Garmin Vivoactive
Il Garmin Vivoactive è un dispositivo a metà fra lo smartwatch e il fitness tracker, grazie al rilevamento delle attività fisiche, al GPS integrato e alla possibilità di gestire le notifiche dello smartphone.
CONTRO: Luminosità bassa del display; non integra il sensore per il rilevamento del battito cardiaco.
VERDETTO: Il Garmin Vivoactive GPS Smartwatch rileva i vostri esercizi quotidiani e le vostre sessioni di allenamento, mantenendo le notifiche smartphone sempre a portata di polso.
Introduzione
Il Garmin Vivoactive ha più caratteristiche in comune con gli smartwatch che con i fitness tracker. È in grado di rilevare i soliti dati come i passi compiuti, le calorie e le fasi di sonno, oltre ai dati GPS come la velocità e la distanza della corsa. Il Vivoactive offre la possibilità di tenere sotto controllo tutte le notifiche del vostro smartphone grazie al touchscreen a colori, permettendovi di sapere sempre a che ora è il vostro prossimo appuntamento, chi vi ha menzionato su Twitter e che amico vi ha appena scritto un messaggio di testo. Ho trascorso diversi giorni con il Vivoactive per testare la qualità di queste funzioni, e ho capito di avere a che fare con il mio prossimo smartwatch da indossare tutti i giorni.
Giorno uno
Il Garmin Vivoactive è il dispositivo più vicino agli smartwatch mai prodotto dall'azienda. Dopo averlo indossato per la prima volta ho fatto fatica ad accorgermi di averlo sul polso – pesa solamente 38 grammi e il suo cinturino in silicone è molto comodo. La parte frontale, grande 0,32 pollici, è sorprendentemente sottile, e ospita uno schermo a colori da 205 x 148 pixel che dà il meglio di sé quando osservato in ambienti luminosi. Il suo design squadrato non fa gridare al miracolo e non dà la sensazione di avere a che fare con un dispositivo ultra-tecnologico, come si avverte con il Samsung Galaxy Gear 2 o il Microsoft Band.
Gli agganci ai due lati del dispositivo ruotano di quasi 180 gradi e rendono il Vivoactive molto flessibile e facile da indossare. Per fare un paragone, Garmin riesce a far sembrare scomodo il Fitbit Surge, visto che la parte centrale di quest'ultimo è collegata al cinturino in modo molto più rigido.
Impostare il Garmin Vivoactive è stato semplice: dopo aver verificato che il mio iPhone 6 fosse collegato al Vivoactive tramite Bluetooth, ho aperto l'applicazione e selezionato il Vivoactive dalla pagina dei dispositivi. In una manciata di secondi si è collegato come dispositivo principale. (Il Vivoactive funziona anche con Android.)
Ancora prima di aver finito il setup il Vivoactive ha "preso vita" sul mio polso. A differenza del Fitbit Surge, il Vivoactive vibra per inoltrare una notifica – non solo per chiamate e messaggi di testo – al vostro polso. Sfortunatamente non potete scegliere quali notifiche ricevere; o tutte o nessuna.
Il Vivoactive vibra con ogni notifica e un messaggio di avviso appare sullo schermo. La maggior parte delle volte lo smartwatch elenca l'app che ha mandato la notifica (SMS, Facebook, Twitter, ecc.) e visualizza alcune righe di testo del messaggio ricevuto. Da qui basta toccare il display e leggere il messaggio completo. A differenza del Microsoft Band, che offre una mini tastiera QWERTY, il Vivoactive non vi permette di rispondere alle notifiche di chiamate o di messaggi di testo.
Quando mi sono allontanata dalla portata del mio smartphone il Vivoactive ha vibrato leggermente una volta per avvisarmi della disconnessione.
Nonostante la schermata di default del Vivoactive – un orologio digitale con data e un secondo indicatore sul lato inferiore dello schermo - sia abbastanza piacevole, ho gradito la possibilità di personalizzarla a mio piacimento. All'interno della Garmin Connect app si trova il Garmin Connect IQ store, che mi ha permesso d'installare una delle 82 personalizzazioni disponibili. C'è anche una selezione di widget, incluso un grafico a barre per il rilevamento dei passi, un timer, un indicatore di alba e tramonto e persino un gioco di Tris.
Ho tenuto il Vivoactive sul polso anche quando sono andata a letto la prima notte di test, in modo da valutare il rilevamento delle fasi di sonno. Per prima cosa mi sono preoccupata dalle dimensioni e della rigidità dell'orologio, e ho pensato che sarebbe stato scomodo dormire indossandolo, ma in realtà mi sono riposata pacificamente tutta la notte.
Sfortunatamente continuerete a ricevere le notifiche dello smartphone anche durante la notte, a meno che non deciderete di attivare la modalità "Non disturbare" del vostro telefono. L'ho scoperto sulla mia pelle, dopo essermi svegliata per due messaggi di testo del mio fidanzato.
Giorno due
Il Garmin Vivoactive mi ha svegliato presto alle 6 di mattina con una vibrazione sul polso. Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla potenza della sveglia; è uno dei pochi dispositivi wearable in grado di svegliarmi senza problemi. È anche il più facile da disattivare – basta un tocco sullo schermo per renderlo silenzioso.
Avanti veloce fino al mio allenamento mattutino. Ho apprezzato la facilità con cui si può impostare il Vivoactive e dimenticarselo al polso. A differenza del Fitbit Surge, non c'è un'opzione per la cyclette ellittica. Tuttavia, l'ho impostato sulla corsa indoor e il Vivoactive ha fatto un discreto lavoro nel rilevare i dati del mio allenamento. Dopo 2,4 km ha registrato uno scarto di circa 300 metri rispetto alla distanza misurata dalla macchina.
Grazie alla resistenza all'acqua fino a 5 atmosfere il Vivoactive può essere usato anche per rilevare i movimenti durante il nuoto. Tuttavia, visto che ho indossato il dispositivo per circa 24 ore di fila, ho deciso di non farmi la doccia con il Vivoactive. Dopo averlo rimosso ho notato che il cinturino bianco e la cassa hanno attirato un po' di polvere. Fortunatamente si può lavare senza problemi, e si possono anche comprare cinturini colorati o in pelle, in modo da rispecchiare i propri gusti.
Quando è arrivata l'ora di andare al lavoro avevo già totalizzato più di 9000 passi nella mia giornata. Garmin rende facile vedere i dati più importanti con uno swipe attraverso le schermate del display. Dalla schermata di default, uno swipe a sinistra permette di osservare le notifiche, il calendario, i controlli Virb (l'action cam di Garmin, venduta separatamente), i controlli musicali, il meteo e il conteggio dei passi.
Potete toccare ognuna di queste pagine per vedere statistiche più complete, come una lista completa delle notifiche smartphone più recenti al posto delle ultime tre. A differenza dei dispositivi Android Wear, con notifiche che si cancellano con uno swipe, il Vivoactive ne mantiene in memoria circa una ventina.
Come da prassi per molte persone, i miei movimenti si sono significativamente ridotti una volta entrata in ufficio. Confinata sulla mia scrivania per la maggior parte della giornata, ho ricevuto un messaggio dal Vivoactive ogni mezz'ora per ricordarmi di fare un po' di movimento, con una bella scritta lampeggiante sullo schermo e un po' di vibrazione.
Giorno tre
Il giorno successivo ho fatto qualcosa d'insolito per la mia routine quotidiana: sono andata a fare una passeggiata a metà giornata. Mentre ero all'esterno ho attivato il GPS sul Vivoactive. Ci sono voluti circa 2 minuti per trovare il segnale fra i grattacieli del quartiere Flatiron di Manhattan, un valore sceso fino a circa 5 secondi mentre ero all'aperto in union Square. Mi sarebbe piaciuto un sensore integrato per il rilevamento del battito cardiaco, come con il Fitbit Surge, ma il Vivoactive è compatibile con i dispositivi ANT+, come le fasce da petto prodotte dalla stessa Garmin.
Il Vivoactive ha tracciato con precisione il percorso della mia passeggiata di 1,5 km, e non appena ho aperto Garmin Connect il dispositivo ha sincronizzato la mia attività con l'applicazione. In Garmin Connect ho visto tutti i miei dati in varie schede. Potete osservare i dati dei vostri passi giornalieri, e scorrendo verso il basso troverete le vostre calorie (potete collegare l'app MyFitnessPal per monitorare il cibo mangiato quotidianamente, le fasi di sonno, il peso, i badge, le attività, i segmenti, i record personali, i percorsi di allenamento e le sessioni di esercizi. Queste schede sono tutte disponibili di default, ma potete toccare l'opzione modifica nell'angolo superiore destro dello schermo per scegliere quali schede nascondere.
Mi è piaciuto il livello di dettaglio offerto dalle schede informative di Garmin Connect. Toccando la scheda dei passi ho visto un grafico a barre della giornata, con un'analisi sui momenti in cui ho fatto più movimento. Potete scorrere sul conteggio dei passi giornalieri, o passare alla modalità settimanale, mensile e annuale per dare un'occhiata all'andamento delle proprie attività fisiche.
La scheda più interessante è quella legata alle attività, che offre un'analisi di ogni sessione d'allenamento rilevata. Qui troverete le mappe GPS dei vostri allenamenti, insieme a un resoconto completo dei dati, con informazioni sui giri, sulla velocità di corsa e grafici che misurano l'elevazione. Nonostante mi sarebbe piaciuto un design un po' più attraente e colorato, come con le app di Jawbone o Fitbit, Garmin Connect riesce a organizzare bene i vostri dati e li rende facili da digerire.
Dopo essere ritornata dalla mia passeggiata mi sono accorta di aver sfruttato intensamente il Vivoactive, e non sapevo quanta autonomia era rimasta. Garmin promette tre settimane di uso regolare, e 10 ore in modalità GPS.
Sfortunatamente è difficile scoprire l'autonomia residua sul dispositivo, visto che questo dato è nascosto. Bisogna premere il pulsante sul lato destro, andare nelle impostazioni di sistema e toccare l'icona per vedere una barra in cima allo schermo con l'indicatore della batteria. Dopo tre giorni d'uso con circa mezzora in modalità GPS il mio Vivoactive aveva ancora l'85% di carica disponibile. Molto meglio rispetto all'autonomia di una settimana del Fitbit Surge o dei due giorni ottenuti col Microsoft Band. Tuttavia, entrambi questi dispositivi hanno il sensore per il rilevamento del battito cardiaco, che contribuisce a consumare più energia.
Conclusioni
Garmin ha deciso di entrare nel mondo degli smartwatch con il Vivoactive. Il suo touchscreen a colori sempre attivo e il suo design attraente lo rendono un buon dispositivo da usare tutti i giorni, e le sue notifiche mi hanno permesso di rimanere in contatto col mondo esterno anche con lo smartphone in borsa, o in tasca. Inoltre, non bisogna dimenticare il sensore GPS e le consuete funzioni legate al fitness e al rilevamento delle fasi di sonno.
Nonostante si possa avere la maggior parte delle stesse funzioni "smart", così come un sensore per il battito cardiaco, con il Fitbit Surge, con dispositivi simili non avrete le stesse possibilità di personalizzazione e la comodità del Vivoactive. Complessivamente, il Garmin Vivoactive è un fitness tracker valido e attraente, e offre alcune fra le migliori funzioni offerte dagli smartwatch, pur restando un dispositivo orientato al fitness.