Il Pennino
L'immancabile pennino rappresenta probabilmente la principale novità del Note 9, dato che guadagna la connettività Bluetooth con cui può comunicare a distanza con lo smartphone, attivando azioni impossibili in precedenza. Ad esempio potrete usare il tasto per scattare una foto: non dovrete più impugnare lo smartphone con due dita e contorcere il pollice per premere il tasto di scatto della fotocamera, ora potrete fare tutto in maniera molto più semplice e sicura.
Il pennino integra quindi una piccola batteria, che si ricarica in pochi secondi (40 secondi) una volta riposta nell'apposito vano, e un'antenna per la comunicazione bluetooth. L'autonomia è di circa 30 minuti, o qualche centinaio di click. Non potete aspettarvi una distanza di comunicazione pari ai normali dispositivi BT; Samsung parla di una decina di metri, ma fatichiamo a trovare situazioni in cui sentiate la necessità di usare questa funzione a elevate distanze.
Probabilmente sarà proprio il controllo remoto della fotocamera la funzione più usata (considerando che è quella di default). Tenete premuto a lungo il pulsante per attivare la fotocamera, premete una volta il pulsante per scattare una foto e fate un doppio click per cambiare la fotocamera.
Potete personalizzare il comportamento del pulsante e usare questa funzione "telecomando" come meglio preferite. Ad esempio, potrete sfruttarla per cambiare slide durante una presentazione, o per controllare la riproduzione multimediale. Samsung ha messo a disposizione un SDK per la S Pen, e questo significa che gli sviluppatori potranno aggiungere funzioni specifiche alle proprie App per sfruttare le nuove caratteristiche della S Pen del Note 9.
Il resto delle funzioni è rimasto pressoché invariato. Rimuovete la S-Pen con lo smartphone bloccato, e potrete subito prendere appunti sulla schermata di blocco. Fatelo con lo smartphone sbloccato e potete prendere note, appunti su schermate, traduzioni, colorare e interagire con tutte le parti dello smartphone senza differenze rispetto agli input con le dita.
Esperienza d'uso
Abbiamo usato Note 9 per due settimane prima di scrivere questa recensione. Fino a qualche anno fa la serie Note era in grado di posizionarsi ben al di sopra dei concorrenti, poiché era praticamente il meglio che si poteva avere sotto tutti gli aspetti: grandezza schermo, funzioni, autonomia, pennino, prestazioni, etc.
Oggi la situazione è un po' differente, e le differenze sono certamente minori. Ci sono smartphone altrettanto e anche più potenti, con schermi delle medesime dimensioni e qualità, e lo stesso vale per molti altre aspetti.
Per questi motivi, nonostante l'esperienza d'uso sia stata sicuramente positiva, i punti che dovrebbero fare la differenza tra scegliere o meno questo smartphone sono meno rispetto al passato. Iniziamo da quello che ci è piaciuto meno: le dimensioni non sono un problema, dato che altri smartphone sono ugualmente grandi, ma dovete essere disposti a portare con voi uno smartphone pesante, perché si sente rispetto altri modelli, nonostante stiamo parlando di una manciata di grammi.
La posizione del sensore delle impronte digitali è pessima, ogni volta che lo sfilavamo dalla tasca cercavamo il sensore, e nel contempo speravamo che il riconoscimento facciale si attivasse velocemente, cosa che non sempre accade. Il sistema di fissaggio del pennino potrebbe essere migliorato, poiché non sempre si riesce a estrarre e inserire al primo colpo. Ci rendiamo conto che parte di questi giudizi sono legati a abitudini, e soprattutto alla fisionomia di chi li usa, ma siamo altrettanto sicuri che molte persone sperimenteranno la stessa esperienza. Quindi, anche se quello che stiamo scrivendo potrebbe non valere per tutti, varrà per un'ampia fetta di utenti.
La personalizzazione del software Samsung, e soprattutto la quantità di caratteristiche che sono state aggiunte ad Android, saranno apprezzate dagli attuali utenti Samsung e dagli appassionati, mentre diventeranno presto noiose e confusionarie per tutti gli altri. Pensiamo che sia giunto nuovamente il momento di semplificare e razionalizzare l'interfaccia personalizzata, per permettere a tutti di usare facilmente il dispositivo, anche coloro che arrivano da un'esperienza Android basilare, o quasi. Quando aprite il menù applicazione vi perderete in decine e decine di voci, ed è praticamente impossibile andare a colpo sicuro in uno specifico menù alla ricerca di quella determinata funzione, se non siete utenti Samsung da tempo.
E abbastanza fastidioso è anche il fatto che in tutte queste personalizzazioni, non sia possibile cambiare la funzione del tasto fisico che attiva Bixby. L'assistente di Samsung non è ancora disponibile in italiano, non presenta un reale valore aggiunto, e questa è chiaramente una mossa imposta dall'azienda per "costringere" gli utenti a usare Bixby. Per fortuna è possibile scaricare dal Play Store una semplice applicazione di terze parti che intercetta la pressione del tasto e riscrive il comando, rendendo veramente utile il tasto fisico aggiuntivo (è sufficiente cercare "Bixby" nel Play Store per trovare l'app bxActions).
Dopo aver preso le misure con il sensore d'impronte digitali, impugnando spesso lo smartphone con due mani, e impostato l'assistente Google al tasto Bixby, l'esperienza d'uso diventa di alto livello. Un doppio click sul tasto di accensione attiva la fotocamera e si scattano foto di qualità in pochi istanti, lo schermo è sempre un piacere da vedere, telefonate e geolocalizzazione hanno sempre funzionato correttamente, e Note 9 è sempre stato veloce e reattivo.
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Qualsiasi attività, dalla scrittura di mail, alla navigazione Internet, messaggistica, social network, video e giochi, il nuovo top di gamma Samsung offre un'esperienza fantastica. Non abbiamo però usato granché il pennino. È importante ricordare che la caratteristica distintiva di Note, appunto il pennino, dovrebbe essere una delle principali motivazioni di acquisto. Essendo abituati a usare e testare smartphone senza pennino (considerando che Note è essenzialmente l'unico smartphone con pennino) non viene naturale estrarre la S Pen per fare qualsiasi azione.
Lo abbiamo anche notato durante la visita a IFA 2018, dove abbiamo incontrato molti colleghi, di tutte le nazioni, con il nuovo Note 9 in test: le situazioni in cui abbiamo visto qualcuno interagire con il pennino si contano sulle dita di una mano, e probabilmente il motivo è quello che abbiamo appena spiegato. Dovete essere certi di voler usare la S Pen se volete Note 9, altrimenti sarà un'acquisto sprecato, o quantomeno non sfruttato a dovere.
La batteria da 4000 mAh permette di arrivare fino a sera con un uso impegnativo. In una giornata classica di lavoro, staccato alle 7 di mattina dal caricabatterie, abbiamo raggiunto le 22 con una carica residua sempre compresa tra il 20 e il 30%, quindi con ancora abbastanza autonomia per arrivare fino a notte.
Verdetto
Note 9 non è un prodotto per tutti, ma è certamente la scelta migliore per chi cerca uno smartphone grande e potente, con cui fare elevata produttività, e soprattutto che necessità il pennino. Non è perfetto, il sensore d'impronte digitali sarà troppo distante per molti, e la personalizzazione Samsung, con le molte applicazioni aggiuntive, richiedono un po' di tempo prima di trovare la perfetta configurazione per ognuno di noi.
Tuttavia lo schermo è ottimo, così come la fotocamera e l'audio, mentre l'autonomia è buona. Qualche grammo in meno avrebbe giovato alla portabilità generale, e il tasto Bixby, non così utile allo stato attuale, può essere soppiantato facilmente scaricando un'app.
Come abbiamo accennato, Note 9 non è per tutti, soprattutto considerando il prezzo. Nella versione base da 128 GB costa 1029 euro, mentre nella versione da 512 GB il prezzo sale a 1279 euro, ed è disponibile in differenti colorazioni (nero, blu e lavanda). Crediamo che chiunque desideri Note 9, debba essere certo di voler prima di tutto il pennino. Nonostante ci siano differenze rispetto a S9+ o altri smartphone concorrenti, spendere così tanto per il Note 9 ha senso unicamente lo si voglia utilizzare al 100% delle sue potenzialità, e questo comprende anche la modalità DEX.
In caso contrario, se volete rimanere sempre in casa Samsung, dovreste considerare S9+, che oggi potete acquistare a circa 700 euro.