Specifiche Hardware
Categoria | Dettagli |
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OS | Android 4.4.2 KitKat EMUI 3.0 |
Chipset | Hisilicon Kirin 925 octa-core (quad-core 1.8 GHz Cortex-A15 & quad-core 1.3 GHz Cortex-A7) |
RAM | 2GB |
Dimensioni schermo | 6-inches |
Risoluzione schermo | 1920 x 1080, 368ppi |
Fotocamere | 13MP AF BSI F2.0, with Flash 5MP Front |
Storage | 16GB |
Storage aggiuntivo | microSD |
Radio | LTE B1/B3/B7/B8/B20 / HSPA+ / GSM |
Connettività | Wifi, GPS, Bluetooth 4.0, NFC |
Dimensioni | 157 x 81 x 7.9 mm |
Peso | 185g |
Batteria | 4100mAh |
Software
Fino a qualche tempo fa il software Huawei era la parte peggiore di questi dispositivi, ma Emotion UI – o EMUI – si è evoluta in meglio e oggi non è affatto un problema. Oggi EMUI e alla versione 3.0.
La base di partenza è Android 4.4.2 KitKat, ma l'aggiornamento a Lollipop dovrebbe essere ormai imminente (se non è già uscito, scriviamo il 19/3/2015). Le modifiche fatte da Huawei con EMUI 3.0 sono leggere ma molto visibili, almeno per chi conosce l'interfaccia di Android.
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In effetti non c'è nulla di visibile che faccia pensare a KitKat, e questa non è necessariamente una cosa negativa. È solo molto diverso da ciò che siamo abituati a vedere con i prodotti Samsung, HTC o di altri marchi. Huawei ha investito molto per sviluppare questo software, questo è evidente, anche se ovviamente non può piacere a tutti.
I lettori più attenti avranno notato che i pulsanti Back, Home e Menu sono ispirati a Lollipop. Un dirigente Huawei ci ha spiegato che questa decisione è stata presa "guardando al futuro". Forse è un tentativo per evitare che i consumatori si sentano confusi.
Come con le precedenti versioni, EMUI 3.0 non ha il drawer per le applicazioni, una scelta che rende Android più simile a iOS. Se vi piace avere una sola schermata principale e tenere tutte le app lontane dalla vista dovrete sforzarvi un po', ma a parte quello è una scelta inoffensiva.
C'è poi una bella scelta di temi da scaricare per personalizzare EMUI, realizzati dagli stessi utenti Huawei e scelti dall'azienda tramite un concorso. Alcuni sono piuttosto belli, e la critica che possiamo muovere riguarda il modo in cui questi temi modificano le icone – inoltre non c'è modo di tornare indietro allo stile Android predefinito.
Un'altra area che Huawei ha personalizzato Android è l'area delle notifiche, che in EMUI integra anche il menu delle impostazioni veloci (Quick Settings) – una cosa che Google ha iniziato a introdurre nella versione stock con Android 5.0 Lollipop. Rispetto a quello che troviamo sull'Ascend P7, inoltre, l'area delle notifiche risulta più ordinata e facile da usare. Qui possiamo inserire anche un widget, ad esempio per controllare la riproduzione musicale.
Concettualmente la EMUI si fonda su spazi, linee e punti, il che risulta anche abbastanza evidente dalle applicazioni preinstallate e la loro organizzazione. Si nota la ricerca di un minimalismo che non rinunci alla funzionalità. Nell'applicazione galleria, per esempio, strisciando verso il basso si avvia la fotocamera; nell'applicazione Orologio invece possiamo scorrere le schede per gestire fuso orario, allarmi, cronometro e timer. In queste e altre applicazioni Huawei la combinazione di cerchi e linee è prevalente. Il design è semplice ma ben riuscito, sicuramente un bel passo avanti rispetto a quanto avevamo visto con l'Ascend P7.
Huawei invece deve ancora migliorare le prestazioni. Questo Ascende Mate 7 ha potenza da vendere se si guarda all'hardware, ma le prestazioni non lo riflettono. Qualche lag ogni tanto si vede infatti, e tra gli esempi migliori a riguardo possiamo citare proprio l'applicazione Meteo predefinita. Quasi ogni volta che l'abbiamo aperta è rimasta "congelata" per parecchio tempo mentre caricava i dati, inducendoci a credere che ci fosse qualche problema più grave.
Le stesse incertezze ci sono nell'aprire il pannello delle notifiche o anche usando altre applicazioni, ma per quelle create da altri non possiamo certo dare la colpa a Huawei. Quello che ci preme rilevare comunque è che questo problema risulta molto meno grave rispetto all'Ascend P7, quindi crediamo che Huawei si stia muovendo nella giusta direzione.
Sin da subito, comunque, impostando la funzione di risparmio energetico – anch'essa di Huawei – su "Normal" tutto scorre più fluido, ma probabilmente la batteria durerà un po' meno.
Huawei EMUI 3.0: altri aspetti degni di nota
Il software di Huawei ci propone spesso di chiudere le applicazioni che stanno consumando la batteria, in un modo piuttosto aggressivo. Una scelta che ci lascia perplessi, perché non aiuta più di tanto gli utenti esperti e potrebbe confondere quelli meno smaliziati. Questo accade se è attivato il profilo "Smart" nella gestione energetica.
Crediamo che uno smartphone Android non dovrebbe mai suggerire di chiudere la sincronia di Google o i servizi Google Play. I nostri lettori sanno che è una pessima idea, ma che dire delle persone che non sanno di cosa si tratta? Qualcuno potrebbe fidarsi dell'avviso e fare un danno. Questo è forse il difetto peggiore dell'Ascend Mate 7.
L'Ascend Mate 7 propone anche un proprio sistema per gestire le notifiche. La prima volta che usiamo un'app possiamo decidere se autorizzarla oppure no, e se neghiamo il permesso non vedremo più le notifiche di quest'app – a meno di intervenire manualmente per cambiare di nuovo l'autorizzazione.
Impostare le applicazioni di default richiede un intervento manuale, per quanto abbiamo potuto vedere. Per esempio quando si installa Nova Launcher manca il classico messaggio per decidere se e come usarlo; bisogna entrare nelle impostazioni e dire al telefono che vogliamo quest'app quando si preme il tasto home. Anche in questo caso siamo di fronte a una modifica radicale rispetto ad Android, che può senz'altro confondere.
Sul Mate 7 troviamo qualche altro piccolo "ritocco" che l'azienda ha inserito per andare incontro ai meno esperti. Ritroviamo per esempio l'Home Page semplificata, che si compone di icone molto grandi d'immediata comprensione, senza widget. C'è anche la funzione di risparmio energetica che abbiamo descritto nella recensione dello Huawei Honor 3C, e che permette di scegliere fra tre diversi profili energetici.
L'applicazione Phone Manager è pensata invece per ottimizzare il telefono, e include funzioni per bloccare lo spam, cancellare i file indesiderati, liberare la cache e altre cose. Anch'essa sarà aggiornata in futuro, almeno nell'aspetto. Purtroppo usandola con leggerezza si rischia di chiudere processi che dovrebbero restare attivi, è crediamo che su questo aspetto Huawei debba impegnarsi per ridurre i rischi.
Dal lockscreen possiamo anche avviare un drawer che si apre da sotto scorrendo il dito: mostra il clima e scorciatoie per Calendario, Calcolatrice, Torcia e Specchio (fotocamera frontale). È una cosa simile al Centro di Controllo che troviamo in iOS 8 ma con meno funzioni e opzioni.
Il software dell'Ascend Mate 7 rappresenta un bel passo avanti per Huawei, ma come sempre con Android possiamo apportare le modifiche che vogliamo. Per esempio possiamo sostituire il launcher se non ci piace quello predefinito o se qualcosa non funziona. C'è ancora qualche problemino di prestazioni, comunque, e crediamo che Huawei debba rivedere profondamente le notifiche della gestione energetica. Non si può suggerire agli utenti di chiudere servizi in background essenziali.
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