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L'interfaccia MIUI è sempre stata ricca di funzioni aggiuntive, ma con il passaggio a Marshmallow qualcosa è cambiato. Con lo Xiaomi Mi5 siamo alla MIUI 7, e ci sono alcuni elementi mancanti rispetto a Marshmallow: come la gestione dei permessi e Google Now on Tap.
Le applicazioni progettate per Marshmallow (API 23 e successive) possono accedere a tutti i permessi in fase di installazione, e non c'è modo di assegnarli in modo selettivo. È possibile però usare la sezione Sicurezza delle Impostazioni per abilitare manualmente la gestione dei permessi – il sistema di controllo integrato della MIUI. Con questo strumento potremo controllare i permessi di ogni app con precisione.

Da una parte va bene che la stessa funzione non sia duplicata, perché riduce la complessità e rende tutto più semplice. Dall'altra però Xiaomi forse avrebbe fatto meglio a lasciare lo strumento integrato in Android e rimuovere il proprio. O almeno avremmo apprezzato che la gestione dei permessi fosse abilitata di default, ma probabilmente Xiaomi ha preferito rendere le cose il più semplici possibile.
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La MIUI offre diverse possibilità di personalizzazione: si possono cambiare le icone di sistema, gli sfondi e il carattere usando il negozio di temi, che include tante opzioni gratuite quante a pagamento.

C'è anche l'applicazione Mi Remote, che in tandem con il sensore a infrarossi permette di usare lo smartphone come telecomando universale. Sono preinstallate anche le tastiere di Google e Flesky. Mi Mover aiuta a trasferire i contenuti da un altro smartphone, e contiene una procedura speciale se venite da un altro Xiaomi. L'azienda aggiorna costantemente la sua interfaccia MIUI, un dettaglio che aggiunge valore a questo prodotto.