Piattaforma hardware e prestazioni
Iniziamo subito dal cuore dello smartphone, un SoC Exynos 7420, octa-core composto da quattro core Cortex-A57 e quattro Cortex-A53, in configurazione big.LITTLE, ottimizzato per gestire sia carichi pesanti che operazioni meno impegnative con un basso consumo energetico. Praticamente la stessa configurazione adottata da Qualcomm per lo Snapdragon 810, con la differenza che il chip Samsung è realizzato con processo produttivo FinFET a 14 nm, mentre il modello Snapdragon è prodotto a 20 nm. Piccolo dettaglio che fa una grande differenza, soprattutto dopo aver visto all’opera gli smartphone basati su chip Qualcomm.
Ormai non è un segreto che lo Snapdragon produce molto calore durante il funzionamento, al punto tale che gli smartphone che lo usano non sono in grado, praticamente mai, di raggiungere le massime prestazioni. Per tenere sotto controllo la temperatura - del chip, ma soprattutto dello smartphone -, sotto elevato carico intervengono quasi subito sistemi di salvaguardia che "tagliano" la frequenza massima dei core Cortex-A57 e fanno saltare cicli di clock al processore, così da scaldare meno. In questa situazione a risentirne sono le prestazioni massime. Nonostante non sia un problema in termini di ergonomia, fluidità e velocità dello smartphone in condizioni d’uso normale, ma anche con i videogiochi, le prestazioni sono limitate. Praticamente è come essere alla guida di una Ferrari con un motore da 500 cavalli, ma dotata di una centralina che taglia la potenza e mette a disposizione solo una parte di tutti quei cavalli.
Scheda tecnica | |
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Processore | Samsung Exynos 7420 octa-core |
Grafica | Mali 760 MP8 |
Memoria RAM | 3 GB |
Storage | 32 GB / 64 GB / 128 GB (non espandibile) |
Batteria | 2600 mAh |
Display | 5.1" Super AMOLED 2560x1440 |
Wi-Fi | 802.11 b/g/n/ac |
Bluetooth | 4.1 |
Fotocamera | 16 megapixel posteriore / 5 megapixel frontale |
Sistema operativo | Android 5.0.2 Lollipop |
A quanto pare Samsung ci ha visto bene, e optare per un chip prodotto a 14 nm è stata la scelta giusta. Difatti, utilizzando gli stessi test, il SoC Exynos non ha problemi ad attivare tutti i core alla massima velocità. Come risultato, ve lo dico subito, siamo di fronte al chip più veloce del momento. Meno entusiasmanti, ma sempre di alto livello, le prestazioni del sottosistema grafico, il Mali 760 MP8, che ha vita dura contro l’Adreno 430. Tuttavia, come potete vedere dai test, in alcuni casi il divario nel confronto diretto con altri smartphone è da imputare alla differente risoluzione. Nei test off-screen si nota tuttavia la superiorità dell’Adreno.
Qui di seguito vi mostro alcuni test, ma vi ricordo che i confronti completi li potete trovare in questo articolo, che sarà sempre aggiornato con tutti i SoC che proveremo in laboratorio.