Fotocamera
Lo OnePlus 2 usa il sensore OmniVision, che ha la caratteristica di avere pixel piuttosto grandi, da 1,3 micron. Un particolare che lo aiuta a tenere il passo con smartphone più blasonati e apprezzati in ambito fotografico.
L'applicazione è relativamente ordinaria. Il sensore è 4:3 (non 16:9) quindi c'è molto spazio nero, giustamente utilizzato per posizionare i comandi dell'interfaccia. Si può ritagliare l'immagine per ottenere il formato cinematografico, andando però a perdere gli elementi più esterni dell'inquadratura. L'applicazione include comandi per il flash, HDR, e alcuni strumenti per il miglioramento automatico delle immagini.
La modalità automatica funziona molto bene, la messa a fuoco è veloce e stabile, e toccando un'area dell'immagine si sposta l'autofocus e si attiva il controllo della luminosità. La funzione HDR non è delle migliori che abbiamo visto di recente, e i colori a volte appaiono un po' troppo sbiaditi. Usare questa funzione, così come Clear Image, genera anche un certo ritardo al momento dello scatto – fino a tre secondi, che sono un'enormità, durante i quali possiamo solo guardare l'animazione.
A sinistra dell'interfaccia c'è l'accesso agli altri strumenti, come video, Panorama, Slow Motion e Timelapse. È possibile registrare in 4K ma al massimo 10 minuti; in questa modalità abbiamo avuto qualche problema di messa a fuoco, risolto solo toccando un'area specifica. Il telefono fatica a tenere a fuoco oggetti in movimento, e ci mette troppo tempo ad adattarsi. A risoluzione standard il problema scompare.
Quanto alla qualità delle fotografie, in pieno giorno nessun problema, ma non appena la luce cala le cose si fanno complicate. La stabilizzazione ottica sembra quasi inattiva a giudicare dai risultati, e per ottenere una buona immagine ci vuole una mano molto ferma. La messa a fuoco invece funziona molto bene anche con poca luce, ma comunque è difficile ottenere buoni risultati.
Conclusioni
Lo OnePlus 2 è in una posizione strana, per non dire scomoda. È uno smartphone che costa poco più di 400 euro e può risultare molto soddisfacente per la maggior parte del pubblico. Ha ottime capacità, il sensore di impronte digitali senza un tasto Home fisico, l'Alert Slider per gestire velocemente il profilo delle notifiche. Anche la fotocamera non è male, seppure con qualche difetto. OxygenOS non era ancora maturo nella versione testata ma ci sono stati aggiornamenti che lo hanno migliorato almeno in parte.
Vale la pena di comprarlo? Si può trovare di meglio ad un prezzo molto simile..
Non è un telefono che si possa raccomandare a cuor sereno, non tanto per i suoi difetti – che sono relativamente accettabili – quanto piuttosto per il fatto che la concorrenza offre qualcosa di più a prezzi del tutto simili: ci sono prodotti come il Moto G o il G4 di LG per esempio, che forse sono un modo migliore di investire il proprio denaro.