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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

BlackBerry Key2

 

BlackBerry Key2

CONTRO: Rallentamento con i software più impegnativi, qualche bug di connettività.

VERDETTO: Se la vostra necessità è prima di tutto uno smartphone Android con tastiera fisica, con cui fare produttività e tenete alla vostra privacy e sicurezza, Key2 è quello che fa per voi. Ovviamente la tastiera fisica in questo caso è una determinante molto importante, considerando il modo in cui influenza l'erogonomia del dispositivo, e la sua unicità nell'attuale panorama mobile.

Un anno fa recensivamo il BlackBerry Key One, il primogenito della rinnovata BlackBerry Mobile, dietro cui si nasconde il colosso cinese TCL. Premiavamo Key One con il nostro Award Editor's Choice, definendolo, tra le altre cose, il migliore smartphone con tastiera fisica. Certo la concorrenza non era tale da rendere così difficile l'assegnamento di questo riconoscimento, ma ciò non lo rendeva meno interessante soprattutto per coloro che ancora oggi non si trovano a proprio agio con la tastiera virtuale sullo schermo.

Key Two prende tutto quello che c'era di buono sul primo modello, migliora altri aspetti e si offre nuovamente come smartphone Android di fascia alta con tastiera fisica.

Come è fatto

Essenzialmente le differenze rispetto a Key One sono nei dettagli, ma sufficienti da rendere il Key Two un prodotto migliore. Il layout è invariato, la superficie anteriore è occupata per 3/4 dallo schermo da 4.5", sotto cui è posizionata la tastiera fisica.

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Il vetro che copre lo schermo non è più bombato ai lati, così come i tasti della tastiera e il resto della copertura della scocca. Il risultato è un prodotto dal look meno "plasticoso", più elegante e professionale, nonché di circa un millimetro più sottile.

La scocca è in metallo, in alluminio (serie 7000). Ancora una volta questa scelta contribuisce a renderlo più prezioso, alla vista e al tatto, ma riduce anche il peso di circa il 7%, che passa da 180 a 168 grammi.

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La copertura in vetro arriva ora fino al bordo superiore, un altro dettaglio estetico che lo rende più elegante poiché i sensori, fotocamera anteriore e la capsula auricolare sono meno visibili come elementi a parte, che al contrario erano esaltati sul primo modello.

Tutti i tasti sono ora nel bordo destro, e troviamo, partendo dal basso, un pulsante funzione (vedremo fra poco come si usa), il pulsante di accensione e il bilanciere del volume. Nel bordo sinistro c'è solo il carrellino della scheda SIM / Micro SD.

Il connettore per l'alimentazione, di tipo USB-C, è al centro del bordo inferiore, mentre sopra troviamo il jack audio. La back cover è gommata, e da una sensazione piacevole al tatto e soprattutto conferisce una presa più sicura. Anche la fotocamera è più discreta, il grande elemento tondo del primo modello è stato sostituito da un doppio sensore in una cornice ovale, affiancato da un doppio flash LED, una soluzione più classica.

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Insomma, il design di Key Two è meno ricercato, ma il risultato finale è un prodotto più elegante e discreto. Soprattutto nella versione di colore nero, mentre rimane un po' più particolare nella versione silver, soprattutto per il logo in risalto al centro della back cover.

Tastiera

La tastiera è sostanzialmente identica quanto a layout, e vede unicamente la sostituzione del tasto "shift" a destra con un tasto che permette di passare velocemente tra le varie applicazioni. È cambiata invece la forma dei tasti: è stata divisa in due, al centro, e ogni tasto è smussato (un taglio netto) sul bordo che da verso il centro. In questo modo si è ottenuta una spaziatura maggior dei tasti, considerando la posizione naturale delle dita.

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L'usabilità non è cambiata nettamente, possiamo rilevare un miglioramento, ma non è stato tale da rendersene conto alle prime digitazioni. Dopotutto la tastiera è buona, e probabilmente sarebbe stata ugualmente ottima senza questo cambiamento.

La corsa dei tasti è molto corta, ma il feedback è netto e preciso. Solo la barra spaziatrice ha un feedback differente, più morbido. Inizialmente sembra quasi un difetto, ma presto ci si abitua. Tutti i tasti, ancora una volta, compongono una superficie sensibile al tocco, con cui si possono inviare input, come lo scorrimento della pagina o l'inserimento veloce di una parola.

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La novità in questo caso è rappresentata dal sensore d'impronte digitali integrato nella barra spaziatrice (probabilmente è per questo che il feedback alla pressione è differente). Funziona bene, è veloce e anche facilmente raggiungibile. Un'ottima idea!

Prestazioni

Il cuore del Key Two è costituito da un SoC Snapdragon 660, migliore sotto ogni aspetto rispetto al 625: la parte CPU è più potente, così come il sottosistema grafico, la memoria, il modem nonché il DSP. Anche Wi-Fi e Bluetooth sono migliori, con standard più veloci e BT in versione 5.0.

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Nonostante questi miglioramenti, non siamo di fronte a prestazioni da top di gamma, e ogni tanto si vede. Finché si utilizza lo smartphone per attività classiche, come posta elettronica, messaggi, navigazione e applicazioni poco impegnative, lo smartphone rimane molto reattivo, grazie anche al quantitativo di RAM pari a 6 GB.

Messo invece alla prova con dei giochi o applicazioni impegnative, si nota qualche rallentamento qua e la. La sensazione è che sia anche legato al software stesso, la cui personalizzazione di Android 8.1 potrebbe essere maggiormente ottimizzata.

Leggi anche: Recensione BlackBerry KEYone, parola d'ordine "produttività"

Lo spazio di archiviazione è di 64 GB, ed è possibile installare una scheda Micro SD. Quindi, finché userete applicazioni basilari non avrete alcun problema, ma non pensate di acquistare questo smartphone se l'obiettivo principale è giocare o usare applicazioni molto impegnative.

Fotocamera

La singola fotocamera del Key One è stata sostituita da un doppio sensore nel Key Two, due fotocamere da 12 megapixel, una con apertura F/1.8 e l'altra F/2.6. Le due fotocamera hanno una lunghezza focale differente, per ottenere con il secondo sensore uno zoom 2X.

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Abbiamo tuttavia notato che questa funzione può essere usata unicamente in condizioni di buona luminosità ambientale, condizione che se non soddisfatta spinge lo smartphone a utilizzare il primo sensore, quello in grado di catturare più luce, mantenendo ugualmente lo zoom 2x.

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Zoom 1X

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Zoom 2X

La qualità fotografica non è niente male, nonostante non sia al vertice della classifica - BlackBerry Mobile stessa non ha l'obiettivo di offrire il meglio in questo mercato, ma la qualità rimane più che sufficiente per tutte le tipologie di utenza. Anche il software è completo, dato che si può passare a una modalità manuale che permette di controllare tutti i parametri di scatto. Non è però il massimo in termini di ergonomia, dato che alcune impostazioni si possono ottenere solo passando dal menù delle impostazioni, e non ci sono collegamenti o gesture veloci.

Il fattore di forma 3:2 impostato di default è abbastanza inusuale, e vi suggeriamo di impostare subito un più normale 4:3 o 16:9. Gli scatti in buona condizione di luminosità sono ottimi, con colori forse un po' più saturi e meno naturali. Il risultato sono immagini piacevoli con una buona profondità.

La situazione cambia in condizioni di immagini difficili, dove ci sono contrasti elevati o bassa luminosità.

Autonomia

La piattaforma Snapdragon 660 affiancata a una batteria da 3500 mAh offre un'elevata autonomia. Acceso alle sette di mattina, usato tutto il giorno collegato a un auricolare bluetooth e a uno smartwatch, con due account di posta attività, tutti i social più diffusi, per navigazione, controllo posta, messaggistica e streaming audio, a mezzanotte la batteria aveva ancora circa il 15% di carica.

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Con un uso di media/bassa intensità, durante un weekend, è durato due giorni pieni senza problemi e con un cospicuo livello di carica residua. Inoltre il Quick Charge permette di raggiungere il 50% di carica della batteria in circa 45 minuti di ricarica.

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