Recensione LG G6
Con l'LG G6 l'azienda coreana è riuscita a raggiungere il suo obiettivo di realizzare uno smartphone di fascia alta ben bilanciato e capace di offrire un'esperienza d'uso solida.
CONTRO: materiale delicato, meglio abbinarlo a una custodia; i bordi arrotondati del display non corrispondono a quelli della cornice; storage limitato a 32 GB su molti mercati; ricarica wireless solo negli USA
VERDETTO: Dopo diversi anni LG è tornata, col nuovo G6, a realizzare uno smartphone ben bilanciato, in grado di offrire una buona esperienza d'uso a tutto tondo.
Negli ultimi anni LG ha sempre tentato di dotare i suoi smartphone di qualche soluzione in grado di attrarre l'attenzione. Ma se alcune cose nel tempo si sono affermate come standard, come i display ad alta definizione, la doppia fotocamera, lo stabilizzatore ottico d'immagine o l'autofocus laser, molte altre sono cadute nel dimenticatoio essendo più sterili esercizi di stile che soluzioni realmente utili.
Forse il nuovo formato 18:9 del nuovo LG G6 rientra in quest'ultima categoria o forse no, ma la sensazione dopo alcuni giorni d'uso è che pur mancando di alcune funzioni dei prossimi top gamma e non offrendo molto di più dal punto di vista della piattaforma hardware rispetto al V20, sia finalmente un prodotto molto più solido e concreto.
Hardware
A un primo sguardo l'LG G6 sembra almeno in parte familiare. Per essere un 5.7 pollici è più compatto di quanto ci si possa aspettare. Lo schermo è più esteso rispetto al passato, e le cornici superiore e inferiore sono ridotte. Esteticamente, nonostante la cover in vetro, non somiglia alla famiglia dei Samsung Galaxy e propone un design sottile, esaltato anche dall'inserto metallico che corre lungo l'intero perimetro.
La scelta è stata dettata anche dalla volontà di evitare la classica soluzione col vetro 2.5D frontale che rappresenta una debolezza strutturale in caso di cadute accidentali. Il vetro sul retro è comunque curvo ma è rivestito nel più recente e resistente Gorilla Glass 5, mentre lo schermo è protetto da Gorilla Glass 3.
La batteria ora non è più estraibile, ma sigillata nella scocca. Lo smartphone sembra anche più solido in mano, anche se ovviamente non stiamo parlando di un dispositivo contraddisitinto da una particolare cerificazione contro gli urti. La cintura metallica lungo i fianchi inoltre concorre nell'offrire una buona ergonomia con una presa solida. Lo smartphone non è extra sottile come i modelli più recenti concorrenti (lo spessore è di 7.9 mm), ma in realtà anche questo concorre alla sensazione di solidità e affidabilità dello smartphone.
Benché però il G6 sembri ottimamente realizzato con materiali di pregio è bene ricordare che, come tutti i dispositivi con cover ricoperta in vetro, è destinato inevitabilmente ad accumulare graffi. In compenso il G6 è impermeabile secondo lo standard IP68.
La piattaforma hardware offre caratteristiche da top gamma di inizi 2017, con SoC Qualcomm Snapdragon 821 e 4 GB di RAM. Purtroppo in Europa è prevista solo la versione con 32 GB di memoria interna, anche se è fortunatamente espandibile tramite schede microSD con capienza massima fino a 2 TB.
Sistema operativo | Android 7.0 Nougat |
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Display | 5.7 pollici LCD 2880 x1440 pixel Gorilla Glass 3 Dolby Vision, HDR 10 |
SoC | Qualcomm Snapdragon 821 (MSM8996) |
Storage | 32 GB (U.S., Europe) 64 GB (Asia, Korea, Hong Kong, India, CiS) |
Espandibilità | microSD fino a 2 TB |
RAM | 4 GB |
Fotocamera posteriore principale | 13MP (IMX258), 1.12µm pixel, f/1.8, OIS AF a rilevazione di fase, 73° |
Fotocamera posteriore grandangolare | 13MP (IMX258), 1.12µm pixel, f/2.4 fuoco fisso, 125° |
Fotocamera frontale | 5MP, f/2.2, 100° |
Connettività | Wi-Fi 802.11ac, Bluetooth 4.2 LE, NFC USB-C 3.1 |
Audio | 32-bit Hi-Fi Quad DAC (Asia only) |
Battery | 3300mAh non removibile |
Ricarica | USB-C Quick Charge 3.0 Qi wireless (U.S.) |
Impermeabilità | IP68 |
Sicurezza | Sensore per le impronte digitali |
Dimensioni | 148.9 x 71.9 x 7.9 mm |
Colori | Nero, bianco, platino |
Alcune delle altre principali caratteristiche dell'LG G6 non saranno purtroppo disponibili ovunque. Il Quad DAC - versione aggiornata della precedente versione utilizzata nel V20 - sarà ad esempio disponibile solo in Corea in alcuni altri paesi asiatici. Allo stesso modo la ricarica wireless sarà utilizzata soltanto sul mercato USA. Anche la versione da 64 GB arriverà solo in alcune nazioni dell'Asia e dell'Europa dell'est. Questo significa tra l'altro che non ci sarà un solo G6 che abbia tutte queste caratteristiche contemporaneamente.
Lo schermo è sempre una delle parti più importanti di uno smartphone e questo è vero in particolare per il G6 che ha un nuovo schermo 18:9. Si tratta di un pannello da 5.7 pollici di tipo IPS con risoluzione di 2880 x 1440 pixel, in pratica un normale QHD ma con circa 300 pixel in più nella parte superiore. LG afferma che il pannello può raggiungere una luminosità di 600 nit in modo da essere chiaramente leggibile anche all'aperto, cosa che possiamo confermare dopo alcuni giorni di utilizzo. Il display inoltre supporta anche Dolby Vision e HDR 10 e sarà quindi già pronto per i nuovi contenuti che arriveranno prossimamente sulle piattaforme mobili come ad esempio Netflix.
Nella media l'altoparlante. Il volume è ragionevolmente elevato, ma privo della limpidezza e dei bassi di alcuni competitor.
Sul G6 torna anche la doppia fotocamera posteriore con sensore da 13 Mpixel abbinato a un obiettivo con angolo di 71° e un grandangolo da 125°, quest'ultimo a fuoco fisso. L'obiettivo principale inoltre ha un'apertura f/1.8 e stabilizzatore ottico, assente sull'altro obiettivo, con apertura f/2.4.
Software
Il software non è molto cambiato rispetto all'LG V20. Certo, ora c'è Android 7.0 Nougat, ma per il resto troviamo lo stesso schema colore, le icone quadrate con gli angoli smussati e l'app drawer, sempre assente. LG non è ripartita da zero con la propria interfaccia ma ha cercato di renderla ancora più pulita rispetto alla versione precedente, lavorando sulla sua evoluzione.
Il nuovo rapporto 18:9 dello schermo ha inoltre aiutato LG a diminuire la densità delle informazioni, distribuendole su uno spazio maggiore e a introdurre alcune funzioni interessanti. La maggior parte delle app ad esempio come Musica, Contatti e Calendario, è ora divisa in due sezioni di forma quadrata con complessi effetti visivi nella parte superiore e informazioni utili in quella inferiore. Ovviamente inoltre uno schermo con una maggior altezza è anche perfetto per la visualizzazione multi-finestra, consentendo di vedere più contenuti per ciascuna. Purtroppo non tutte le app di terze parti si avvantaggiano delle nuove proporzioni dello schermo LG.
Nuovamente presente anche la funzione KnockOn (doppio tap per accendere il display) ora più utile che mai visto che il tasto di accensione e il sensore per le impronte digitali sono sul retro. Tuttavia chi sperava che LG imitasse Google introducendo la scorciatoia con swipe verso il basso sul sensore di impronte per accedere velocemente alle notifiche resterà deluso, perché la gesture è assente, anche se sarebbe stata comoda in un dispositivo di queste dimensioni, in cui la parte alta dello schermo potrebbe risultare difficile da raggiungere con una sola mano.
LG G6 ha anche l'onore di essere il primo smartphone Android based non prodotto da Google ad essere equipaggiato con Google Assistant, lo stesso assistente digitale visto sui nuovi Pixel. Assistant è molto utile ma non sembra essere la killer app promessa da Google, sebbene stia migliorando molto dall'esordio.
Fotocamere
Le scelte fatte da LG per quanto riguarda la fotocamera posteriore del G6 sono destinate a far discutere, a un primo impatto infatti potrebbe sembrare un downgrade nei confronti del predecessore.
Mentre infatti il G5 aveva una fotocamera principale da 16 Mpixel affiancata da un grandangolo da 8 Mpixel, il G6 ha due fotocamere da 13 Mpixel ciascuna, la prima abbinata a un obiettivo grandangolare con angolo di 125° e apertura f/2.4 e l'altra con obiettivo f/1.8 con un più tradizionale angolo di 71°, dotato anche di stabilizzatore ottico. I sensori scelti inoltre sono quelli classici con pixel da 1.12 micron che solitamente non si comportano bene in condizioni di scarsa luminosità.
Sulla carta la fotocamera del G6 non sembra niente di speciale, ma grazie alla lente molto luminosa, allo stabilizzatore ottico e al gran lavoro di messa a punto software svolto da LG fa meglio di quella del Galaxy S7, misurandosi ad armi pari con quella del Google Pixel per quanto riguarda le foto serali. Nonostante il grandangolo da 8 Mpixel possa risultare rumoroso in assenza di una buona fonte di luce è comunque molto più valido rispetto alle soluzioni presenti su V20 e G5. Si tratta di un'ottima soluzione, in grado di catturare i dettagli più fini e dotata di un ampio dynamic range e di colori saturi ma sempre credibili.
Essendo cambiata anche la lunghezza focale, rispetto al G5 è necessaria una maggiore distanza dall'oggetto per riprendere la stessa immagine o, vista diversamente, la scena catturata sarà più "stretta". Dipende dal vostro modello d'uso, per alcuni sarà meglio, per altri peggio, ma i dettagli e la qualità non sono in discussione.
Sul frontale troviamo invece una fotocamera da 5 Mpixel con angolo di 100°, in grado di passare da un'inquadratura più stretta a una più ampia in cui includere anche gli amici. Ovviamente le prestazioni in ambienti poco illuminati, come potete immaginare, non sono eclatanti, ma più che sufficienti per condividere i propri scatti sui social e ovviamente migliorano sensibilmente con una maggior quantità di luce.
Per quanto riguarda i video, la fotocamera posteriore si comporta ottimamente, soprattutto grazie alla resa dell'obiettivo e dello stabilizzatore. Nell'insieme i risultati ottenibili con Google Pixel sembrano ancora migliori, ma la differenza è minima.
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Per quanto riguarda il software, LG ha aumentato le funzioni dell'app in modo da sfruttare il nuovo rapporto 18:9 dello schermo.
Autonomia
L'abbandono della modularità e della batteria estraibile dovrebbe aver consentito ad LG di integrarne nel G6 una un po' più grande e infatti troviamo un modello da 3300 mAh che si può caricare velocemente grazie alla tecnologia Qualcomm Quick Charge 3.0. 3300 mAh non sono tantissimi per uno smartphone da 5.7 pollici, ma questo non impedisce al G6 di ottenere comunque buoni risultati. Passando di frequente da 4G a Wi-Fi e scattando molte foto al giorno ho riscontrato un'autonomia di circa 14 ore, dalle 8 di mattina alle 22:00. Scattare molte foto e catturare video può consumare comunque molta batteria e in alcuni giorni infatti mi è capitato di ritrovarmi col 15% di carica residua alla fine della giornata lavorativa.
Conclusioni
Rispetto agli ultimi anni LG si è focalizzata sulla realizzazione di uno smartphone solido e ben bilanciato, anziché creare qualcosa di "differente". L'esperienza d'uso offerta dunque è di alto livello a 360 gradi, con un design riuscito, schermo di grande qualità, prestazioni elevante e una buona autonomia, a cui va ad aggiungersi una fotocamera in grado di offrire ottime prestazioni, soprattutto con scarsa luminosità. Lo smartphone non eccelle in qualche area in particolare ma è uno smartphone affidabile in ogni situazione.