Honor 10 arriva sul mercato con a bordo Android 8.1 Oreo, l'ultimissima versione del robottino verde disponibile, installata su appena lo 0,5% dei dispositivi. In questo caso, la creatura di Google è personalizzata con l'interfaccia grafica proprietaria EMUI 8.1, che abbiamo già visto in azione su altri altri smartphone. Tantissime le possibilità di personalizzazione, che aiutano a migliorare l'esperienza utente.
Considerando il supporto Dual-SIM, ho trovato particolarmente utile la funzionalità "app gemella", che consente di creare due istanze di applicazioni come Facebook e WhatsApp. Centinaia i temi applicabili ad Honor 10, che ne modificano più o meno l'aspetto grafico del software. Ben realizzati i servizi di sistema, tra cui spiccano per qualità il lettore musicale, quello video e il gestore file. Non manca la possibilità di "nascondere" il notch via software.
Menzione a parte merita lo sblocco facciale 3D. Pur non potendo contare su un hardware dedicato come avviene per il Face ID di iPhone X, l'ho trovato funzionale e ben realizzato. Riesce a riconoscere la faccia del proprietario in buona parte delle condizioni, con qualche inevitabile incertezza in condizioni di scarsa luminosità. Certo, considerando l'ottima implementazione del sensore biometrico (sempre veloce), probabilmente vi ritroverete a utilizzare poco questa funzionalità.
Leggi anche: Recensione Huawei P20
Fotocamera
Sulla parte posteriore è stata integrata una dual-camera, con sensore principale da 16 MP RGB abbinato a uno secondario da 24 MP monocromatico, entrambi con obiettivi f/1.8. In quest'ambito interviene in maniera importante l'intelligenza artificiale, grazie alla NPU (Neural Processing Unit) integrata nel SoC Kirin 970.
Concretamente, la dual-camera di Honor 10 è in grado di riconoscere fino a 500 scenari in 22 categorie diverse in tempo reale, adattando automaticamente lo scatto al fine di ottenere il miglior risultato possibile. In alcune situazioni l'obiettivo è perfettamente raggiunto, in altre l'intelligenza artificiale tende a saturare i colori, soprattutto in notturna.
| |
| |
| |
Si tratta di una peculiarità che potrebbe incontrare o meno i gusti degli utenti, vista la resa finale che esalta alcuni colori. In ogni caso, Honor 10 riesce a restituire dei buoni scatti in tutte le condizioni, con un ottimo livello di dettaglio. La fotocamera anteriore può contare sulle funzionalità software della EMUI che abbiamo ormai imparato a conoscere, come la modalità ritratto (che non mi ha entusiasmato).
In generale, un comparto fotografico di buon livello. I video vengono girati fino alla risoluzione 4K, a 30 FPS, non manca la possibilità di registrare filmati in slow-motion e in time-laps. Come già ci ha abituati l'azienda cinese, un'ottima implementazione da un punto di vista software.
Conclusioni
Honor 10 convince nell'utilizzo quotidiano, senza mostrare criticità macroscopiche. La scelta di partire dal progetto tecnico del P20 si è rivelata evidentemente vincente, e lo smartphone appare equilibrato in tutti gli ambiti. Come detto in apertura però, il vero punto di forza è rappresentato dal rapporto qualità/prezzo.
Per acquistare Honor 10 infatti sono necessari 399 euro per la versione da 4 GB di RAM e 64 GB di storage, che diventano 449 euro per quella da 4/128 GB (oggetto della nostra recensione, in entrambi i casi la memoria non è espandibile). Cifre oggettivamente contenute considerando quanto offerto, che consentono a questo smartphone di candidarsi come best-buy nel segmento di mercato in cui è stato posizionato.
Honor 9 Lite è uno smartphone caratterizzato da un ottimo rapporto qualità/prezzo. Dotato di ben quattro fotocamere e 3 Gb di RAM, è disponibile all'acquisto attraverso Amazon a meno di 200 euro.