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RingConn 2, lo smart ring senza abbonamento | Test & Recensione

Il RingConn Gen2 è tra gli smart ring meno costosi, e soprattutto non richiede il pagamento mensile di un abbonamento. Vediamolo nel dettaglio.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

  • Pro
    • Nessun abbonamento mensile
    • Lunga autonomia
    • Design discreto e resistente con certificazione IP68
    • Monitoraggio continuo della salute
    • App con gamification, che aiuta a mantenere alta la motivazione
  • Contro
    • Monitoraggio dell’attività fisica limitato
    • Precisione non sempre ottimale
    • Monitoraggio del sonno migliorabile
    • Può risultare scomodo da indossare, specialmente di notte
    • App con traduzione italiana poco curata

Il verdetto di Tom's Hardware

Il RingConn Gen 2 è uno smart ring economico, senza costi di abbonamento, che traccia sonno, attività fisica, frequenza cardiaca, stress e SpO2. Il design discreto e la certificazione IP68 lo rendono resistente all’acqua e alla polvere. Il vero punto di forza è la batteria eccezionale, con fino a 12 giorni di autonomia e una custodia che prolunga l’uso fino a 150 giorni. Tuttavia, il monitoraggio dell’attività fisica è limitato a corsa, camminata e ciclismo, senza avvio automatico. Anche la precisione dei dati (sonno, passi, SpO2) non è sempre affidabile rispetto agli smartwatch di fascia alta. Il RingConn Gen 2 è un’ottima alternativa economica per il monitoraggio della salute a lungo termine, ma chi cerca precisione e funzioni avanzate per lo sport potrebbe rimanere deluso.

Informazioni sul prodotto

Immagine di RingConn 2

RingConn 2

Il RingConn Gen 2 è uno smart ring economico, senza costi di abbonamento, che traccia sonno, attività fisica, frequenza cardiaca, stress e SpO2.

Gli smart ring hanno un potenziale enorme se quello che vi interessa veramente è tracciare il vostro movimento, sonno e vari parametri vitali. Certo è che il prezzo non aiuta, considerando che molti anelli smart sul mercato costano quanto se non più rispetto a molti smartwatch o fitness tracker, oltre al fatto che spesso bisogna pagare anche un abbonamento, qualcosa che molti odiano.

Il RingConn Gen2 (acquistabile su Amazon) è tra gli smart ring meno costosi, e soprattutto non richiede il pagamento mensile di un abbonamento. Tiene traccia del sonno, della frequenza cardiaca, dell'attività fisica e dello stress per determinare un punteggio complessivo di benessere. Inoltre, incentiva il mantenimento di abitudini salutari attraverso un sistema di badge. Tuttavia, presenta qualche limite nel monitoraggio dell'attività fisica, in quanto non avvia automaticamente il tracciamento, quindi è possibile dimenticarsi di registrare gli allenamenti. Inoltre, al momento monitora solo corsa, ciclismo e camminata. Se quindi cerchi un dispositivo che ti aiuti a raggiungere obiettivi sportivi specifici, probabilmente questo anello non fa per te.

L’anello, disponibile nelle misure dalla 6 alla 14 e nei colori nero, oro o argento, ha l'aspetto di un normale anello, anche se non è completamente tondo ma è schiacciato sui quattro lati, ma è resistente, grazie alla certificazione IP68 contro polvere e acqua. Inoltre, anche dopo settimane di utilizzo regolare, non sembra mostrare segni evidenti di graffi.

Il RingConn Gen 2 offre anche un'autonomia eccezionalmente lunga, rimanendo carico fino a 12 giorni. Con la custodia di ricarica, può durare fino a 150 giorni prima che sia necessario collegarlo a una presa di corrente.

Questa lunga durata della batteria assicura che il RingConn Gen 2 non si scarichi improvvisamente durante la notte per più giorni consecutivi, un aspetto fondamentale per la sua nuova funzione di monitoraggio dell’apnea notturna.

Vediamo meglio come è fatto e come è andata la nostra prova.

Recensione in 1 minuto

RingConn Gen 2: uno smart ring valido, ma con qualche limite. Gli smart ring sono un'ottima alternativa agli smartwatch per monitorare parametri vitali senza ingombro, ma spesso il prezzo e gli abbonamenti sono un ostacolo. Il RingConn Gen 2 si distingue perché non richiede costi mensili e offre funzionalità come il tracciamento del sonno, della frequenza cardiaca e dello stress.

Il design è discreto e resistente, con certificazione IP68, e l’autonomia è il suo punto di forza: fino a 12 giorni con una singola carica e fino a 150 giorni con la custodia di ricarica. Tuttavia, il monitoraggio dell’attività fisica è limitato: supporta solo corsa, ciclismo e camminata e non avvia automaticamente il tracciamento. Anche la precisione di alcuni dati, come passi e SpO2, è migliorabile.

L’esperienza d’uso è buona, ma chi non è abituato a indossare anelli ingombranti potrebbe trovarlo fastidioso, soprattutto di notte. L’app è completa e include elementi di gamification, ma la traduzione italiana lascia a desiderare.

In sintesi, il RingConn Gen 2 è una scelta valida per chi cerca un monitoraggio senza abbonamenti e con ottima autonomia, ma chi ha esigenze sportive avanzate potrebbe trovarlo limitante.

Come è fatto

Disponibile nelle misure dalla 6 alla 14, potrete acquistare il kit di misurazione o scaricare un file da stampare che vi permette di misurare il dito su cui vorrete indossarlo. Se avete già un cordino in plastica per la misurazione, non è detto che sia compatibile, quindi vi conviene accertavi della dimensione in maniera accurata e, se non siete sicuri, prendete quella più grande, dato che ci sono vari modi per poi adattarlo a varie dita (ci sono i kit per aggiungere un po’ di spessore).

A seconda della misura scelta, pesa tra i 2g e i 3g, con una larghezza di 6,8 mm e uno spessore di 2 mm. Tuttavia non è completamente tondo, bensì è schiacciato sui quattro lati, una soluzione che può renderlo più comodo considerando che non sta completamente attaccato al dito, poiché deve esserci lo spazio per i sensori. Guardandolo all’interno noterete due protuberanze che hanno l’obiettivo di creare quello spessore laterale lasciato al senso superiore, così da evitare che si giri attorno al dita e che rimanga in posizione, altrimenti i sensori non funzioneranno.

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È disponibile in tre colori, indipendentemente dal colore scelto, il RingConn Gen 2 è dotato di certificazione IP68 contro polvere e acqua, quindi può resistere a immersioni brevi, come quando sei in spiaggia o lavi i piatti.

La custodia permette anche di ricaricare la batteria e il perno in cui inserire l’anello non è standard, cioè è della stessa misura dell’anello; per questo motivo dovete assicurarvi di prendere la misura corretta perché se installerete uno spesso per adattarlo, poi diventerà più difficile inserirlo nella custodia.

Utilizzando lo smart ring con l’app RingConn puoi monitorare cinque parametri chiave: sonno, attività fisica, stress, frequenza cardiaca e livelli di SpO2. Sulla base di questi dati, l’app fornisce un punteggio complessivo di “Equilibrio del Benessere” e suggerimenti su come migliorarlo. Negli ultimi giorni ho rallentato un po’ il ritmo, quindi attualmente l’app mi sta consigliando di provare allenamenti a intensità moderata o alta per ridurre lo stress e aumentare il mio punteggio di attività.

Oltre al punteggio generale, puoi approfondire ogni parametro accedendo alle sezioni dedicate a sonno, stress, segni vitali e attività, dove troverai statistiche più dettagliate, come il grafico del ciclo del sonno, l’andamento della frequenza cardiaca nell’arco della giornata e una stima delle calorie bruciate.

Se i dati numerici da soli non bastano a motivarti, l’app premia il raggiungimento degli obiettivi di salute con dei badge, aggiungendo un tocco di “gamification” all’esperienza.

Oltre alle metriche principali, c’è anche un quinto menu dedicato alla nuova funzione di monitoraggio dell’apnea notturna del RingConn Gen 2, che secondo gli studi dell’azienda ha un’accuratezza del 90,7%

Sebbene il RingConn Gen 2 non sia adatto per il monitoraggio approfondito o il trattamento di una patologa, questa funzione può offrire maggiore tranquillità a chi è preoccupato per la qualità del proprio sonno – anche se, in caso di dubbi, il consiglio di un medico resta la scelta migliore.

Tuttavia, il vero punto debole del RingConn Gen 2 è il monitoraggio dell’attività fisica. Non è in grado di rilevare automaticamente quando inizi a fare esercizio: devi avviare manualmente il tracciamento tramite l’app, e al momento supporta solo corsa, ciclismo e camminata.

Esperienza d’uso

Indossare il RingConn 2 non è come indossare un normale anello. È mediamente più grande e soprattutto più spesso. Solitamente indosso un anello per pagamenti, della stessa dimensione del RingConn, ma meno spesso, e questa piccola differenza ha fatto si che anche dopo giorni non mi ero ancora abituato. Se non siete solidi indossare anelli ingombranti, dovrete avere pazienza prima di abituarvi a questo anello. Ciò vale soprattutto di notte: se siete tra coloro che non riescono a dormire con un orologio al polso, e pensate che con questo anello possa andare tutto liscio, non sarà così. La prima notte ho dormito malissimo, perché il RingConn rimane ugualmente qualcosa di ingombrante, nel suo piccolo, e un corpo estraneo attorno al dito che stringe e si impiglia quando vi muovete. Dopo qualche notte la situazione è migliorata ma non posso assolutamente dire che non lo sentirete. Dovrete abituarvi, tenendo duro.

Nel corso della giornata, il RingConn Gen 2 raccoglie automaticamente i tuoi parametri di salute a intervalli di cinque o trenta minuti, a seconda delle preferenze, e li memorizza sul dispositivo fino a quando non può sincronizzarsi con l’app RingConn. Tuttavia, è possibile avviare manualmente una sincronizzazione utilizzando l’app.

Non ho mai riscontrato problemi di sincronizzazione. Anche dopo non aver usato l’anello per diversi giorni è bastato aprire l’App con l’anello nelle vicinanze per avviare la sincronizzazione.

L’app è abbastanza intuitiva e, pur avendo molte funzionalità, la schermata principale mantiene un buon equilibrio tra ricchezza di informazioni e chiarezza. Al contrario, i sottomenu con le analisi più dettagliate risultano un po’ più affollati, ma la possibilità di personalizzarli e riorganizzare i blocchi permette di mettere in evidenza i dati più importanti, semplificando il monitoraggio della mia salute. Peccato che la traduzione dell’App, in italiano, è a dir poco “penosa”. ChatGPT avrebbe fatto un lavoro migliore, quindi non è ben chiaro da dove derivino le parole scelte, alcune delle quali sono proprio sbagliate.

Il monitoraggio dell’attività fisica del RingConn Gen 2 non è il massimo. Prendendo un Apple Watch come riferimento, alla fine della giornata l’anello misurava almeno il 10/15% di passi in più, mentre l’ossigenazione del sangue è sempre stata rilevata come sotto al 95% (parametro che viene considerato un segnale che qualcosa non va), mentre l’Apple Watch ha sempre misurato valori attorno al 98/99%.

La stessa cosa vale per il sonno. La prima sera che l’ho indossato, e ho dormito malissimo proprio perché l’anello mi dava fastidio, dall’app è risultato che ho passato una buona nottata, che ho dormito di filato per tutto il tempo con pochissimi risvegli, cosa che ovviamente non era vera. Le notti successive, dove ho dormito meglio, hanno riportato risultati simili alla prima notte. Insomma, non sono molto soddisfatto del risultato.

Dove il RingConn Gen 2 eccelle davvero è nell’autonomia della batteria: con un massimo di 12 giorni di durata, supera persino concorrenti di fascia alta come il Samsung Galaxy Ring, che arriva a sette giorni. Nei test, il RingConn Gen 2 ha mantenuto le promesse e, quando la batteria ha iniziato a scaricarsi, la custodia di ricarica – che può conservare energia per un massimo di 150 giorni – è riuscita a ricaricarlo rapidamente.

Verdetto

Il RingConn Gen 2 rappresenta un’alternativa nel mondo degli smart ring, grazie a un prezzo più contenuto rispetto ad alcuni concorrenti e all’assenza di un abbonamento mensile, un dettaglio che lo rende particolarmente appetibile per chi non vuole costi ricorrenti. Tra i suoi punti di forza spiccano il design discreto e resistente, la certificazione IP68 contro acqua e polvere, e soprattutto un’autonomia straordinaria, che può arrivare fino a 12 giorni con una singola carica e fino a 150 giorni grazie alla custodia di ricarica.

Tuttavia non mancano i difetti. Il monitoraggio dell’attività fisica lascia a desiderare: non è in grado di avviare automaticamente il tracciamento degli allenamenti e supporta solo un numero limitato di attività, come corsa, camminata e ciclismo. Inoltre, la precisione di alcuni parametri, come il conteggio dei passi e la misurazione dell’ossigenazione del sangue, sembra essere inferiore rispetto a quella offerta da smartwatch di fascia alta. Anche il monitoraggio del sonno ha mostrato qualche limite, riportando dati che non sempre rispecchiano fedelmente la qualità effettiva del riposo.

Dal punto di vista dell’esperienza d’uso, il RingConn Gen 2 si indossa con una certa facilità, ma può risultare scomodo per chi non è abituato a portare anelli ingombranti. Questo aspetto diventa particolarmente evidente durante la notte, quando potrebbe risultare fastidioso e richiedere un periodo di adattamento. L’app dedicata offre una buona panoramica dei dati raccolti e integra elementi di gamification per incentivare il raggiungimento degli obiettivi di benessere, ma soffre di una traduzione italiana poco curata, che potrebbe rendere l’esperienza meno fluida per alcuni utenti.

Il RingConn Gen 2 è un dispositivo che si adatta bene a chi desidera un monitoraggio continuo della propria salute senza doversi preoccupare di ricariche frequenti o di abbonamenti obbligatori. Non è però il miglior alleato per gli sportivi più esigenti o per chi cerca una precisione assoluta nei dati raccolti. Se l’obiettivo è ottenere un quadro generale del proprio benessere con un accessorio discreto e poco invasivo, potrebbe essere una scelta valida; diversamente, chi necessita di funzioni avanzate e di un monitoraggio più accurato farebbe meglio a orientarsi verso altri dispositivi.

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