Samsung Galaxy A3 (2016)
Il Samsung Galaxy A3 (2016) è l'aggiornamento di un modello molto fortunato. Ripropone in versione più compatta l'apprezzato design del Galaxy S6.
CONTRO: prezzo leggermente troppo alto; prestazioni altalenanti; molto scivoloso.
VERDETTO: il Samsung Galaxy A3 (2016) è un valido smartphone da 4,7 pollici, ideale per chi guarda prima di tutto le dimensioni. Il prezzo però lo rende poco competitivo rispetto ad altri smartphone in commercio.
Introduzione
La linea A di Samsung arriva alla sua seconda incarnazione con le versioni 2016. L'azienda sudcoreana conferma il design, sostanzialmente invariato: cornice di alluminio, vetro davanti e dietro a praticamente niente plastica – se si trascurano i pulsanti per il volume e l'attivazione. In effetti è più o meno un Galaxy S6 in miniatura, visto che lo schermo ha una risoluzione da 4,7 pollici.

Il Samsung Galaxy A3 (2016), SM A310F, è quindi un prodotto che va incontro a quei consumatori che non vogliono un "padellone", vale a dire uno smartphone da 5 pollici o più. Non per questo rinuncia a molte qualità, come i materiali, l'assemblaggio o l'hardware recente.
Estetica
Come abbiamo accennato sopra, il Samsung Galaxy A3 (2016) sembra tanto un Galaxy S6 in miniatura. Gorilla Glass 4 davanti e dietro, una bella cornice di alluminio tutta intorno e un assemblaggio di altissima qualità grazie al quale il Galaxy A3 (2016) dà una grande impressione di solidità nelle mani.

Come accade con il Galaxy S6 però il vetro risulta piuttosto scivoloso. Il Galaxy A3 (2016) non ci è mai caduto durante i giorni che lo abbiamo usato prima di scrivere questa recensione. Però avevo la costante impressione che stesse per scivolare, e questo mi faceva inconsciamente stringere più forte la presa. Le dimensioni ridotte aiutano a compensare questo problema, ma comunque è uno smartphone con poco grip.
In effetti è più o meno un Galaxy S6 in miniatura.
La cornice in alluminio inoltre sembra poco resistente: l'esemplare che abbiamo provato è arrivato con due piccoli segni, ma nulla lascia pensare che sia stato particolarmente maltrattato. Il metallo, se non altro, può piacere anche con un aspetto "vissuto".
I pulsanti sono piazzati sui due lati lunghi: a destra quello per l'attivazione, a sinistra due tasti separati per il volume. Sono tutti abbastanza facili da raggiungere. La parte superiore è completamente sgombra, mentre sotto troviamo la presa jack per le cuffie, la porta MicroUSB e la griglia che nasconde il singolo altoparlante. Sul lato destro c'è anche il cassettino che ospita una scheda nano SIM e la MicroSD.
Frontalmente abbiamo due cornici relativamente sottili a destra e sinistra, e anche sopra e sotto lo spazio non occupato dallo schermo è relativamente ridotto. In alto abbiamo la capsula audio, centralmente la fotocamera da 5 MP a sinistra due "pallini", che sono il sensore per la luce ambientale e il LED che fa da flash frontale – ma non serve come indicatore per le notifiche.
Nell'insieme un design piacevole, almeno se vi piace il Samsung Galaxy S6. La precisione del progetto è senz'altro migliorabile, ma ancora una volta è di una qualità sorprendente se si pensa a cosa faceva Samsung fino a 18 mesi fa.
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