Galaxy A7 2018 è il nuovo smartphone Android di fascia media targato Samsung. Rappresenta un nuovo corso per l'azienda in questo segmento, con buone specifiche tecniche proposte a un prezzo competitivo. Sembrano lontani i tempi - nonostante siano passati solo pochi mesi - del Galaxy A8 2018 proposto a 529 euro con la stessa identica piattaforma hardware. La continua avanzata di Huawei e Xiaomi ha imposto un cambio di strategia, ed ecco dunque un dispositivo a 349 euro in grado davvero di dire la sua.
Display e fotocamera sono senza dubbio i punti di forza per questo Galaxy A7 2018. Difficile infatti, in questa fascia di prezzo, trovare in altri prodotti un display AMOLED, senza contare come si tratti del primo smartphone Samsung a essere equipaggiato con ben tre sensori fotografici sul retro. Le prestazioni sono meno convincenti rispetto, ad esempio, al Redmi Note 5 di Xiaomi, che a sua volta è inferiore in altri ambiti ma costa meno. Insomma, l'azienda sudcoreana sembra intenzionata a tornare alla carica anche nella fascia media.
Display di buon livello, fotocamera divertente
La parte frontale è occupata in buona parte dallo schermo Super AMOLED da 6 pollici con risoluzione di 1.080 x 2.220. Si vede benissimo all'aperto - grazie all'ottima luminosità e all'efficace trattamento oleofobico del vetro - ha buoni contrasti e una resa dei colori convincente. È comunque possibile controllare via software il bilanciamento della gamma cromatica, con ben quattro modalità: schermo adattivo, cinema OLED, foto AMOLED e base.
Personalmente ho scelto sempre la modalità di schermo adattivo, che consente al display di ottimizzare automaticamente la gamma cromatica, la saturazione e la nitidezza in base al contenuto che si sta visualizzando. Gli angoli di visuale sono buoni ma non eccellenti, in generale comunque un pannello che convince appieno, peraltro non così comune da trovare in questa fascia di prezzo.
Discorso analogo per il comparto fotografico. Per la prima volta Samsung ha integrato tre sensori sul retro: il principale da 24 Megapixel e obiettivo con apertura f/1.7; quello secondario da 5 Megapixel e obiettivo con apertura f/2.2 per la profondità di campo; il terzo da 8 Megapixel con ottica grandangolare a 120°. Potrebbe trattarsi di una primissima prova di ciò che vedremo nel Galaxy S10, in ogni caso l'implementazione fatta dall'azienda sudcoreana mi ha convinto.
Il sensore principale garantisce buone fotografie sia in diurna che in notturna. In questo secondo ambito subentra un po' di perdita di dettaglio, ma nulla di trascendentale considerando la fascia di prezzo. Il classico effetto con lo sfondo sfocato convince grazie alla presenza del secondo sensore da 5 Megapixel, mentre l'ottica grandangolare è davvero divertente da utilizzare. In notturna soffre un po' di più rispetto a quello da 24 Megapixel, ma ai lati non c'è distorsione e la possibilità di fotografare - ad esempio - un monumento senza doversi allontanare torna sempre utile.
Buona anche la resa della fotocamera frontale da 24 Megapixel, che tra l'altro è assistita anche da un vero e proprio flash LED. I video convincono sotto l'aspetto visivo, mentre l'audio catturato appare un po' cavernoso. Possono essere registrati fino alla risoluzione 4K a 30 fps con tanto di stabilizzazione elettronica. C'è anche la modalità slow-motion, che però si ferma alla risoluzione HD a 120 fps.
Prestazioni da migliorare, design diverso dalla massa
Il motore del Galaxy A7 2018 è il processore Exynos 7885, accoppiato a 4 Gigabyte di RAM e 64 Gigabyte di memoria (espandibile tramite micro-SD). È esattamente la stessa identica piattaforma hardware del Galaxy A8 2018, e proprio come in quel modello non mi ha convinto appieno. Lo smartphone, in generale, si comporta bene risultando fluido e veloce, ma ho riscontrato qualche rallentamento di troppo, in alcuni casi anche in momenti di utilizzo normale, senza metterlo sotto stress.
Schermo | 6 pollici Super AMOLED, 1080 x 2220, 411 ppi, 18.5:9 |
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SoC | Exynos 7885 octa-core (2x2.2 GHz Cortex-A73 & 6x1.6 GHz Cortex-A53) |
RAM | 4 GB |
GPU | Mali G-71 |
Storage | 64 GB non espandibili |
Fotocamera posteriore | Tripla, 24 MP f/1.7 + 5 MP f/2.2 + 8 MP f/2.4 grandangolare 120°, flash LED, registrazione video 4K 30 fps |
Fotocamera anteriore | 24 MP f/2.2, registrazione video Full-HD 60 fps |
Sicurezza | Riconoscimento del volto, sensore biometrico |
Batteria | 3.300 mAh |
Ricarica | Micro-USB |
Connettività | Dual-SIM, Bluetooth 5.0, Wi-Fi ac dual-band, GPS A-GLONASS BDS, NFC, Radio FM |
Reti | LTE cat.6 |
Dimensioni | 159.8 x 76.8 x 7.5 mm |
Peso | 168 grammi |
Sistema operativo | Android 8.0 Oreo personalizzato con Samsung Experience |
Colori | Blu, Nero, Oro |
Prezzo | 349 euro |
Credo che sia un discorso legato all'ottimizzazione, su cui molto probabilmente si potrà intervenire via software. Del resto, proprio l'interfaccia grafica proprietaria non aiuta in tal senso, appesantendo un po' l'esperienza utente con Android (in versione Oreo 8.0). Di contro però la Samsung Experience garantisce tutte quelle funzionalità aggiuntive che abbiamo ormai imparato a conoscere - app proprietarie e personalizzazioni - che spesso fanno la differenza.
In ogni caso, nonostante un'ottimizzazioni rivedibile, l'autonomia non ne risente, anzi. La batteria da 3.300 mAh, con il mio solito utilizzo (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail in push, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, oltre 2 ore di telefonate), ho quasi sempre raggiunte le 4 ore di schermo acceso a fronte di 26/27 ore lontano dalla presa elettrica. Un buon risultato dunque, con un unico aspetto negativo: la presenza della porta micro-USB anziché della USB-C.
Ho inoltre apprezzato la scelta di puntare su un design diverso dalla massa, senza notch. Le cornici frontali ci sono, anche se non sono enormi, e comunque aiutano la presa. Lo smartphone non è scivoloso, difficile riuscire a utilizzarlo con una sola mano ma, grazie al vetro della scocca, appare molto solido. Davvero molto bella la colorazione blu che vedete ritratta in foto, ma è in vendita anche in nero e oro.
I pulsanti (accensione e volume) si riescono a raggiungere perfettamente con le dita, e qui occorre ricordare una scelta costruttiva di Samsung. L'azienda infatti ha inserito nel tasto di accensione il sensore per le impronte digitali, come accadeva fino a qualche tempo fa nei Sony. Il posizionamento è davvero intelligente, perché viene naturale poggiare il dito proprio lì, ma ho trovato la scansione non sempre precisa e veloce. C'è il riconoscimento del volto, anche se non evoluto come il Face ID, che tutto sommato funziona bene.
Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?
Nonostante il prezzo da 349 euro, Galaxy A7 2018 può essere già acquistato da Amazon al di sotto dei 300 euro. Samsung finalmente propone in questa fascia uno smartphone davvero competitivo, dopo il posizionamento della gamma Galaxy A, in passato, a cifre troppo alte (abbiamo già fatto l'esempio del Galaxy A8 2018). Un prodotto del genere è tranquillamente in grado di giocarsela con i vari Redmi Note 5 Pro di Xiaomi e Mate 20 Lite di Huawei, solo per citarne un paio, con il vantaggio di offrire display e resa fotografica migliori.
Xiaomi mantiene il vantaggio strategico di riuscire a proporre smartphone validi a prezzi ancora più bassi, ma il deprezzamento del Galaxy A7 2018 può essere letto anche in questa direzione. È il dispositivo ideale per chi bada soprattutto a queste due caratteristiche (display e fotocamera), volendo però rimanere attorno ai 300 euro. Se queste sono le premesse della nuova politica Samsung, prepariamoci a una battaglia davvero avvincente nella fascia media per il 2019.