realme Pad recensione: aspetto premium e costo contenuto
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a cura di Francesca Fenaroli
In sintesi
Il Realme Pad è un tablet dalle prestazioni sufficienti in tutti gli utilizzi per cui è concepito: dalla produttività all'intrattenimento, passando per il gaming occasionale, sarà difficile restarne delusi. Purtroppo però il chipset utilizzato e il taglio di archiviazione più economico non si rivelano all'altezza degli standard di questi anni, anche e soprattutto per un tablet dall'ottimo design, che punta a offrire feature di qualità a un prezzo competitivo. Restano comunque da prendere in considerazione, specie per gli utenti base, i tagli da 4/64 e 6/128GB.
Il realme Pad segna l'ingresso nel mondo dei tablet Android del produttore asiatico, che ha conquistato nel giro di tre soli anni il mercato internazionale degli smartphone. Grazie ai suoi device dal rapporto qualità-prezzo imbattibile realme è riuscita infatti a diventare a velocità record il sesto produttore di smartphone al mondo: dai base di gamma fino al flagship killer realme GT, sembra essercene davvero per tutti.
Con l'ultimo arrivato nella line-up, il tablet realme Pad, il produttore cavalca l'onda della richiesta ancora altissima di questo tipo di dispositivi per il lavoro e la didattica a distanza, esigenze a cui si aggiungono le funzionalità dedicate all'intrattenimento e allo streaming di contenuti audio e video.
Abbiamo dunque provato per voi, nel corso delle ultime settimane, un realme Pad nella configurazione 3GB+32GB Wi-Fi e ne abbiamo testato le performance sia nell'uso quotidiano che in condizioni di stress: ecco com'è andata.
realme Pad: questione di stile
Una volta estratto il realme Pad dalla confezione, l'impressione che si ha è quella di trovarsi di fronte a un prodotto ben più costoso di quanto non lo sia realmente. Il produttore ha infatti puntato tutto su un look and feel premium per il suo primo tablet, con finiture diamond cut, cornici e retro in lega di alluminio e una qualità di assemblaggio degna di nota.
Ho ricevuto in prova il realme Pad nella colorazione Real Grey, un grigio antracite satinato con cornici ton sur ton, e ne sono rimasta davvero positivamente stupita: realme ha chiaramente preso ispirazione dal design del nuovo iPad Mini, declinandone in chiave Android il display dai bordi curvi e le superfici piatte.
Sul lato superiore del tablet trova spazio il pulsante d'accensione, mentre in basso è collocato il connettore USB Tipo-C; su entrambi questi lati sono collocati due dei quattro speaker totali. Sul lato destro del realme Pad trovano spazio invece il rocker per alzare o abbassare il volume e lo slot per la scheda microSD.
Non è presente invece il sensore per il riconoscimento delle impronte digitali, mentre il jack da 3,5mm per gli auricolari a cavo trova spazio in una posizione singolare: nell'angolo in basso a sinistra.
Un display nella media
Il realme Pad può vantare uno schermo LCD da ben 10,4 pollici con angoli curvi, inserito all'interno di un corpo compatto e maneggevole, spesso meno di 7 millimetri. Il pannello display, specie se si considera la fascia di prezzo all'interno della quale si inserisce questo tablet, non presenta particolari criticità di sorta, ma è stato inevitabile attuare alcuni compromessi su questo fronte.
Il display del realme Pad supporta una risoluzione di 1200x2000 pixel. Nonostante la mancanza di neri assoluti nell'esperienza d'uso quotidiana la calibrazione dei colori è più che soddisfacente, anche se manca purtroppo lato software la possibilità di adattarla a diverse esigenze, aumentando la saturazione o tarando la temperatura a piacere.
Negli spazi interni anche la luminosità, che arriva in base alla scheda tecnica a un massimo di 360nit, riesce ad assolvere a gran parte delle esigenze, tanto che non manca una modalità apposita definita "Luminosità notturna" per ridurla addirittura a soli 2nit se ci si trova in un ambiente buio.
Purtroppo è all'esterno che il display del realme Pad rivela le sue debolezze: anche una volta impostata al massimo la luminosità risulta spesso insufficiente per visualizzare senza problemi anche i contenuti a contrasto più alto come le pagine Web o le schermate di lettura degli e-book.
Lo schermo è inoltre davvero poco oleofobico rispetto alla concorrenza: basta un utilizzo regolare per riempirlo rapidamente di segni e ditate facili da accumulare e difficili da togliere. In ogni caso non si tratta di niente che non sia risolvibile in qualche minuto con un banale panno in microfibra, che vi consiglio di tenere a portata di mano se deciderete di acquistare questo tablet.
Dal punto di vista della reattività del display, infine, ho riscontrato alcuni piccoli lag digitando molto rapidamente sulla tastiera virtuale del tablet: è difficile tuttavia capire fino a che punto ciò sia imputabile allo schermo, che riesce a tenere il passo nella maggior parte delle condizioni di utilizzo nonostante il refresh rate di soli 60Hz, e a che punto subentrino invece i compromessi attuati nella gestione della memoria RAM.
Low-cost ma versatile
Il realme Pad è stato proposto sul mercato europeo come un dispositivo "molto sottile e molto divertente", in grado di esercitare il proprio appeal su chiunque cerchi un tablet adatto a diverse finalità di utilizzo a un prezzo competitivo. Sono infatti presenti sul tablet feature che lo rendono adatto, sebbene con alcuni evidenti limiti, sia al lavoro che al tempo libero.
Il realme Pad si presta molto bene a essere utilizzato come tablet "da divano" sul quale guardare film e video di YouTube: l'esperienza d'ascolto è resa ancora più godibile dai quattro speaker con ottimizzazione Dolby Atmos, che non spiccano per potenza dei bassi ma garantiscono un suono pulito e squillante. Molto bene anche la navigazione su Internet e la lettura di e-book, feature di base ma molto richieste dagli utenti casuali di tablet Android.
Questo tablet può d'altronde essere anche una scelta ottimale per i ragazzi che possono avere bisogno di un secondo schermo per lezioni e videochiamate: l'esperienza d'uso, ovviamente commisurata al fatto che ci troviamo di fronte a un prodotto low-cost, si è rivelata più che sufficiente nella maggior parte delle condizioni di utilizzo. Anche la connettività Bluetooth 5.0 ha funzionato in modo impeccabile, permettendomi in pochi secondi di collegare la mia tastiera Logitech al realme Pad per digitare ancora più velocemente.
Essendo questo il primo tablet prodotto in casa realme, gli accessori a disposizione scarseggiano: dovrete affidarvi perciò a cover universali e stylus capacitivi che, sebbene non abbiano ovviamente le potenzialità di una Apple Pencil o una S Pen, hanno raggiunto ormai un grado di precisione più che sufficiente ad annotare ed evidenziare documenti e abbozzare disegni rapidi.
Occorre a questo punto specificare però la differenza tra le diverse configurazioni in cui questo tablet è messo in vendita: il modello provato per questa recensione possiede infatti solo 32GB di memoria interna, che contengono a fatica le app necessarie anche a un utilizzo di base.
Durante il mio periodo di prova è bastato scaricare le applicazioni necessarie per i benchmark, un paio di giochi e le utilità aggiuntive della suite Google per riempire buona parte della memoria interna. L'espansione via scheda microSD aiuta sicuramente sul fronte dell'archiviazione di fotografie e file, ma consiglio caldamente di preferire le opzioni 4/64 o 6/128GB.
Fotocamere
Il realme Pad è dotato di due fotocamere che, proprio come sulla maggior parte dei tablet di questa fascia di prezzo, sono molto essenziali, ben lontane dai sensori implementati anche sugli smartphone di gamma media.
Nello specifico, sul retro del tablet è collocata una fotocamera da 8MP f/2.0 con autofocus, pensata per essere utilizzata sporadicamente e senza pretese: slide e documenti scannerizzati risulteranno leggibili, ma non aspettatevi grandi risultati sotto illuminazione artificiale, specie se si considera la mancanza del flash.
Molto più interessante è invece il sensore anteriore, montato sul lato lungo del tablet per assicurarsi che, durante le videochiamate, si guardi il proprio interlocutore dritto negli occhi. Questa fotocamera, anch'essa da 8MP, non supporta l'autofocus, ma possiede un campo di visibilità di ben 105°. Oltre a questa particolarità, la fotocamera anteriore del realme Pad è in grado di restituire immagini davvero ben definite, a patto che le condizioni di luminosità lo consentano.
Purtroppo questo non basta a rendere sicuro il sistema di riconoscimento facciale 2D implementato a bordo del realme Pad. realme ha seguito le orme di molti altri produttori rimuovendo il sensore per le impronte digitali a bordo del suo primo tablet: il risultato è l'assenza di sensori biometrici affidabili per lo sblocco, che rendono praticamente obbligatorio affidarsi allo sblocco tramite PIN o associando uno smartwatch o smartband al dispositivo.
Prestazioni: si può fare di più
Tablet | Geekbench 5 | Geekbench ML | 3Dmark | PCMark Work 3.0 | Speedometer 2.0 | Jetstream 2 | |||||
Single core | Multi core | CPU | GPU | NNAPI | Wild Life | Wild Life Stress Test | Performance | Battery | - | - | |
realme Pad | 331 | 1220 | 146 | 202 | Crash | 691 (4,10 fps) | 695-692 (99,6%) | 7128 | 12:57 | 26,8 (±1,1) | 29794 |
Xiaomi Pad 5 | 789 | 2702 | 343 | 1120 | 552 | 3436 (20,60 fps) | 3437 - 3410 (99,2%) | 11303 | 12:46 | 56,7 (±0,93) | 70290 |
Purtroppo il realme Pad mostra tutta la sua natura di tablet low-cost una volta che le sue prestazioni sono messe alla prova e quantificate per mezzo dei benchmark. All'interno di questo tablet è installato il processore MediaTek Helio G80, un SoC octa-core supportato dalla GPU Mali-G52. Questo SoC MediaTek "vecchio stile" scricchiola sotto al peso di test come il benchmark Geekbench dedicato al machine learning, arrivando persino al crash con conseguente riavvio del dispositivo.
Per quanto riguarda l'utilizzo hands-on, il tablet risulta tuttavia più che utilizzabile: il benchmark 3DMark Wild Life, pensato per misurare le prestazioni durante il gaming, registra addirittura poco più di 4 frame al secondo, ma durante la mia prova con Asphalt 6, anche con la qualità delle grafiche impostate al massimo, il gioco è risultato comunque godibile, con qualche frame saltato che tuttavia non ha impattato più di tanto l'esperienza.
Risulta tuttavia poco clemente il paragone con un altro tablet di fascia appena superiore, lo Xiaomi Pad 5 con a bordo il SoC Qualcomm Snapdragon 860: in tutti i parametri da noi misurati la differenza tra i due chipset appare così evidente da sollevare dubbi sulla scelta di realme di attuare compromessi proprio su questo fronte.
Una statistica su cui i due tablet invece restano testa a testa è la durata della batteria: entrambi si attestano su più di 12 ore di durata complessiva nel benchmark PCMark Work 3.0, che misura l'autonomia dei dispositivi con display impostato al 50% di luminosità e collegamento a una rete Wi-Fi.
Occorre però specificare che, al contrario del tablet Xiaomi, il realme Pad non supporta una ricarica rapida propriamente detta. Inoltre la confezione di questo esemplare di prova di realme Pad contiene al proprio interno oltre al dispositivo un caricatore da 18W di una tipologia non compatibile con le prese e gli adattatori disponibili in Italia. Nella confezione che arriverà ai clienti sul territorio nazionale, però, l'alimentatore sarà ovviamente quello compatibile con le nostre prese e reti elettriche.
Utilizzando il cavo in dotazione e una base di ricarica compatibile i tempi di ricarica sono più lunghi di quanto a fine 2021 si è ormai abituati ad aspettare: occorrono infatti più di 2:30 ore per una ricarica completa del tablet. Una feature apprezzata, soprattutto considerando la fascia di prezzo, è invece la possibilità di effettuare la ricarica inversa per "prestare" qualche ora di autonomia a uno smartphone o smartwatch in caso di necessità.
Un sistema operativo essenziale
Il software a bordo del realme Pad è Android 11, personalizzato dal produttore con la skin realme UI 2.0 per tablet. Ad attirare la mia attenzione è stata proprio quest'ultima precisazione, ma se anche voi sperate di vedere implementate funzionalità avanzate per questo formato, rimarrete abbastanza delusi.
L'interfaccia utente scelta da realme è infatti basata in gran parte su Android Stock: gli interventi del brand si limitano a pochi elementi di personalizzazione come il menù e il pacchetto di icone. Tutte le applicazioni preinstallate fanno parte della suite Google, manca la possibilità di installare temi o di accedere a impostazioni avanzate come la sopracitata calibrazione cromatica del display.
Fortunatamente è presente il multitasking che permette di tenere aperte due applicazioni allo stesso tempo, anche se non è possibile, una volta selezionate le app, scambiarle di posto come su iPad o sui tablet Samsung. Anche dal punto di vista del design la scelta di un'interfaccia così essenziale rivela tutti i limiti del sistema operativo Android sui tablet, che si spera saranno superati con l'aggiornamento ad Android 12L.
Conclusioni
Per il suo primo tablet realme ha puntato tutto sull'estetica, portando sul mercato italiano un dispositivo dall'aspetto solido e sofisticato, che non sembra a un primo sguardo appartenere alla fascia bassa. Purtroppo il realme Pad è penalizzato dai compromessi che il brand ha attuato per mantenere competitivo il prezzo.
L'esistenza di una versione con soli 3GB di RAM e 32GB di storage che si discosta da quella appena superiore per soli 20 euro risulta a dir poco anacronistica all'alba del 2022, mentre l'assenza di un metodo di sblocco sicuro è invece condivisa purtroppo con molti altri tablet anche di fascia medio-alta.
Non lasciatevi però intimidire da queste considerazioni un po' amare: il realme Pad è un tablet affidabile e perfettamente utilizzabile dalle famiglie e dagli utenti base. Le funzioni principali per cui è pensato, ossia la riproduzione dei contenuti e la navigazione su Internet, avvengono senza problemi, così come l'occasionale sessione di gaming. Spero anche che il prossimo aggiornamento ad Android 12 dia nuova linfa a questo e ad altri tablet low-cost, rendendo l'esperienza utente davvero completa.
Voto Recensione di realme Pad
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
+ retro e cornici in alluminio
-
+ buone prestazioni nell'utilizzo quotidiano
-
+ possibilità di ricarica inversa
-
+ presenza del jack 3,5mm e dello slot per microSD
-
+ ottima connettività Bluetooth
-
+ servizi Google
Contro
-
- archiviazione da 32GB insufficiente
-
- SoC MediaTek helio G80 poco performante nei benchmark
-
- ricarica si ferma a 18W
-
- display poco oleofobico
-
- UI dedicata spoglia di funzionalità
Commento
Il Realme Pad è un tablet dalle prestazioni sufficienti in tutti gli utilizzi per cui è concepito: dalla produttività all'intrattenimento, passando per il gaming occasionale, sarà difficile restarne delusi. Purtroppo però il chipset utilizzato e la configurazione più economica non si rivelano all'altezza degli standard di questi anni, anche e soprattutto per un tablet dall'ottimo design, che punta a offrire feature di qualità a un prezzo competitivo. Restano comunque da prendere in considerazione, specie per gli utenti base, i tagli da 4/64 e 6/128GB.