Il cuore del sistema è un SoC Snapdragon 835 affiancato a 4 GB di memoria RAM. L'elevata potenza abbinata all'ottimizzazione di Android, installato nell'ultima versione (8.0 - Oreo), rende lo smartphone reattivo e veloce in praticamente qualsiasi condizione.
Abbiamo installato molti software e lasciato diverse sincronizzazioni attive, e non ha mai fatto una grinza. Ormai la potenza dei SoC, almeno per i top di gamma, è tale da offrire massima reattività. Tuttavia alcune personalizzazioni a volte fanno percepire qualche micro-rallentamento. In questo caso è imbarazzante come il sistema sia perfetto in ogni condizione. È veramente un piacere usare il Pixel 2 XL, con ogni applicazione.
I 4 GB di RAM certo aiutano, e anche se non è la massima dotazione che abbiamo visto sui terminali moderni, non abbiamo mai sentito la necessità di maggior memoria.
La memoria di archiviazione disponibile è pari a 64 GB, di cui il sistema ne occupa circa 10, quindi avrete circa 54 GB di memoria. Inoltre non è possibile installare una scheda Micro SD, un dettaglio che farà storcere il naso a più di una persona. Per alcuni potrebbe essere una grande limitazione, ci sono però delle attenuanti. Con il Pixel 2, Google offre spazio di archiviazione illimitato di foto e video, alla massima risoluzione, su Google Photo fino al 2021 (la differenza rispetto al servizio gratuito è che in questo caso la risoluzione non è limitata).
Nel Pixel 2 è presente anche una funzione di gestione archiviazione intelligente, che appunto rimuove in automatico le foto o i video più vecchi di 30, 60 o 90 giorni. Certo le foto e i video occupano una bella fetta della memoria dei nostri smartphone, quindi dovreste considerare i rimanenti 54 GB sono per le applicazioni, se consideriamo che anche la musica si può trasferire nel cloud. Insomma, dipende da che tipo di utilizzatore siete: se avete abbracciato i servizi cloud, potrete convivere con questo taglio di memoria senza problemi, in caso contrario potrebbe essere un problema.
La dotazione di connettività è completa: Wi-Fi AC, Bluetooth 5.0, NFC, GPS, GLONASS, BeiDou e Galileo, nonché eSIM. Quest'ultima non potrete sfruttarla al momento, ma se in un futuro gli operatori offriranno piani dedicati, potrete usarla.
Schermo e audio
Lo schermo del Pixel 2 XL è da 6 pollici, con risoluzione di 2880x1440 pixel (QHD+) e formato di forma di 18:9, che lo rendono più lungo mantenendo inalterata la larghezza. Si tratta di un modello POLED in grado di offrire ottimi contrasti, grazie a un nero assoluto, e un'ottima visibilità all'esterno. I colori, compatibili con lo standard DCI-P3, differentemente da come solitamente accade con i modelli della famiglia OLED, non sono "sparati", bensì sono più tenui e naturali, una caratteristica che premiamo.
Ottimo anche l'angolo di visione laterale, ma da segnalare una tendenza del bianco verso il blu, un comportamento ancora una volta intrinseco della tecnologia adottata che non è stato corretto tramite una calibrazione software. Questo comportamento si nota sopratutto quando si visualizzano ampie immagini con sfondo bianco, mentre non è abbastanza accentuato nel caso di piccole porzioni, ad esempio con le icone delle applicazioni.
Ottime notizie per quanto riguarda la parte audio, sia per la capsula telefonica sia, e soprattutto, per il doppio altoparlante frontale stereo. Alcuni produttori affermano che il posizionamento dell'altoparlante sul bordo inferiore o posteriore permette un'amplificazione dell'audio grazie all'uso dello smartphone stesso, o della superficie d'appoggio, come cassa di risonanza. Noi riteniamo che il posizionamento frontale sia sempre la scelta ideale. Nel caso del Pixel 2 XL la qualità dell'audio è ottima e anche la potenza, che permette di consumare contenuti mutlimediali o usare un vivavoce anche in un ambiente non propriamente silenzioso.
Queste valutazioni sono chiaramente fatte in raffronto agli altri smartphone del mercato. In termini assoluti stiamo sempre parlando di due piccoli altoparlanti che non sono in grado di eguagliare dispositivi esterni dedicati.