La serie Galaxy Note di Samsung è una delle più particolari del panorama smartphone: ampissimi display di alto livello, ottime prestazioni e S-Pen per aumentare la produttività. Tutto ciò è accompagnato da prezzi che nel tempo sono diventati sempre più alti. La gamma Galaxy Note 10, presentata ad agosto, partiva da 929 euro fino ad arrivare a 1.129 euro. Insomma, dispositivi non alla portata di tutti. Così il produttore sudcoreano ha deciso di proporre una variante più economica, Galaxy Note 10 Lite.
Lo smartphone è arrivato sul mercato a 629 euro con 6 Gigabyte di RAM e 128 Gigabyte di memoria interna. Un prezzo che rende più accessibile un prodotto di nicchia, ma che paradossalmente potrebbe rappresentare proprio uno dei punti critici di questo dispositivo. Questo perché ci sono alcuni compromessi da accettare: scocca in plastica, processore datato di due anni e autonomia che non eccelle. A cifre inferiori, è possibile acquistare gli smartphone top di gamma dello scorso anno: penso al P30 Pro di Huawei (attualmente a 550 euro su Amazon).
Il punto forte di Galaxy Note 10 Lite, come l’intera gamma, è il pennino integrato. S-Pen non cambia rispetto ai fratelli maggiori, le funzionalità sono le stesse e offre un’esperienza utente che nessun’altro dispositivo sul mercato è attualmente in grado di offrire. Non sono un’amante degli smartphone dalle grandi dimensioni o troppo accessoriati, ma devo ammettere che ho particolarmente apprezzato l'ampia diagonale del display e la possibilità di utilizzare la S-Pen di cui ci occuperemo più avanti.
Design e display: addio ergonomia
Galaxy Note 10 Lite non è uno smartphone ergonomico. Non poteva essere altrimenti. Si trova a metà strada rispetto ai modelli principali. Parliamo di dimensioni pari a 163,7 x 76,1 x 8.7 mm per un peso complessivo di 199 grammi, che per fortuna è ben distribuito. Non è assolutamente facile da utilizzare con una sola mano. Le estremità sono praticamente irraggiungibili. I bordi meno curvi rendono più facile l’impugnatura ed evitano che lo smartphone possa erroneamente scivolare dalle nostre mani.
Se il design della parte frontale è stato mutuato da quella classica della linea Note, lo stesso non si può dire del pannello posteriore. La back cover è realizzata in policarbonato (che lo rende meno scivoloso) e trattiene molto le impronte. La colorazione in nostro possesso è Aura Glow, una combinazione di grigio che cambia colore a seconda della luce. È disponibile anche nelle varianti cromatiche Aura Black e Aura Red.
Il comparto fotografico (composto da tre sensori e il flash LED) è alloggiato in un modulo quadrato. Una soluzione estetica che non preferisco. Questi restano comunque gusti personali. Il modulo fotografico è quasi a filo con la scocca e non crea quindi nessun problema di stabilità quando poggiato su un piano.
Nella parte bassa, è presente l’alloggiamento per la S-Pen da cui è possibile estrarla e riporla agevolmente senza dover esercitare alcuna forza. Per la gioia di alcuni, accanto alla porta Type-C, fa ritorno il jack audio da 3,5 mm sparito su Galaxy Note 10 e Note 10 Plus. Di contro, Galaxy Note 10 Lite perde la certificazione IP68, presente invece sui fratelli maggiori.
Ritorniamo al pannello frontale per occuparci del display. La scelta di Samsung è ricaduta su un ampio e ottimo display Super AMOLED Infinity-O da 6,7 pollici con rapporto di forma in 20:9 e con una risoluzione Full-HD+ (2.400 x 1.080 pixel). L’utilizzo della S-Pen su uno schermo di tali dimensioni è un piacere. Il foro centrale che ospita la fotocamera non crea alcun tipo di problema e l’interfaccia grafica si adatta perfettamente al foro creando le giuste simmetrie.
Come sempre quando parliamo di Samsung, ci troviamo davanti a un ottimo display con neri profondi, colori vividi e ottimo contrasto. È visibile in ogni condizione di luce anche in giornate particolarmente soleggiate grazie anche a un’elevata luminosità massima e a un buon trattamento oleofobico. Insomma, l’esperienza visiva è di alto livello.
C’è la modalità Always-On-Display per visualizzare le informazioni basilari con lo schermo spento. Il sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitale è stato posizionato sotto il display. Non mi ha particolarmente entusiasmata. L’ho trovato spesso lento e impreciso. Bisogna premere un po’ più forte rispetto ad altri dispositivi sui quali è sufficiente poggiare il polpastrello. Dopo un po’ di pratica, comunque, la situazione migliora. È possibile sfruttare anche il riconoscimento del volto, affidato alla fotocamera anteriore, che resta nella media.
Prestazioni e autonomia: un compromesso da accettare
Uno degli aspetti che mi ha convinta meno di Galaxy Note 10 Lite è la scelta del processore. Samsung ha scelto l’Exynos 9810, lo stesso visto a bordo della serie Galaxy Note 9 uscita nel 2018. È comprensibile il voler distinguere le versioni Lite dai modelli top di gamma utilizzando un SoC diverso, ma probabilmente sarebbe stato più sensato optare per l’Exynos 9820 presente invece sui Galaxy S10. D’altronde, anche S10 Lite adotta lo Snapdragon 855, processore di fascia alta prodotto da Qualcomm.
Come già detto, il chip è abbinato a 6 Gigabyte di RAM e 128 Gigabyte di memoria espandibile fino a 1 Terabyte. Il tempo che passa si fa sentire. Lo smartphone non è risultato sempre fluido e scattante. Qualche lag è visibile e in alcuni casi ci sono stati dei blocchi che mi hanno costretta a chiudere tutte le applicazioni e riprendere ciò che mi interessava. Insomma, per la cifra richiesta, avrei preferito più fluidità. Non è escluso che la situazione possa migliorare con qualche aggiornamento software futuro.
L’autonomia non sorprende particolarmente, per quanto sia comunque sufficiente per coprire una giornata lavorativa. In giornate particolarmente intense, potrebbe essere necessario effettuare una ricarica in prima serata. La batteria da 4.500 mAh con supporto alla ricarica rapida a 25W mi ha permesso di arrivare a sera dopo 17 ore dall’ultima ricarica a fronte di 5 ore di display attivo. Manca la ricarica wireless.
La connettività è completa e non dimentica l’NFC, il jack audio da 3,5 mm, il supporto dual-SIM e il Bluetooth 5.0. La porta di ricarica è Type-C ma non dispone di uscita video, per cui niente compatibilità con Samsung DeX.
Software e S-Pen, il pennino fa la differenza
Galaxy Note 10 Lite è arrivato sul mercato con Android 10, ciò vuol dire che è uno degli smartphone che si aggiornerà al futuro Android 11 (qui la prima lista dei dispositivi aggiornabili). Il sistema del robottino verde è personalizzato con l’interfaccia grafica One UI 2.0. Le funzioni, dunque, sono quelle che abbiamo imparato a conoscere: modalità a una mano, gesture di navigazione, editor video, la barra laterale per accedere rapidamente alle applicazioni preferite e i temi. Senza dimenticare Smart View che consente di trasmettere i contenuti dello smartphone su dispositivi esterni, come smart TV e pc.
Come già detto, a fare la differenza c’è la S-Pen che è identica nella forma e nelle funzioni a quella dei fratelli maggiori. È possibile prendere appunti direttamente sulla schermata di blocco dello smartphone e convertirle poi in un file Word, PDF, immagine o di testo. È possibile controllare a distanza il comparto fotografico: basterà cliccare una o due volte sul pulsante del pennino per aprire la fotocamera, scattare una foto o passare dalla fotocamera posteriore a quella anteriore. Le funzioni sono tantissime: effettuare ritagli dello schermo per poterli poi salvare, spostarli sullo schermo o scriverci sopra; creare messaggi animati; tradurre una porzione di testo; disegnare e molto altro.
Non mancano alcune chicche software come il rumore della scrittura simulata via audio che aumenta e diminuisce a seconda della pressione che esercitiamo. Per quanto la sensazione sia ovviamente diversa da quella tradizionale con carta e penna, devo ammettere che è piacevole prendere appunti con la S-Pen e che – anche chi la prova per la prima volta – si renderà conto che è più facile di ciò che si possa immaginare.
Sono sempre stata scettica sulla vera utilità di un pennino, ma è un accessorio che può tornare utile in diverse occasioni a seconda anche delle varie esigenze dell’utente. Personalmente, non amo e non so prendere appunti efficientemente su smartphone e per questo mi sono ritrovata a utilizzare la S-Pen più di quanto immaginassi. In fondo, è proprio questo il vero valore aggiunto di Galaxy Note 10 Lite e – a mio parere – Samsung ha fatto centro nel presentare uno smartphone economicamente più accessibile senza nulla togliere alla caratteristica peculiare della serie Note.
Comparto fotografico soddisfacente
Buone notizie dal comparto fotografico. Galaxy Note 10 Lite può contare su una tripla fotocamera posteriore: sensore principale da 12 Megapixel (f/1.7 e OIS), teleobiettivo da 12 Megapixel (f/2.4, zoom ottico 2X e OIS), grandangolare da 12 Megapixel (f/2.2). Una configurazione che offre davvero tanta versatilità a seconda delle esigenze.
Lo smartphone garantisce ottimi scatti in diurna con una buona dose di dettagli, colori vivaci e ampia gamma dinamica. Ho notato qualche difficoltà nel separare i dettagli in casi di fasci di colore uguale, come piante e alberi ma le foto ottenute sono apprezzabili e in linea con la fascia di prezzo di appartenenza. Non siamo ai livelli dei fratelli maggiori, ma non bisogna dimenticare che Galaxy Note 10 Lite si posiziona in un segmento totalmente differente. Risultati soddisfacenti anche dal teleobiettivo in grado di conservare una buona dose di dettaglio, così come la fotocamera grandangolare.
Come spesso accade, il risultato cala un po’ in notturna nonostante si riescano ad ottenere degli scatti piacevoli. C’è la modalità notturna che spesso migliora la scena aumentando la luce, mostrando dettagli che nello scatto semplice sono stati persi e riducendo il rumore digitale. Gli scatti risultano comunque nitidi e con una buona gestione della luminosità artificiale. Buoni anche gli scatti in modalità bokeh con il soggetto che appare scontornato in maniera naturale. I video possono essere registrati fino alla risoluzione 4K a 60 fps.
I selfie scattati con la fotocamera anteriore da 32 Megapixel (f/2.2) sono di buon livello. Con la modalità ritratto, però, ho notato una tendenza – in alcune condizioni – a ricreare colori meno naturali oltre a scontornare in modo impreciso. In notturna, subentra un po’ di rumore digitale e si registra una notevole perdita di dettagli. Anche in questo caso, possiamo sfruttare la modalità notturna. In generale, comunque, è un comparto fotografico che mi ha convinta molto.
Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?
Galaxy Note 10 Lite non è uno smartphone per tutti. Le dimensioni sono importanti e il prezzo non è contenuto rispetto a quanto offerto. A fare la differenza c’è sicuramente la S-Pen, il pennino che offre tutte le funzioni dei più costosi Note 10 e Note 10 Plus. È questo il vero motivo per cui acquistare il nuovo smartphone targato Samsung. Se desiderate invece un dispositivo che sia ergonomico e che faccia dell’autonomia il suo punto di forza, sarà meglio guardare altrove.
A 629 euro vi porterete comunque a casa uno smartphone in grado di offrirvi un’esperienza utente che altri dispositivi non possono garantire. Oltre alla S-Pen, avrete a disposizione un ampio e ottimo display AMOLED e un comparto fotografico versatile e soddisfacente praticamente in ogni situazione. I compromessi da accettare ci sono: processore datato di due anni che non offre sempre prestazioni al top, autonomia che non eccelle e nessun supporto a Samsung DeX. Per fortuna, è già possibile reperirlo su Amazon a prezzi inferiori. Se non siete amanti del pennino, le alternative in questo segmento sono tantissime e per ogni esigenza: P30 Pro, OnePlus 7T o lo stesso Galaxy S10 Lite.