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Recensione Bose Noise Canceling 700

Abbiamo recensito le nuove Noise Canceling Bose 700, ecco le nostre impressioni su queste cuffie wireless con eliminazione del rumore.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Bose è stata per anni la scelta più semplice e sicura, nonché il riferimento di mercato, per le cuffie con riduzione attiva del rumore (ANC). La supremazia del design e delle prestazioni di riduzione del rumore è stata tale da permettere all’azienda di apportare solo piccoli miglioramenti tra un modello e l’altro, anno dopo anno, e rimanere la preferita per molti appassionati e viaggiatori. Ormai non è più così, le alternative oggi - e ormai da un paio d’anni - sono molte, e Sony ha assestato duri colpi a Bose a partire dal modello MDR-1000X di fine 2016, per rinsaldare la sua posizione con le WH-1000XM3, attualmente le migliori cuffie ANC che il mercato può offrire.

Con le Noise Canceling 700, Bose abbandona il nome “QuietComfort” e inaugura una nuova serie di cuffie, che vedranno l’arrivo nei prossimi mesi di altri modelli, tra cui alcuni auricolari True Wireless. Il nuovo sistema di riduzione del rumore abbinato al nuovo design rende le Bose 700 un prodotto tutto nuovo e, secondo l’azienda, siamo davanti al più grande salto prestazionale mai fatto nel campo delle cuffie a riduzione del rumore.

Come sono fatte

Mettete a confronto le nuove Bose 700 con qualsiasi cuffia QC, e vi renderete conto che le neonate cuffie sono state progettate da zero. Tutte le QuietComfort hanno la stessa linea, migliorata anno dopo anno e resa più elegante; le NC 700 sono l’esaltazione dell’eleganza e della semplicità. Un’unica linea affusolata per l’archetto unisce i due padiglioni quasi completamente ovali, con un’unica svasatura che alleggerisce il design.

La ricerca di una design pulito e senza interruzioni ha costretto Bose a rinunciare alla possibilità di piegare gli archetti su loro stessi, caratteristica che ha accompagnato le QC degli ultimi anni. Ripiegare le cuffie permette di trasportarle in meno spazio, ma è anche vero che da sempre Bose ha venduto le proprie cuffie in custodie semirigide. Probabilmente l’azienda si è resa conto che la maggior parte delle persone preferisce portare le cuffie al collo o trasportarle nell’apposita custodia e, di conseguenza, l’unica parte mobile delle Bose 700 è rappresentata dai padiglioni che ruotano di circa 110 gradi, 90 gradi verso l’esterno e una ventina di gradi verso l’interno.

L’archetto in metallo è munito di un’imbottitura nella parte inferiore, che è un tutt’uno con l’archetto stesso. La consistenza del materiale è morbida e piacevole, e ricorda quella dei cuscini memory foam. Nella parte esterna dell’archetto c’è un inserto in gomma dura, la cui funzione non è molto chiara, e probabilmente è solo un dettaglio estetico. Se così fosse, ne avremmo anche fatto a meno, considerando che ogni grammo di peso in più rappresenta un’opportunità persa che incide sulla comodità.

L’archetto, come accennato, è un unico pezzo fisso, e per adattarsi alle differenti dimensioni delle teste sono i padiglioni a muoversi verso il basso. Il meccanismo è fluido, non ci sono scatti prefissati bensì potrete regolare la posizione dei padiglioni millimetricamente. Da una parte questo sistema vi permette di regolare la lunghezza in maniera perfetta per la vostra testa, dall’altra ogni volta dovrete “resettare” l’impostazione, poiché se vorrete inserirle nell’apposita custodia dovrete riportarle alla lunghezza minima. Il modo in cui s’inseriscono nella custodia, e l’impossibilità di ripiegarle, non lascia spazio di manovra.

La copertura dei padiglioni è molto morbida, più soft dell’archetto inferiore, ed è in finta pelle. L’interno del padiglione non è piatto: nel nostro caso non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema, cioè le nostre orecchie s’inseriscono perfettamente nello spazio disponibile e non toccano, in alcun modo, la parte interna. Crediamo che sia così per chiunque, anche per chi ha orecchie a sventola, dato che la parte posteriore del padiglione è quella più libera e che permette di “ospitare” anche orecchie che si sviluppano verso l’esterno.

Sul bordo posteriore del padiglione destro c’è il pulsante di accensione, poco più sotto quello per l’attivazione dell’assistente vocale dello smartphone, mentre nella stessa posizione, ma sul padiglione sinistro, c’è il pulsante per la regolazione del livello di riduzione del rumore.

Per regolare il volume e controllare la riproduzione dei brani, Bose ha adottato dei controlli touch, attivabili interagendo con la superficie del padiglione destro. Picchiettando si può riprodurre o bloccare la riproduzione di un brano, mantenendo il dito a metà del padiglione (sulla scritta Bose) una voce vi dirà la durata residua della batteria, mentre spostando il dito in verticale potrete regolare il volume.

Infine, nella parte inferiore del padiglione destro c’è una porta USB-C per la ricarica della batteria, assieme a un LED di stato. Nel padiglione sinistro, nella stessa zona, c’è un piccolo jack che permette il collegamento via cavo. Piccolo peccato da parte di Bose in questo caso, dato che il jack è piatto e non sagomato, quindi quando lo collegherete rimarrà una piccola fessura tra le due superfici. Sembra quasi che Bose abbia dovuto aggiungere questo jack in un secondo momento senza considerarlo nel progetto generale. Ovviamente le Bose 700 sono pensate per un uso wireless, e dovrete ricorrere al cavo solo in casi estremi.

Riduzione del rumore

Le Bose 700 sono dotate di otto microfoni in totale, sei dei quali adibiti all’ascolto dell’ambiente per la tecnologia Noise Canceling. Potrete impostare il livello di riduzione del rumore su 11 livelli, da zero a dieci. Il livello “zero” rappresenta praticamente l’isolamento passivo offerto delle cuffie, mentre il livello 10 è il massimo che potete ottenere.

Dall’applicazione “Bose Music” potrete selezionare il livello di attivazione dell’ANC, ma anche impostare tre livelli che saranno quelli tra cui potrete passare agendo sul tasto posizionato sotto il padiglione sinistro. Di fabbrica questo tasto permette di selezionare i livelli 0, 5 e 10.

Con il livello al minimo, la sensazione è che ci sia anche un’amplificazione del rumore; anziché sentire ovattato per via dell’isolamento passivo, i microfoni inseriscono nel flusso audio i rumori esterni. A mano a mano che salite di livello, i rumori diminuiscono, ma dovrete fare salti di un paio di livelli per volta per rendere la differenza sostanziale.

Abbiamo usato le Bose 700 in differenti situazioni, dall’ufficio a un viaggio aereo intercontinentale. Serve realmente la possibilità di regolare in maniera così precisa l’ANC ? Nel nostro caso siamo passati praticamente sempre alla massima riduzione del rumore. Dopotutto per desiderare delle cuffie ANC, si desidera eliminare i rumori, il più possibile. Solo in condizioni urbane, dove ad esempio state passeggiando per la strada e volete evitare di essere totalmente isolati dall’ambiente, la possibilità di regolare su differenti livelli la riduzione del rumore può tornare utile. Ma ancora una volta, crediamo che questo controllo millimetrico su 11 differenti livelli sia ben oltre il reale necessario.

In altre parole, è bello avere questo controllo, ma nella maggior parte dei casi vi troverete a usare un paio di livelli preimpostati; e quello di basi, 5 e 10, sono più che idonei per soddisfare le necessità di tutti gli utenti.

Qualità audio

La qualità audio non è probabilmente la caratteristica più importante per un paio di cuffie ANC, o forse lo era meno in passato. Ora che altri produttori offrono non solo una buona cancellazione del rumore ma anche buona qualità audio, è sempre più importante concentrarsi anche su quest’ultima.

Le Bose 700 se la cavano bene, ma non segnano nessun nuovo record. Le Sony WH-1000XM3 sono ancora preferibili sotto questo punto di vista, con una resa della medio bassa migliore, e quindi toni più profondi e avvolgenti.

Intendiamoci, stiamo parlando di differenze che si sentono nel momento in cui si fa un raffronto diretto tra le due cuffie, ma la qualità delle Bose 700 sarà ugualmente più che buona per la maggior parte degli utenti. Solo considerate questo giudizio nel momento in cui siete utenti “viziati” dal punto di vista della qualità d’ascolto.

Esperienza d’uso

Apriamo la custodia semirigida e le Bose 700 ci appaiono in tutta la loro eleganza con i padiglioni ruotati di 90 gradi rispetto alla posizione d’uso, e la parte posteriore rivolta verso l’esterno. Le afferriamo e proviamo un mix di sensazioni: l’archetto, in metallo, è di alta qualità, ma i padiglioni, in plastica forse non sono all’altezza del resto della struttura. Il peso è superiore al desiderato, considerando che ci immaginiamo di doverle indossare per molte ore durante un volo intercontinentale.

Il peso in realtà non è differente rispetto a quello delle QC 35 II, infatti le NC 700 pesano 250 grammi, dieci grammi in più rispetto alle Quiet Comfort. Ogni tanto usiamo ancora delle vecchie, ma tutt’ora buone, QC 25 che pesano meno di 200 grammi. Insomma, il peso è accettabile, ma desideriamo sempre pesi piuma per cuffie da tenere indossate per molto tempo, e considerando il mix di materiali il risultato ottenuto con le nuove Bose 700 è buono, ma non ottimo.

Il sistema di regolazione dei padiglioni, che ricordiamo scorrono sugli steli dell’archetto, non ci entusiasma. L’azione è quella classica: con i padiglioni posizionati all’estremo più alto, unica posizione che permette d’inserirli nella custodia di trasporto, poggiamo l’archetto alla sommità della testa e tiriamo i padiglioni verso il basso fino a centrarli con le nostre orecchie. Non avendo delle tacche che indicano la misura, bisogna tirare un po’ a destra e un po’ a sinistra, fino ad ottenere la posizione più corretta. Non sarà inusuale trovarsi con la cuffia “storta” sulla testa, perché un padiglione è sceso più dell’altro, e quindi è necessario andare a tentativi fino a trovare la giusta posizione. I padiglioni si muovono su loro asse orizzontale, così da adattarsi alla forma della testa.

Notiamo subito che l’impossibilità di ruotare i padiglioni di 180 gradi non li rende comodi per il trasporto al collo. Spesso è comodo ruotare le cuffie di 90 gradi, facendo poggiare il cuscinetto, di piatto, al petto, così da avere più libertà di movimento della testa. Con le Bose 700 si può fare, ma il cuscinetto sarà ruotato verso l’esterno, lasciandoli esposti agli elementi e con il rischio che sporcizia di varia natura possa depositarsi all’interno della cuffia. L’unica soluzione in questo caso è indossarla al contrario, azione che richiede poco tempo, ma che non permette di portarla dalle orecchie al collo in una sola mossa.

Appena indossate si nota l’ottimo isolamento passivo. Accenderle è questione di un click sull’apposito pulsante, la cui attivazione è molto diretta e precisa. Appena accese una voce ci avvisa sulla durata restante della batteria, indicata in ore e minuti, un’informazione molto più utile rispetto a un’indicazione di massima in percentuale, ad esempio. La stessa voce ci dirà se la cuffia si è collegata a un dispositivo, e il nome del dispositivo.

I comandi touch non ci entusiasmano. La superficie sensibile al tocco è la plastica usata per la copertura del padiglione destro, fredda e di qualità non eccelsa. Una superficie soft-touch, ad esempio, avrebbe comunicato certamente una sensazione migliore. Inoltre non c’è alcuna indicazione che ci permetta di inviare l’input in maniera sicura; vi troverete a poggiare il dito in maniera un po’ casuale sull’esterno del padiglione, per poi migliorare la mira dopo alcune ore d’uso. Abbiamo notato che ci veniva naturale, praticamente da subito, afferrare il padiglione con pollice e medio della mano, per poi inviare l’input con il dito indice, così da prendere meglio le misure. Molti concorrenti di Bose integrano i comandi touch già da tempo, e con risultati migliori. Per essere la prima volta non possiamo farli ricadere tra i difetti, ma certamente nemmeno tra i pregi.

Durante un viaggio abbiamo sentito la mancanza della possibilità di richiuderle su loro stesse, quindi è necessario mantenere sempre la custodia a portata di mano, a meno che vogliate tenerle al collo senza la possibilità di ruotare i padiglioni in una posizione meno ingombrante.

Inizialmente abbiamo abbinato le NC 700 a un iPhone tramite la normale connessione Bluetooth, utilizzandole in tutta la loro potenzialità, ma solo passando tramite l’applicazione Bose Music riuscirete veramente a sfruttarle al 100%. Ad esempio potrete selezionare livelli differenti di cancellazione del rumore, impostare lo spegnimento automatico o scegliere l’assistente vocale da attivare alla pressione del tasto apposito sulle cuffie.

Autonomia batteria

L’autonomia della batteria si assesta su circa 20 ore. Non è un cattivo risultato, considerando che potrete affrontare qualsiasi giornata lavorativa o anche un viaggio intercontinentale senza problemi. Inoltre la presenza della connessione USB-C permette di ottenere un’autonomia di circa 3 ore e mezza con una ricarica di 15 minuti, mentre per ricaricarla completamente avrete bisogna di circa due ore e mezza.

Dobbiamo tuttavia segnalare che, ancora una volta, non siamo di fronte a un record. Le Sony WH-1000XM3, ad esempio, arrivano fino a circa 30 ore con una singola ricarica.

Verdetto

Le Noise Canceling 700 di Bose sono delle buone cuffie con cancellazione attiva del rumore, ma ci aspettavamo di più. Inaugurando un nuova serie, considerando i concorrenti attuali del mercato e soprattutto il prezzo di 400 euro, ci aspettavamo un prodotto superlativo sotto tutti gli aspetti, e non è così.

Il sistema di riduzione del rumore è decisamente molto efficace, e probabilmente il migliore del settore. E lo stesso si può dire per il design, che tuttavia ha sacrificato un po’ di ergonomia. Ma la qualità audio non è superiore ad altri modelli, così come la durata della batteria, i comandi touch sono migliorabili e le differenze rispetto ai concorrenti, nonché rispetto alle QC 35 II, sono limitate. E non sono certo tali da giustificare un sovrapprezzo di 100 euro.

Prendete le nuove Bose 700 unicamente se il design vi fa impazzire e per voi cento euro in più non sono un problema. Negli altri casi i nostri consigli vanno per le Sony WH-1000XM3, mentre se volete rimanere in casa Bose, ad oggi le QC 35 II vi offrono ancora il miglior rapporto tra prezzo e prestazioni.

Voto Recensione di Bose Noise Cancelling 700



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Design elegante.

  • - Qualità costruttiva.

  • - Riduzione attiva del rumore ai massimi livelli.

  • - Connettore USB-C per ricarica rapida.

Contro

  • - Ogni volta dovrete regolare la posizione dei padiglioni auricolari se vorrete trasportale nella cuffia

  • - Non si richiudono su loro stesse

  • - Non hanno i sensori di presenza

  • - Prezzo superiore ai concorrenti.

Commento

Le Bose NC 700 sono le cuffie che offrono il miglior sistema di riduzione attiva del rumore, in un design molto elegante. La qualità audio è buona ma non superlativa, e lo stesso vale per i comandi touch e l’autonomia. Al prezzo di 400 euro il rapporto tra il valore e quello che offre è inferiore rispetto ad altri modelli, acquistatele solo se il design vi fa impazzire. A un prezzo attorno ai 300 euro diventano invece molto più appetibili.

Informazioni sul prodotto

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Bose Noise Cancelling 700

Il migliore sistema ANC in commercio.
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