Recensione Samsung Galaxy A9 2018: le quattro fotocamere convincono, peccato per il prezzo

Recensione Samsung Galaxy A9 2018, smartphone Android di fascia medio-alta basato sul processore Snapdragon 660 di Qualcomm.

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a cura di Saverio Alloggio

Galaxy A9 2018 è il primo smartphone al mondo a poter contare su ben quattro fotocamere posteriori. Samsung ha voluto sperimentare questa configurazione su un dispositivo di fascia medio-alta, probabilmente per poi riproporla nel 2019 sul Galaxy S10. Lo diciamo subito, questo comparto fotografico convince, e fa intravedere interessanti potenzialità, specie quando sarà possibile integrare sensori da top di gamma.

Si tratta comunque di uno smartphone in grado di offrire tanto altro: le prestazioni sono di buon livello, c'è un ampio schermo Super AMOLED da 6,3 pollici, ci sono 6 GB di RAM e ben 128 GB di memoria interna, oltre alla solita cura costruttiva a cui Samsung ci ha ormai abituati. La criticità più grande dunque è rappresentata dal prezzo di listino. Galaxy A9 2018 arriva infatti in Italia a 629 euro, una cifra che lo pone in concorrenza con dispositivi come il OnePlus 6T o lo Xiaomi Mi 8, che costano meno e gli sono complessivamente superiori.

In realtà, come spesso accade nel mondo Android, il prezzo è già calato nei vari store online, e oggi può essere acquistato attraverso Amazon a poco meno di 500 euro.

Un comparto fotografico versatile

Il modulo fotografico posteriore si compone di una fotocamera principale da 24 Megapixel con obiettivo f/1.7, di una da 10 Megapixel con teleobiettivo f/2.4 e zoom ottico 2X, di una terza grandangolare da 8 Megapixel e obiettivo f/2.4 e di una quarta da 5 Megapixel (obiettivo f/2.2) per la profondità di campo. Capite come, grazie a questa configurazione hardware, sia davvero possibile realizzare immagini cucite addosso al contesto specifico.

C'è la necessità di ritrarre un monumento nella sua interezza? Ecco il sensore grandangolare. Si vuole effettuare uno zoom sul soggetto senza perdere dettaglio? Ci si può servire del teleobiettivo. Gli effetti bokeh (sfondo sfocato) vengono esaltati dal sensore per la profondità di campo, e poi la fotocamera principale da 24 Megapixel lavora bene sia in diurna che in notturna (particolarmente convincenti le macro). Insomma, è davvero divertente scattare fotografie con questa configurazione.

Certo, con i sensori secondari subentra rumore nelle foto in notturna, un prezzo che comunque si paga volentieri considerando come non si tratti di un top di gamma. Discorso differente invece per quanto riguarda il sensore frontale da 24 Megapixel con obiettivo f/2.0: i selfie non fanno gridare al miracolo, e soprattutto è necessario avere una mano davvero ferma per riuscire a ottenere scatti a fuoco.

I video vengono girati fino alla risoluzione 4K a 30 fps, potendo sfruttare la stabilizzazione elettronica. La qualità dei filmati è buona, anche se non c'è la possibilità di utilizzare il sensore grandangolare. Può invece essere sfruttato il teleobiettivo per effettuare lo zoom senza perdita di dettaglio anche nelle clip. Insomma, in generale si intravedono potenzialità davvero interessanti con questi quattro sensori.

Prestazioni e display, due facce della stessa medaglia

Le performance del Galaxy A9 2018 mi hanno convinto maggiormente rispetto a quelle del fratello minore Galaxy A7, di cui vi abbiamo parlato nella nostra recensione. Merito soprattutto del processore Snapdragon 660 di Qualcomm accoppiato a 6 Gigabyte di RAM, che quest'anno abbiamo avuto modo di apprezzare in tanti altri dispositivi (come lo Xiaomi Mi A2). Lo smartphone risulta sempre fluido e scattante, anche quando viene messo sotto stress.

Inoltre, rispetto alle GPU Mali degli Exynos, le Adreno dei processori Snapdragon risultano decisamente più performanti in ambito gaming. In tal senso, l'esperienza con il Galaxy A9 è decisamente appagante, merito anche dell'ampio schermo da 6,3 pollici realizzato con tecnologia Super AMOLED, un altro dei punti di forza di questo smartphone.

Si tratta di un pannello caratterizzato da risoluzione di 1.080 x 2.220 pixel, con rapporto di forma in 18.5:9. I contrasti sono quelli tipici della tecnologia Super AMOLED, per cui particolarmente convincenti, mentre la resa cromatica può essere impostata via software, anche se la tendenza a saturare i colori rimane. Ottimi gli angoli di visuale così come la visibilità all'aperto, complici una luminosità elevata e un buon trattamento oleofobico del vetro anteriore.

Importante sottolineare i 128 GB di memoria interna, un quantitativo davvero elevato, che spesso non si trova neanche nei top di gamma. C'è comunque la possibilità di espandere lo storage attraverso la micro-SD fino a 512 GB. Non manca il supporto Dual-SIM e la connettività risulta assolutamente completa: wi-fi ac dual-band, Bluetooth 5.0, NFC, radio FM, GPS A-GLONASS BDS con tanto di supporto a Galileo, porta USB-C, jack audio da 3.5 mm.

In tutto questo, convince anche l'autonomia. Con il mio solito utilizzo (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail in push, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, oltre 2 ore di telefonate), sono riuscito a coprire oltre 24 ore lontano dalla presa elettrica  – a fronte di 3:30/4 ore di schermo accesso. Insomma, un buon risultato garantito dalla batteria da 3.800 mAh, che tra l'altro può essere ricaricata rapidamente con il caricabatterie incluso in confezione.

La parte software è affidata ad Android 8.0 Oreo, personalizzato con l'ormai nota Samsung Experience. Considerando l'arrivo sul mercato a cavallo tra ottobre e novembre 2018, mi sarei aspettato la presenza di Android Pie. Lo sblocco del dispositivo è affidato al sensore biometrico posizionato sul retro (si raggiunge bene con le dita, veloce e preciso) e al riconoscimento del volto, quest'ultimo decisamente meno convincente e in difficoltà in notturna.

Infine, il design. Samsung prosegue con la propria linea senza abbracciare il notch, con cornici ridotte soprattutto sui due lati. La scocca è realizzata in vetro, la sensazione al tatto non è certamente quella di uno smartphone premium, ma è comunque molto solido. Non è particolarmente scivoloso ma è comunque difficile da utilizzare con una sola mano. Molto bella la colorazione Lemonade Blue, che vedete ritratta nelle immagini, ma è disponibile anche nelle varianti Caviar Black e Bubblegum Pink, con quest'ultima che strizza l'occhio soprattutto al pubblico femminile.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

Sono poche le sbavature in questo Galaxy A9 2018. Samsung ha compiuto un ottimo lavoro, peccato abbiamo fatto un passo indietro in termini di prezzo rispetto a quanto visto con il Galaxy A7 2018, posizionato a 349 euro. I 629 euro richiesti di listino sono troppi, e ovviamente espongono questo dispositivo a una sfida impari con altri prodotti, come i già citati OnePlus 6T e Xiaomi Mi 8.

Il comparto fotografico però convince, così come le prestazioni e lo schermo Super AMOLED. Quando il prezzo si assesterà attorno ai 350/400 euro, sarà certamente uno dei migliori smartphone da poter acquistare in quella fascia. Ideale per chi necessita di un display grande ed è abituato a utilizzare lo smartphone come strumento principale per le fotografie.

Il Galaxy A7 2018 può già essere acquistato attraverso Amazon a meno di 300 euro. Lo trovate a nella nostra recensione.
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