Fotocamera

L'Asus ZenFone Zoom è uno smartphone da 5,5 pollici che cerca di convincere il pubblico con una fotocamera dotata di zoom ottico e controlli manuali avanzati. Purtroppo non riesce a fare foto davvero spettacolari e costa più di quanto dovrebbe.

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a cura di Tom's Hardware

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Uno smartphone con zoom ottico, funzioni manuali e un sacco di funzioni aggiuntive per fare fotografie nell'oscurità o con la qualità adeguata per farne dei poster, sulla carta, è un sogno che si realizza per chi cerca un telefono che sia anche una valida macchina fotografica.

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Le persone che preferiscono usare una reflex o una mirrorless non si portano costantemente appresso la macchina fotografica, e se hanno uno smartphone valido hanno una ragione in più per non farlo. L'autofocus laser e un software veloce assicurano di poter scattare sempre molto velocemente, e non potrebbe essere più chiaro che lo ZenFone Zoom punta a darci controlli come quelli delle DSLR, con tanto di zoom ottico e stabilizzazione ottica, per rendere le immagini il più belle possibili.

L'ottica e il sensore sono validi, e l'applicazione Asus è in effetti tra le migliori in circolazione, se volete più del semplice "punta e scatta". Asus però non ha fatto proprio tutto alla perfezione. Le impostazioni automatiche, per esempio, non sono valide quanto quelle che abbiamo visto da Samsung e Google.

L'ottica e il sensore sono validi , e l'applicazione Asus è tra le migliori. Asus però non ha fatto proprio tutto alla perfezione.

La modalità "Manuale" soffre per via di uno schermo che non è abbastanza nitido né abbastanza luminoso, all'esterno, da assicurarci di ottenere la giusta profondità focale. Non è possibile fare delle macro perché lo ZenFone Zoom non può mettere a fuoco oggetti più vicini di 30 centimetri. La funzione HDR manca il bersaglio troppo spesso. Questa fotocamera fa alcune cose molto bene, ma sono cose che abbiamo già visto sullo ZenFone 2, come la possibilità di individuare e suggerire il "Modo Scena" più adeguato in ogni situazione, o la qualità d'immagine che si ottiene con Super Resolution e Night Mode. La fotocamera dello ZenFone Zoom, semplicemente, non è migliore rispetto al modello precedente.

Non si tratta solo della fotografia. Manca la modalità video 4K, e se si vogliono registrare video sopra i 720p si perde la stabilizzazione ottica (OIS). Lo zoom ottico girando i video è incredibilmente utile, e la transizione è molto fluida, ma in generale le capacità video sono notevolmente inferiori rispetto ad altri smartphone in commercio. La parte migliore è il pulsante dedicato: premendolo si avvia l'applicazione, qualsiasi cosa stiamo facendo, e ciò rende molto semplice girare un video al volo ogni qual volta ce ne sia bisogno. Ci piacerebbe che Asus offrisse lo stesso livello di controllo anche nella fotografia, ma per ora non è così.

Per un telefono che punta proprio sulla possibilità di fare grandi fotografie, e un po' frustrante rilevare che un prodotto come il Nexus 5X, che costa meno, è in grado di fare anche meglio. Asus ha fatto davvero un ottimo lavoro con alcuni aspetti, ma c'è bisogno di investire in sensori di maggiore qualità e una migliore elaborazione per portare l'esperienza al livello che dovrebbe avere. Ovviamente ricordiamo che lo zoom ottico, in questo caso, è forse il dettaglio più rilevante e che gli altri smartphone non hanno.

Prova pratica

Non ci aspettavamo che il software dell'Asus ZenFone Zoom ci piacesse così tanto, per di più considerando che l'autore di questa recensione ha una palese preferenza per Android Stock. Asus però ha preso la visione di Google e ci ha costruito sopra la propria, con un ottimo successo. Tutto è luminoso, ma soprattutto molto funzionale. Asus ha capito come fare di ogni cosa una funzione che si può attivare o disattivare, e questo ci dà un notevole controllo sull'interfaccia. C'è anche una buona selezione di temi, nel caso quello predefinito e le sue bolle non vi piacessero.

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Per un telefono da 5,5 pollici lo Zoom è un po' spesso. Questo rende l'uso con una sola mano un po' difficoltoso, ma non tanto quanto con il Nexus 6P, che è più grande ma anche più sottile. Questo in buona parte si deve alla parte posteriore in pelle, che garantisce una presa sicura e confortevole. Dietro, il pollice va a finire sul disco in alluminio che ospita la fotocamera, che risulta gradevole.

Tra i piccoli difetti sullo ZenFone 2 c'era il mediocre altoparlante, che sullo Zoom è stato migliorato. È ancora posteriore, ma il suono è più pulito e più potente, con una qualità niente male. L'altoparlante è vicino alla cucitura, quella che dovrebbe facilitare l'impugnatura "fotografica". Questo aiuta a mettere la mano nella posizione migliore affinché faccia da cassa, facendo rimbalzare il suono frontalmente.

Asus ha capito come fare di ogni cosa una funzione che si può attivare o disattivare, e questo ci dà un notevole controllo sull'interfaccia.

L'autonomia non è eccezionale ma comunque migliore della media, e nella maggior parte dei casi si arriva a fine giornata con una discreta carica residua. Nel nostro caso questo significa dalle 5:30 alle 22:30, ora in cui avevamo il 30-35% di carica residua. Con le funzioni di Android 6.0 può andare ancora meglio, naturalmente. 

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