipende dal vostro rapporto con Samsung e con la sua UI. Per quanto mi riguarda, considerando la riduzione drastica di applicazioni doppie, l'assenza di bloatware e anni di affinamento di una UI che, sempre per quanto mi riguarda, è seconda solo a Android Stock, non ha senso guardarsi attorno alla ricerca di top di gamma analoghi.

In conclusione, sarà perché finalmente ho trovato un foldable che risponde perfettamente alla mia idea di smartphone pieghevole (ovvero non un qualcosa che si trasforma in un tablet ma un device che si possa ridurre nelle dimensioni in caso di necessità), questo Galaxy Z Flip6 è pienamente promosso.

Ci sono alcune sbavature? Indubbiamente si. È perfetto? Assolutamente no, ma Samsung è riuscita, finalmente, a rendere questo foldable un perfetto top di gamma capace di affiancare il Fold e offrire agli utenti differenti device per differenti utilizzi, senza obbligare l'utente finale a scendere a compromessi fastidiosi. Ottimo lavoro.

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Design pulito ed elegante

  • Performance da top di gamma

  • Comparto fotografico molto convincente

  • Ottima autonomia

Contro

  • Risulta tedioso dover usare ancora Good Lock per sfruttare a pieno lo schermo esterno

  • La ricarica da 25W è anacronistica

Commento

Samsung è riuscita a realizzare un foldable che risponde perfettamente alla nostra idea di smartphone pieghevole (ovvero non un qualcosa che si trasforma in un tablet ma un device che si possa ridurre nelle dimensioni in caso di necessità). Il nuovo Galaxy Z Flip6, difatti, e un foldable con prestazioni da top di gamma che risponde a una specifica fetta di utenti, riuscendo a diversificare l'offerta di "pieghevoli" realizzati da Samsung e ad affiancarsi al Fold6 per offrire ai suoi clienti due differenti form factor che rispondano a casi d'uso ben precisi. È perfetto? Assolutamente no, ma considerando l'assenza di compromessi, e l'ottimo lavoro svolto dall'azienda per migliorare il modello precedente, è indubbio che ci troviamo di fronte, almeno per il momento, al miglior "clamshell" (da quanto non sentivate questo termine) del 2024. 

Informazioni sul prodotto

Immagine di Samsung Galaxy Z Flip6

Samsung Galaxy Z Flip6

Il nuovo foldable compatto di Samsung, si rivela essere il miglior clamshell del 2024.
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