realme GT 2 recensione: quasi flagship, del tutto soddisfacente
Abbiamo provato per voi il nuovo "quasi-flagship" realme GT 2 nel corso delle ultime settimane: ecco com'è andata.
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a cura di Francesca Fenaroli
La gamma GT 2 ha segnato l'ingresso di realme nella fascia alta: fin dal lancio però il realme GT 2 "base" è stato subito messo in ombra dalla variante Pro, che può vantare una scheda tecnica da vero e proprio top di gamma. In realtà il "quasi-flagship" di realme rappresenta già su carta un compromesso molto interessante tra il rapporto qualità-prezzo di un mid-range e i vantaggi di un modello di punta.
Riuscirà il realme GT 2 a conquistarci tanto quanto il suo predecessore, il realme GT che ormai conosciamo e amiamo, oppure rappresenta un autogol da parte dell'azienda che ha fatto proprio dei "flagship killer" il suo marchio di fabbrica? Per scoprirlo abbiamo provato per voi il realme GT 2 da 12+256GB nel corso delle ultime settimane: ecco com'è andata.
realme GT 2, un design da manuale
Dimenticate le finiture sportive del primo realme GT: con il GT 2 il brand ha seguito una strada del tutto diversa ma con altrettanto carattere, fatta di colori delicati e texture organiche. L'elemento più riconoscibile dello smartphone è senza dubbio la scocca posteriore, che per le varianti Paper Green (in foto) e Paper White è stata progettata in collaborazione con il designer giapponese Naoto Fukasawa.
Ancora più che nel realme GT Master Edition, anch'esso firmato da Fukasawa, nel retro del realme GT 2 traspare la volontà del marchio di restituire all'utente uno smartphone dalle linee semplici e pulite, che trova nell'essenzialità la sua completezza. Certo, il retro resta in plastica anziché in vetro o metallo, ma si tratta di una decisione coerente che ho apprezzato sia a livello personale sia di funzionalità.
Come già accennato, la texture gioca un ruolo importante: i realme GT 2 e GT 2 Pro presentano nelle colorazioni Paper White e Paper Green un retro realizzato in materiale polimerico "bio-based", prodotto nel rispetto dell'ambiente con una lavorazione fatta per somigliare alla carta ruvida a livello sia visivo che tattile. L'esperienza multisensoriale che ne deriva è davvero gradevole e garantisce una presa ottima.
Al contrario del realme GT 2 Pro, nel caso del GT 2 anche le cornici sono realizzate in plastica: non è un problema di per sé, ma si tratta forse dell'unico dettaglio per cui sarebbe stato in effetti sensato inserire del metallo anche nel modello base, specie se si utilizza il device per lungo tempo senza cover protettive.
Sul lato inferiore troviamo un connettore USB tipo-C, lo slot per due nanoSIM (senza possibilità di espansione via microSD) e il microfono, mentre i tasti di accensione e i di regolazione del volume sono disposti sui due lati lunghi dello smartphone. Rispetto al realme GT di prima generazione si fa notare l'assenza del jack da 3,5mm, questione su cui tornerò a breve.
Sono inclusi nella confezione il caricatore SuperDart 65W e una cover nera opaca, che evidentemente nasconde il design così curato dello smartphone ma appiattisce il camera bump e soprattutto è di qualità più alta rispetto alle cover trasparenti inserite come "omaggio" con altri smartphone asiatici. Anche in questo caso sono i piccoli dettagli a fare la differenza.
Display fluido e brillante
Il realme GT 2 può vantare un display super AMOLED da 6,62 pollici con risoluzione FHD+ (2400x1080) e foro punch-hole per la fotocamera anteriore situato in alto a sinistra. Non si tratta in questo caso di un pannello LTPO come quello del GT 2 Pro e presenta cornici appena più pronunciate, ma si tratta di sottigliezze che non si percepiscono nell'utilizzo quotidiano.
Chi attende un upgrade da qualche anno, anzi, sarà sorpreso dalla reattività della frequenza di aggiornamento da 120Hz, dal campionamento del touchscreen e dalla luminosità del display del GT 2. Con 1300 nit di picco dichiarati dall'azienda non ci sarà difficoltà nella visualizzazione dei contenuti anche se ci si trova sotto la luce diretta del sole.
Sono rimasta positivamente colpita anche dalla calibrazione dei colori, già buona nella configurazione standard ed eccellente in quella Pro. Sono presenti anche diverse opzioni avanzate per aumentare la nitidezza dei contenuti, a scapito tuttavia dell'autonomia del dispositivo, che non ho però ritenuto necessario attivare.
Sono presenti anche delle modalità sempre gradite per il riposo degli occhi e la riduzione della luce blu, compreso un utile filtro in bianco e nero che ricrea l'esperienza di un e-reader.
realme GT 2: esperienza utente a 360 gradi
Il realme GT 2 base è tutt'altro che "basic": dalle attività quotidiane di produttività fino all'uso più intenso con multitasking di applicazioni, lo smartphone non fa affatto rimpiangere la sua controparte Pro. Le prestazioni sono gestite in modo ottimo dalla RAM con possibilità di espansione dinamica e dallo Snapdragon 888, lo stesso chip che già avevamo trovato a bordo del realme GT.
Nelle giornate "tipo" in cui ho provato questo dispositivo nel corso delle ultime settimane ho non ho rilevato disconnessioni improvvise dalle reti o lag, neanche mettendolo alla prova con movimenti rapidi e documenti in cloud. La riproduzione di contenuti segue lo standard HDR10+ e lo scrolling sui social network diventa un vero piacere grazie alla frequenza di aggiornamento dello smartphone.
Un elemento dell'esperienza utente spesso sottovalutato è la vibrazione: il realme GT 2 soddisfa anche gli utenti più esigenti con il suo motore ad asse X, che garantisce un feedback aptico pressoché perfetto.
Come vedremo nel paragrafo dedicato, la presenza a bordo del SoC top di gamma del 2021 determina, rispetto al GT 2 Pro, differenze nei benchmark nel comparto gaming ma non nell'esperienza utente di tutti i giorni.
L'utilizzo in contemporanea di più app è ben gestito dalla realme UI con la possibilità di attivare finestre flottanti e la presenza della Barra laterale intelligente, una sorta di pannello Edge utile per quanto non completo quanto quello Samsung.
Passando ai sensori biometrici, è presente un sensore di impronte digitali ottico disposto sotto lo schermo: niente di eclatante nella velocità o nella precisione, che si attesta intorno ai 9 tentativi riusciti su 10, ma fa suo dovere e la posizione non richiede particolari sforzi, nemmeno se si usa il device con una mano. Troviamo a bordo anche il riconoscimento facciale 2D.
Dobbiamo invece scendere a patti con l'assenza del jack da 3,5mm per le cuffie, almeno sui modelli di fascia più alta in cui il realme GT 2 si inserisce. Anche per chi ha resistito strenuamente all'avvento delle cuffie wireless è ora di cercare un'alternativa: in più questo smartphone si connette con successo ad accessori e periferiche grazie allo standard Bluetooth 5.2.
Fotocamere, un miracolo lasciato a metà
Con il GT 2 realme presta finalmente l'attenzione dovuta al comparto fotografico, dotando lo smartphone del sensore Sony IMX766 con stabilizzazione ottica dell'immagine per la fotocamera principale. Si tratta di una scelta davvero riuscita: il sensore cattura davvero tanta luce, illuminando a giorno anche le zone di penombra e restituendo dettagli definiti in pressoché ogni scatto.
Per i più appassionati è presente anche una modalità Esperto e la possibilità di scattare in formato RAW e RAW Plus oltre che in .jpg. Se invece amate l'idea di catturare i momenti più rapidamente possibile con lo smartphone amerete la modalità Strada: la stabilizzazione è davvero rapida come promesso e persino i filtri offerti da realme, dal retrogusto vintage senza però risultare caricaturali, potranno soddisfarvi.
A tutto ciò si aggiunge l'ottimizzazione software di realme, che dà il suo meglio nel bokeh ma soprattutto nella calibrazione del punto di bianco, un parametro da non sottovalutare che si è rivelato davvero sorprendente e degno di un top di gamma. La rilevazione AI delle scene e l'HDR sono davvero marcati, forse un po' troppo per i gusti di molti.
Sicuramente non ci sarà bisogno di sistemare la saturazione degli scatti durante l'editing: il cielo sarà sempre più blu e l'erba sempre più verde.
Purtroppo le potenzialità del realme GT 2, che si rivela brillante in tutti i sensi nelle fotografie scattate con il sensore principale, si interrompono bruscamente a metà quando si passa invece ai sensori secondari. Rispetto al GT 2 Pro questo smartphone ha subito tagli essenziali per mantenere contenuto il prezzo, ma che pesano sulla resa complessiva.
realme GT 2 vs realme GT 2 Pro: le differenze
realme GT 2 |
realme GT 2 Pro |
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Fotocamera principale |
SONY IMX766 OIS 50 MP 84,4° FOV Lunghezza focale 23,6 mm Apertura f/1,8 |
SONY IMX766 OIS 50 MP 84,4° FOV Lunghezza focale 23,6 mm Apertura f/1,8 |
Fotocamere secondarie |
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Fotocamera anteriore |
Fotocamera selfie da 16 MP Sensore SONY IMX471 78° FOV Apertura f/2.5 |
Fotocamera selfie da 32 MP Sensore SONY IMX615 80,6° FOV Apertura f/2,4 |
A patto di mantenere lo zoom digitale non oltre 2x la mancanza del teleobiettivo è quella che si fa sentire di meno: l'unica grande delusione del realme GT 2 è invece la fotocamera ultrawide, che restituisce risultati utilizzabili in condizioni di buona illuminazione ma risulta spesso insufficiente anche rispetto alle sue controparti a bordo di smartphone di fascia media utilizzati di recente.
Un'altra eredità della fascia media è la fotocamera macro: avendo imparato a fare necessità virtù e ottenere risultati buoni anche con questo tipo di sensore non la considero del tutto inutile, ma è anche vero che non regge il confronto con un sensore principale potente come l'IMX766.
Senza infamia e senza lode invece la fotocamera anteriore, che assolve bene a tutte le sue funzioni a patto di disattivare o usare con molta parsimonia le funzionalità di ritocco, avvertimento che a dire il vero vale per tutti gli smartphone di case orientali.
Snapdragon 888, tutt'altro che fuori moda
Come già anticipato, sul realme GT 2 troviamo a bordo il chip Qualcomm Snapdragon 888 5G abbinato a una CPU octa-core fino a 2,84GHz e alla GPU Adreno 660. Il SoC presenta differenze minimali rispetto al più recente 8 Gen 1 nell'esperienza utente standard, divario che invece si fa più sensibile se si prende in considerazione la "forza bruta" rilevata dai benchmark.
Geekbench 5 | Geekbench ML | 3Dmark | PCMark Work 3.0 | Speedometer 2.0 | Jetstream 2 | ||||||
Single core | Multi core | CPU | GPU | NNAPI | Wild Life | Wild Life Stress Test | Performance | Battery | - | - | |
realme GT 2 |
1135 | 3577 | 216 | 1483 | 1747 | 5845 (35,00 fps) | 5865 - 3919 (66,8%) | 11993 | 17:12 | 19,05 (±0,12) | 84624 |
realme GT 2 Pro |
1236 | 3494 | 317 | 1732 | 2058 | 9509 (56,90 fps) | 9591 - 6114 (63,7%) | 12551 | 15:00 | 12,88 (±0,11) | 15867 |
realme GT Neo 2 |
1003 | 3197 | 428 | 1353 | 774 | 4232 (25,30 fps) | 4242 - 4212 (99,3%) | 14706 | 13:41 | 57,92 (±0,20) | 86753 |
Ad ogni modo, nell'uso effettivo, lo Snapdragon 888 ha superato a pieni voti la mia prova di gaming su Asphalt 9 Legends, anche impostando al massimo le grafiche, con un refresh rate che a dispetto dei benchmark si è attestato intorno ai 50fps. Molto bene anche il campionamento del touchscreen nei casual game, risultato d'altronde prevedibile su questo tipo di terminale.
Mi ha stupita in positivo anche la batteria del realme GT 2, che può vantare la ricarica rapida SuperDart a 65W out of the box grazie al caricatore in dotazione: il risultato da me ottenuto per ottenere il 100% si è attestato intorno ai 38 minuti, non lontano dai 33 dichiarati dall'azienda.
Come evidenziato dai risultati del benchmark PCMark arrivare a fine giornata con una ricarica non sarà un problema, anche se fattori come la luminosità del display influiscono sull'autonomia della batteria. Manca invece la ricarica wireless, un tocco ormai richiesto da molti nella fascia alta ma che si perdona ancora senza problemi a un quasi-flagship.
realme UI 3.0: ci siamo, adesso è ora di osare!
C'è poco da ridire sulla realme UI, anche da utente affezionata della One UI di Samsung: la skin di Android 12 a bordo del realme GT 2 è sofisticata e funzionale tanto quanto l'esterno dello smartphone. Se solo non l'avessimo già vista da qualche parte...
Le impostazioni del telefono tradiscono un fatto noto ai più, ovvero che la realme UI altro non sia che la ColorOS di Oppo con un livello minimo di personalizzazione extra. Non lo considero affatto un difetto, ma realme ha carattere da vendere e sarebbe auspicabile vederlo riflesso a bordo dell'interfaccia in modo più evidente rispetto agli sfondi personalizzati, magari con un font come lo OnePlus Sans.
La realme UI 3.0 presenta a bordo tutte le novità di Android 12, compresa la dashboard della privacy e la possibilità di adattare i colori dell'interfaccia allo sfondo impostato. Sono presenti i servizi Google oltre a una manciata di applicazioni che stenterei a definire bloatware, dal momento che sono una quantità davvero minima rispetto ad alcuni competitor.
Promette bene anche il piano di realme per gli aggiornamenti: a partire proprio dalla serie GT 2 l'azienda garantisce infatti tre anni di update Android e quattro di patch di sicurezza, con un grande passo in avanti nella durabilità dei suoi dispositivi di punta.
Conclusioni
Con la serie realme GT 2 l'azienda conosciuta per i flagship killer alza l'asticella del prezzo e della qualità, offrendo al pubblico uno smartphone meno aggressivo e più sofisticato rispetto al suo predecessore, che intercetta anche i consumatori in cerca di device più sobri ma che presentano comunque elementi distintivi.
La collaborazione con Fukasawa per la scocca del dispositivo porta il design a un livello di dialogo tra estetica, progettazione industriale e sostenibilità ambientale che decreta a tutti gli effetti la maturità di un marchio come realme, al pari delle caratteristiche hardware e software che si riconfermano all'altezza delle aspettative.
Il realme GT 2 è disponibile sullo store ufficiale e su Amazon al prezzo di 549,99 euro nella configurazione 8+128GB e 599,99 euro nella configurazione 12+256GB. Chi acquista lo smartphone sullo store realme avrà inoltre in omaggio gli auricolari TWS realme Buds Air Pro.
Voto Recensione di realme GT 2
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
+ Scocca di design con Paper Tech
-
+ Fotocamera principale ottima
-
+ realme UI 3 senza sbavature
-
+ Snapdragon 888 ancora "arzillo"
-
+ Autonomia e ricarica rapida
Contro
-
- Fotocamere secondarie sotto alle aspettative
-
- Addio a jack ed espansione di memoria
-
- Prezzo più alto del predecessore
Commento
Se spetta al GT 2 Pro l'ardua impresa di rompere il ghiaccio nella fascia alta propriamente detta, con il GT 2 "base" realme ha messo in campo quello che sa fare meglio, ovvero uno smartphone bilanciato e competitivo. Nonostante l'asticella del prezzo leggermente più alta del predecessore, il GT 2 offre un'esperienza utente impeccabile. Peccato per le fotocamere secondarie: le prestazioni del sensore principale sono invece ottime.