Introduzione
Dopo anni in cui la politica Apple è stata incentrata su pochi, anzi pochissimi prodotti, ora l'azienda californiana sta diversificando l'offerta e dopo due iPhone e due iPad, arriva l'iPad Pro. Oltre a un'analisi tecnica del prodotto, in questa recensione vogliamo capire meglio cosa significa quel "pro" alla fine del nome.
Professionale può avere molti significati, identificare specifiche professioni, come Apple ha mostrato in alcuni suoi messaggi. iPad Pro può essere uno strumento per i medici, per gli architetti, per gli artisti, ma quello che la maggior parte di noi si chiede è: posso usare l'iPad Pro al posto del notebook?
Per rispondere a questa domanda ci siamo obbligati a fare a meno del computer portatile per alcuni giorni, e usare l'iPad Pro abbinato a una tastiera Logitech Create. Ovviamente le professioni cambiano, così come il software e le necessità. Possiamo già dare per scontato che, in mancanza di applicazioni specifiche, è ovvio che non tutte le attività si potranno fare con il tablet, ma entreremo più nel dettaglio più avanti.
Estetica
Esteticamente ha poche differenze rispetto agli altri iPad. Nella parte anteriore c'è il solito tasto home che è anche il lettore d'impronte digitali Touch ID, pulsanti di accensione, bilanciere del volume, carrellino per la scheda Nano SIM e il connettore Lightning sono dislocati sui vari bordi, mentre dietro c'è unicamente la fotocamera posteriore, sprovvista di flash LED.
Una novità è la presenza di un connettore ausiliario, tre piccoli contatti sul bordo sinistro, che permettono di collegare degli accessori, che in questo momento significa unicamente la tastiera. Sia per il modello Apple, sia per quello Logitech, i tre contatti non solo permettono di attivare e usare la tastiera, ma gestiscono anche l'alimentazione. Infatti le tastiere non integrano una batteria e non devono essere ricaricate, ma prendono l'energia necessaria direttamente dall'iPad. Un'ottima scelta in una quotidianità fatta di batterie da ricaricare.