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Pro
- Schermo integrato; piccole dimensioni; chiusura cinturino più agevole; prezzo non eccessivamente alto; autonomia.
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Contro
- Più costoso delle precedenti Mi Band; rileva il battito cardiaco ma solo in un preciso momento.
Il verdetto di Tom's Hardware
Rimane il fitness tracker da cui partire se si vuole spendere una cifra moderata e avere un'idea del movimento che si compie durante una giornata.
Abbiamo provato la Xiaomi Mi Band, poi la versione 1S Pulse e non potevamo esimerci da mettere le mani - o avvolgere al polso - sulla nuova Xiaomi Mi Band 2. Il fitness tracker dell'azienda cinese non è ancora ampiamente disponibile nel nostro paese, ma rispetto ai 25/30 euro della 1S Pulse abbiamo un listino di circa 20/25 euro maggiore: la rintracciamo a poco meno di 50 euro.

Si può passare tra questi dati con un semplice tocco su un tasto capacitivo posto sotto allo schermino, nulla di più semplice. Il tasto risponde istantaneamente. La visione delle informazioni all'interno di un ambiente chiuso risulta chiara, mentre alla luce diretta del sole diventa difficile se non impossibile.

Il modulo hardware è per dimensioni e forma molto simile a quello precedente, anche se è leggermente più lungo e la parte alta è piatta, per via dello schermo. La curva di apprendimento nell'uso della Xiaomi Mi Band 2 è davvero semplice e l'unica cosa che vogliamo sottolineare è che l'hardware ci sembra rispondere in modo molto simile alla Mi Band 1S Pulse, sia nel conteggio dei passi che sul fronte del battito cardiaco.
Nei giorni di prova abbiamo tenuto la Mi Band sul polso "non dominante" e un FitBit Blaze in quello dominante, arrivando a ottenere una differenza tra i due nel conteggio dei passi di poche centinaia di passi, al massimo 500. C'è chi ha riscontrato differenti risultati, ben più ampi, ma a noi non è accaduto. La batteria, complice lo schermo, dura un po' meno ma stiamo parlando di almeno 20 giorni, nulla di cui lamentarsi.
La precisione estrema è di altri dispositivi, per avere informazioni abbastanza accurate questo fitness tracker Xiaomi va bene. Insomma, l'azienda cinese continua a rivolgersi a un pubblico generalista, senza grandi pretese, che tuttavia è curioso di approcciarsi al mondo dei fitness tracker.