Ufficialmente l'assistente vocale in italiano di Pixel 2 sarà disponibile a partire dalla data di disponibilità dello smartphone, quindi il 15 novembre. Per questa prova ci è stato attivato in anteprima così da poterlo provare e darvi un'opinione a riguardo. La versione provata possiamo considerarla definitiva al 99%.
Il nuovo assistente Google è veramente potente. Non è impeccabile, non ancora, ma è abbastanza intelligente da permettere una discussione continuativa e contestuale. Iniziate ad esempio a chiedere le previsioni del tempo della vostra città, e poi chiedete il nome di una seconda città, e capirà che vorrete sempre sapere le previsioni del tempo.
Ma oltre a queste richieste basilari, che dopotutto accomunano tutti gli assistenti, potrete andare oltre. Chiedete ad esempio "Invia un messaggio a Denise tramite WhatsApp, questa sera faccio tardi", e sarà in grado di capire l'azione, il destinatario, l'applicazione da usare e il messaggio da scrivere, tutto in un comando.
Se vorrete interagire con lo smartphone, ad esempio attivare il bluetooth mentre state guidando, potrete chiederlo all'assistente.
Non sempre l'interazione è totale, e in questi casi l'assistente ricorrerà alla ricerca sul Web. Ad esempio potrete chiedergli in quale pizzeria potrete andare a mangiare nelle vicinanze o in una determinata città, e vi restituirà alcune schede ritrovate tramite la ricerca Google. Provate a chiedere "qual è la migliore pizzeria nelle vicinanze", e il risultato sarà identico.
Tuttavia aggiunge un layer di intelligenza nella ricerca in base alla domanda. Se ad esempio gli chiederete "che medicine posso prendere per il raffreddore?", vi restituirà e leggerà il risultato preso dal sito efarma.com. Insomma, cerca di contestualizzare la ricerca in base alla domanda, selezionando delle fonti specifiche.
Molto potente l'integrazione con Google Translator, dove potrete chiedere di tradurre una frase in una lingua estera (sono praticamente supportate tutte) una vostra frase. Oltretutto l'assistente è in grado di capire differenti lingue, quindi se gli farete ascoltare una frase in lingua straniera, e chi la pronuncia ha l'accortezza di iniziare la frase con "traduci", avrete la traduzione in italiano.
Una funzione interessante riguarda la possibilità di rilevare le canzoni ascoltate in tempo reale; dopo aver attivato la funzione, Pixel 2 rimane sempre in ascolto e quando, ad esempio, entrerete in un locale pubblico con della musica in sottofondo, basterà uno sguardo allo schermo in stand-by per ritrovare titolo della canzone e cantante.
L'intelligenza si estende anche alla fotocamera con la funzione "Lens". Scattate una foto a un monumento, lasciatela analizzare, e lo smartphone vi dirà di che monumento storico si tratta. Scattate la foto a qualsiasi altro oggetto e, se non verrà riconosciuto, l'assistente vi mostrerà foto simili tramite la ricerca Google Immagini; e da qui in poi sarà semplice dare un'occhiata alle informazioni legate alle foto simili per capire di cosa si tratta. Abbiamo già visto funzioni simili fornite da altri produttori, come Sony o Samsung con Bixby; in questo caso il sistema sembra funzionare decisamente meglio.
Non l'abbiamo detto fino ad ora, ma potrete attivare l'assistente vocale tramite la solita frase "OK Google" o tramite "Active Edge". Quest'ultima funzione consiste nello stringe la metà inferiore dello smartphone (dove solitamente lo s'impugna). Basta una leggera pressione e si attiverà l'assistente. Sembra strano poiché si tratta di stringere la scocca, non c'è alcun pulsante visibile. iFixit ha smontato il Pixel 2 e ha rivelato i sensori che gestiscono questa funzione. In pratica lungo il bordo sono posizionati una serie di sensori in grado di rilevare la deformazione della scocca derivata dalla pressione della mano; stiamo parlando di cambiamenti fisici infinitesimali, quindi non preoccupatevi, non romperete nulla. Non appena verrà rilevata la deformazione, lo smartphone invierà una vibrazione che vi notificherà il riconoscimento del comando, e l'assistente si attiverà. Potrete selezionare la sensibilità dei sensori, e quindi quanto forte dovrete premere la scocca per l'attivazione.
Autonomia
La batteria presente nel Pixel 2 XL ha una capacità di 3520 mAh. Con così tante funzioni disponibili, un SoC ad elevata potenza e uno schermo sempre attivo, la paura più grande è che la batteria non sia all'altezza delle aspettative.
Lo abbiamo staccato dal caricatore alle sette di mattina, e utilizzato per un'intera giornata con tutte le funzioni dell'assistente attive, sincronizzazione mail e social network, un paio d'ore totali di chiamate, diversi messaggi e foto. Lo schermo è rimasto acceso per circa 5 ore, che non è poco. Ebbene, siamo arrivati alle 11 di sera con circa il 10% di autonomia residua. Il risultato è ottimo, considerando quanto lo abbiamo usato.
Durante un weekend, dove chiamate e uso sono decisamente minori, abbiamo fatto due giorni completi e quando lo abbiamo messo sotto carica alla domenica sera, avevamo ancora circa il 30% di batteria residua.
L'autonomia è quindi tra i punti di pregio, ma se ancora non vi basta, sappiate che il caricabatterie presente nella confezione permette in soli 15 minuti di ricarica di puntare a circa 7 ore di autonomia, in cui si considera un mix di chiamate, messaggi e navigazione web.
Peccato che non supporti la ricarica wireless. È una scelta discutibile, ma probabilmente l'implementazione avrebbe costretto l'adozione di un materiale differente per la scocca, nonché l'uso di una batteria meno capiente - o il raggiungimento di uno spessore maggiore.