Galaxy Note 10 è finalmente realtà. Dopo mesi di indiscrezioni, Samsung ha alzato il sipario sul suo nuovo top di gamma. L'evento di presentazione è ancora in corso, ma noi abbiamo avuto modo di toccarlo con mano in anteprima, esattamente 1 settimana fa. Le primissime sensazioni sono certamente positive, per un dispositivo che ha ormai raggiunto una tale maturità da rappresentare un vero punto di riferimento per una determinata fetta di utenti, bisognosi di maggiore produttiva rispetto quanto si è abituati a vedere in ambito smartphone.
Ci sono due aspetti che, più di tutti, mi hanno convinto nel poco tempo trascorso in compagnia dei Galaxy Note 10 e Note 10+. Il primo di questi è certamente lo schermo, un pannello Dynamic AMOLED rispettivamente da 6,3 e 6,8 pollici. Al di là delle caratteristiche tecniche dei pannelli (trovate tutti i dettagli nell'articolo di presentazione), la resa dal vivo mi è sembrata davvero eccezionale. Siamo probabilmente difronte a due tra i migliori schermi del panorama smartphone, ma attendo ovviamente di testarli nella quotidianità prima di esprimere il mio giudizio definitivo.
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Il secondo è la S-Pen. Si tratta di un accessorio che, di fatto, non ha rivali in ambito smartphone. Conosciamo ormai bene il suo funzionamento, ma Samsung sembra essere riuscita a migliorarla ulteriormente: l'applicazione S-Note consente nei Note 10 di creare note rapide ed esportarle in differenti formati (tra cui il PDF), con supporto diretto a Microsoft Word; è possibile controllare da remoto, con il pennino, tutto il software fotografico (incluso lo zoom); c'è un SDK aperto agli sviluppatori di terze parti; la batteria ha una durata di ben 10 ore in standby; è possibile sfruttarla per editare al volo i video, servendosi di Adobe Rush appositamente ottimizzato per i Galaxy.
Sono questi i due veri punti di forza dei Galaxy Note 10 e Note 10+, che presentano comunque caratteristiche tecniche, in generale, da veri top di gamma: 8 o 12 Gigabyte di RAM, processore a 7 nanometri, camera di vapore per la dissipazione del calore, modalità Game Booster che spinge SoC e memorie al massimo clock (così da ottenere le massime prestazioni con i videogiochi), audio stereo equalizzato AKG, certificazione IP68, sensore biometrico integrato direttamente nello schermo, tripla o quadrupla fotocamera posteriore.
A proposito del comparto fotografico. Sarebbe anacronistico, oggi, esprimere un giudizio su questo aspetto. È importante però sottolineare il lavoro svolto da Samsung per quanto riguarda la registrazione dei video, con la modalità Super Steady che dovrebbe garantire stabilizzazione anche con i soggetti in movimento. Molto interessante la funzionalità denominata Zoom-In Mic: è stato posizionato un terzo microfono sul bordo del comparto fotografico per cui, ad esempio, se si sta filmando una conferenza con il soggetto che parla in lontananza, è possibile letteralmente "fare lo zoom" su chi sta parlando, al fine di catturare meglio l'audio. Una possibilità che potrebbe tornare molto utile nell'utilizzo quotidiano.
Tante le soluzioni software pensate per la produttività. Tra queste, impossibile non citare la possibilità di visualizzare messaggi, notifiche, chiamate e fotografie direttamente sui PC Windows, grazie a un apposito accordo con Microsoft. Galaxy Note 10 e Note 10+ potranno dunque godere di un'integrazione con i computer molto simile a quella vista tra iPhone e Mac. In più, non manca il supporto a Samsung DeX: si collega un monitor esterno e si ha accesso a un ambiente desktop su base Android.
Il design mi ha convinto. Il foro centrale, che ospita la fotocamera anteriore e rappresenta ormai la vera alternativa al notch, è decisamente discreto e sembra non creare fastidi durante la visione dei filmati sullo schermo. La doppia curvatura dei display potrebbe creare qualche grattacapo in termini di ergonomia, anche perché non siamo difronte a smartphone compatti. I 196 grammi di peso del Note 10+ si sentono tutti in mano, e anche il Note 10, con i suoi 151 mm in altezza, è difficile da utilizzare con una sola mano. Le varianti cromatiche sono molto varie (Aura Glow, Aura Black e Aura White) e in grado di intercettare i gusti sia del pubblico maschile che femminile.
L'unico aspetto che mi ha fatto storcere un po' il naso (oltre ai prezzi) però sono le batterie, rispettivamente da 3.500 mAh (Note 10) e da 4.300 mAh (Note 10+). Potrebbero essere sottodimensionate rispetto alle esigenze tecniche di questi smartphone, ma anche qui occorrerà attendere la prova sul campo. C'è comunque la ricarica rapida a 40W (Samsung parla di un'intera giornata di utilizzo con appena 30 minuti di carica) e quella wireless.
Insomma, siamo difronte a dei prodotti di primissimo livello. Certo, il prezzo di partenza di 979 euro per il Note 10 (che diventano 1.129 euro per il Note 10+) potrebbe rappresentare un freno in termini di vendite. I top di gamma però si sono ormai stabilizzati su queste cifre, e dunque si tratta di un posizionamento coerente con la fascia d'appartenenza di questi prodotti. La parola adesso passa al mercato, con le prenotazioni aperte già oggi (7 agosto) e la commercializzazione fissata per il 23 agosto. Staremo a vedere.
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