Galaxy Note 5 Hardware
Il Galaxy Note 4 ha rappresentato una decisa svolta di design per Samsung, grazie al generoso uso di metallo, confermata sei mesi dopo dal Galaxy S6. Sembra che Samsung sia soddisfatta dei propri risultati quanto a design industriale, e così lo ha riproposto con il Galaxy Note 5 - praticamente senza variazioni.
E con questo non voglio in alcun modo dire qualcosa contro il Note 5: mi piace molto l'aspetto del Galaxy S6, nonostante la sua ergonomia discutibile e la (s)comodità di avere una cover posteriore in vetro; così come mi piace il nuovo Note. Una solida cornice di metallo gira tutto intorno al dispositivo e ne avvolge i bordi con grande precisione, con le sole interruzioni dei pulsanti, porte e linee di separazione per le antenne, dove necessario. È bello da vedere ma anche resistente e comodo da usare, perché offre una superficie meno scivolosa del vetro usato davanti e dietro.
Essendo più grande del GS6, il Note 5 ha un po' più di metallo da impugnare, nonostante i bordi siano stati resi più sottili dal design curvo. Il Gorilla Glass 4 posteriore è infatti ricurvo come la parte frontale del Galaxy S6 Edge+, e questo conferisce al Note 5 un maggiore comodità – senza dubbio Samsung ha capitalizzato le imperfezioni nel design del GS6.
Il vetro si unisce perfettamente con i bordi di metallo, che a loro volta si sposano armoniosamente con il vetro piatto del pannello frontale. Qui troviamo il tipico tasto Home di Samsung e l'altoparlante telefonico, unici elementi che spezzano la superficie di vetro. C'è giusto lo spazio per i sensori e la fotocamera frontale, sopra, e per il già citato pulsante Home sotto – che ora integra il sensore d'impronte digitali – e un paio di pulsanti capacitivi.
Questo design è sigillato, e non è più possibile estrarre la batteria o aggiungere una scheda MicroSD, ma il lavoro sulla progettazione ha reso questo telefono da 5,7 pollici più compatto e maneggevole: Il Note 5 è più corto, stretto e sottile del Note 4 pur avendo la stessa diagonale e hardware interno più potente – e ovviamente è più facile da maneggiare. È stata probabilmente LG la prima a darci un "telefono grande che non sembra tanto grande" con il G3 e il G4, ma Samsung è riuscita ad andare un passo oltre.
Il nuovo Note infatti, tra le mani, non sembra poi molto più grande di tanti altri telefoni, è questo è probabilmente il maggior successo del nuovo design. Alcuni appassionati di Android di certo la penseranno diversamente, ma questo Note riesce bene a mantenere la tradizione e allo stesso tempo essere un oggetto che più richiamare un pubblico più vasto.
Io stesso mi colloco nel gruppo dei più appassionati quando si parla di Android e Note, ma mi piacciono davvero i vari miglioramenti esterni presenti nel Note 5. Mi capita spesso di dover usare il telefono con una sola mano e per questo apprezzo le dimensioni più compatte e l'ergonomia migliore; e visto che non ho mai avuto bisogno di una batteria rimovibile (me ne basta una portatile da 5000 mAh), e raramente ho sentito la mancanza di una scheda MicroSD, personalmente li trovo sacrifici del tutto accettabili. I vantaggi invece mi sembrano evidenti praticamente ogni volta che uso il telefono.