Fotocamera
Escludendo i modelli "Compact" e altre varianti distribuite in alcuni paesi, l'Xperia Z3+ è il quarto top di gamma Sony dotato del sensore Exmor RS da 20,7 megapixel, prodotto dalla stessa azienda. Come sull'Xperia Z3, il sensore è abbinato a un'ottica Sony G f/2.0, 25 mm equivalenti. Frontalmente troviamo invece una fotocamera da 5 MP migliorata. Si possono girare video in 4K, ma con un avvertimento che ci ricorda come l'aumento della temperatura potrebbe far interrompere la registrazione in ogni momento (nulla di nuovo - la maggior parte degli smartphone limita i video 4K a 5 minuti).
L'hardware della fotocamera, quindi, è qualcosa che già conosciamo bene. Era molto valido due anni fa, e con l'aggiunta di un processore veloce e due anni di aggiornamenti software, ancora oggi abbiamo una fotocamera per smartphone valida rispetto ai canoni moderni, per quanto non sia la migliore sulla piazza.
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Nella maggior parte dei casi si scattano foto da 8 megapixel (oversampled), quindi grazie al sensore da 20,7 MP abbiamo una certa libertà di azione per lo zoom, se lo desideriamo. E naturalmente è possibile creare immagini da 8 MP più nitide e con meno rumore, facendo un downsampling dalla piena dimensione del sensore, quando lo zoom è al minimo.
Nella maggior parte dei casi abbiamo usato lo Z3+ in modalità Superior Auto, che analizza la scena meglio che può e seleziona automaticamente le impostazioni più adatte - e nella maggior parte dei casi è piuttosto preciso. Un menu aggiuntivo serve per selezionare le proporzioni dell'immagine, velocità dell'otturatore, timer e altre variabili.
Il software Sony è migliorato, ma in generale non può competere con quello di concorrenti come Samsung o LG.
Per una gamma di opzioni più vasta, che includono risoluzione, HDR, selezione manuale della scena e stabilizzazione software, dovremo passare alla modalità manuale. Da qui possiamo regolare anche EV, bilanciamento del bianco e sensibilità ISO, ma queste voci sono distribuite in modo un po' caotico e non si trovano sempre dove ci si aspetterebbe.
Il software Sony per l'elaborazione (post processing) è un po' migliorato, e sembra che lo Z3+ riesca a trovare un migliore equilibrio tra riduzione del rumore e riproduzione dei dettagli. Allo stesso tempo i colori sono generalmente vividi e precisi, ma con una tendenza a sbiadire nelle scene molto illuminate, nonché una leggera sovraesposizione quando c'è molta luce.
In generale lo Z3+ riesce quasi sempre a creare una bella immagine JPG, ma è chiaro che l'asticella su questo parametro si è molto alzata da quando Sony ha cominciato a usare questo sensore. In altre parole lo Z3+ è un valido smartphone per quanto riguarda la qualità fotografica, ma non è all'altezza del Galaxy S6 o dell'LG G4.
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Ci sono altre "modalità" se così si può dire, che troviamo come applicazioni all'interno dell'applicazione principale della fotocamera. Da qui possiamo selezionare cose come fotografia sonora, lo scatto contemporaneo con le due fotocamere, slow motion (time shift) o le foto panoramiche, tra le altre cose.
Sony ha poi aumentato progressivamente il numero di applicazioni AR (Augmented Reality, Realtà Aumentata), che ci permettono di applicare filtri in tempo reale alle immagini. Si possono includere animali, dai cuccioli ai dinosauri, o possiamo giocare con oggetti virtuali come bombolette spray, bombe o bolle. È persino possibile, con la funzione AR Mask, creare dei selfie ibridi che fondono la nostra faccia con quella di un'altra persona. Possiamo fotografare un amico o scegliere tra i modelli Sony, che includono volti umani e animali.
Il problema più grande della fotocamera non riguarda la qualità della immagini, ma il calore.
Abbiamo già citato come la fotocamera Sony si blocchi quando il telefono diventa molto caldo, e il problema si fa sentire particolarmente con le modalità AR. La prima volta che abbiamo usato AR Mask, per esempio, l'applicazione si è chiusa per colpa del surriscaldamento. E di conseguenza l'applicazione mostra regolarmente l'allarme della temperatura.
Speriamo che Sony possa fare qualcosa per risolvere il problema con i futuri aggiornamenti. Fino ad allora le finestre con gli allarmi e gli arresti occasionali saranno un problema all'ordine del giorno.