Realme 7 5G è appena stato presentato ufficialmente, assieme ad altri prodotti di cui vi parliamo in un articolo dedicato. Parliamo del primo smartphone 5G di fascia medio-bassa del produttore cinese. È con questo prodotto che l’azienda asiatica vuole farsi promotrice della democratizzazione del nuovo standard di rete. In fondo, la filosofia di Realme è sempre stata quella di offrire ai propri utenti prodotti a prezzi concorrenziali che integrano le tecnologie di solito destinate a fasce più alte del mercato. Basti pensare alla ricarica rapida, all’alta frequenza di aggiornamento e ora al 5G.
È questo il segreto del successo di Realme che in pochissimo tempo è entrata a far parte dei brand più importanti nel panorama smartphone. Secondo i dati riportati da Counterpoint, il giovane brand cinese ha venduto 14,8 milioni di smartphone nel terzo trimestre del 2020 in piena pandemia mettendo a segno una crescita trimestrale del 132%.
Realme 7 5G si inserisce proprio in questo percorso di ascesa. Arriva in Italia a 279 euro ma fino al 30 novembre sarà acquistabile a 229 euro, una cifra che – come specifica la stessa azienda – rende il nuovo arrivato “lo smartphone 5G più conveniente del segmento”. Di fatto, dovrebbe rappresentare l’alternativa ancora più economica di Mi 10T Lite 5G che su Amazon ora è acquistabile a 249 euro.
Design e costruzione
L’estetica è completamente mutuata dall’intera serie che abbiamo già avuto modo di recensire. Il retro dunque si presenta con una finitura opaca con doppio riflesso dove campeggia il logo Realme. La colorazione è molto accattivante. La scocca trattiene le ditate ma l’opacità le rende meno visibili.
I bordi del pannello posteriore sono curvi e vanno ad incrociarsi con il frame laterale in metallo. Sul lato destro, troviamo il pulsante di accensione in cui è stato integrato il sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitali. La forma è la solita incavata e si sposa alla perfezione con il dito che poggiamo. Il funzionamento è nella media, con qualche tentennamento in caso di mani sporche.
Sul lato sinistro, invece, troviamo i due pulsanti per la regolazione del volume, il cui posizionamento è perfetto. Nessun problema a raggiungerli. Sempre sullo stesso bordo, c’è lo slot che può ospitare la microSD per l’espansione di memoria e due SIM.
A tal proposito, è da sottolineare che Realme 7 5G è tra i primi smartphone a supportare il Dual 5G SIM grazie alla scelta di adottare il processore MediaTek Dimensity 800U. Ciò vuol dire che possiamo utilizzare contemporaneamente due SIM che si connettono alle reti di nuova generazione. Certo, per le chiamate è necessaria la presenza di reti standalone con tecnologia VoNR, ma quando saranno disponibili questi smartphone potranno già sfruttare la nuova tecnologia.
Il bordo inferiore, infine, ospita il jack audio da 3,5 mm (presenza sempre apprezzata), la porta Type-C per la ricarica e il singolo altoparlante che restituisce un suono nella media. Le dimensioni non sono propriamente contenute. Parliamo di 162.1 x 75 x 9.1 mm per un peso di 194 grammi. Insomma, numeri che stanno diventando uno standard in ambito smartphone. Ad ogni modo, Realme 7 5G si tiene bene in mano e i pulsanti – come detto – sono perfettamente raggiungibili.
La parte frontale è occupata da un display IPS LCD da 6,5 pollici con risoluzione Full-HD+ e frequenza di aggiornamento a 120Hz. Come sempre, il refresh rate è variabile. Possiamo impostarlo al minimo (60Hz), al massimo o scegliere la selezione automatica che adatta la frequenza in base all’app che stiamo utilizzando. Le cornici sono presenti e visibili, soprattutto quella inferiore. Parliamo comunque di un pannello con una qualità nella media, una resa cromatica convincente, una discreta visibilità all’aperto e con qualche difficoltà nella gestione della luminosità automatica.
Prestazioni, autonomia e fotocamera
Il cuore pulsante di Realme 7 5G come detto è il MediaTek Dimensity 800U abbinato a 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna espandibile. La mia personale curiosità attorno ai processori 5G del produttore taiwanese era tanta. Non mi ha particolarmente entusiasmato nelle attività quotidiane che comunque riesce a gestire tranquillamente ma mi aspettavo un po’ più di reattività e fluidità, considerando anche l’alto refresh rate del display.
Asphalt 9 Legends, per esempio, ha impiegato un po’ di tempo prima di avviarsi. Una volta avviato però l’esperienza di gioco è stata soddisfacente. Sia chiaro dunque che lo smartphone non ha mostrato particolari criticità e non si è mai verificato nessun blocco, nulla insomma che possa compromettere l’esperienza della maggior parte degli utenti che acquistano in questa fascia di prezzo. Per intenderci, abbiamo effettuato il test Geekbench 5 totalizzando 595 punti in single-core e 1781 punti in multi-core, un punteggio leggermente superiore a quello realizzato da Realme 7. Non è escluso comunque che la situazione possa migliorare con futuri aggiornamenti software. Nota di merito per la gestione del calore che non si avverte mai attraverso la scocca.
Ottima l’autonomia garantita dalla batteria da 5.000 mAh con supporto alla ricarica rapida a 30W. Nel mio caso, ho raggiunto il 27% di carica residua dopo una giornata e mezza a fronte di quasi 5 ore e mezza di display attivo con refresh rate fisso a 120Hz. Uno dei punti di forza degli smartphone del brand cinese è la velocità di ricarica e anche Realme 7 5G non è da meno. È possibile ricarica il dispositivo da 0 a 100% in 65 minuti e con soli 26 minuti di ricarica si ottiene quasi il 50%. Ci sono poi alcune modalità di risparmio energetico che allungano la durata della batteria. Insomma, l’autonomia non è un problema.
La parte software è affidata ad Android 10 personalizzato con interfaccia grafica proprietaria RealmeUI, che va affinandosi versione dopo versione. Le funzioni sono quelle che ormai abbiamo imparato a conoscere, compresa la “barra laterale intelligente” (che apprezzo molto), una linea molto discreta che dà accesso immediato alle app preferite e agli strumenti rapidi. Molto carina anche l’animazione luminosa attorno al foro della fotocamera anteriore quando si attiva il display. Completissima la connettività che include anche l’NFC.
Arriviamo infine al comparto fotografico che sul retro si compone di quattro sensori. La fotocamera principale da 48 Megapixel (f/1.8) abbinato a un grandangolare da 8 Megapixel (f/2.3), un sensore bianco e nero da 2 Megapixel (f/2.4) e un ultimo sempre da 2 Megapixel (f/2.4) per gli scatti macro. Parliamo di una configurazione simile a quella vista sul Realme 7 4G, per cui i risultati sono molto simili.
Di giorno, le immagini sono gradevoli con una discreta dose di dettagli e un gamma dinamica sufficiente. Lo smartphone non tende a saturare troppo i colori di giorno. Potrebbe non far piacere a chi ama tonalità molto forti per le foto da condividere sui social, ma i colori risulteranno più naturali e vicini a quelli che vediamo realmente. È ovviamente possibile selezionare l’opzione per scattare alla massima risoluzione.
Possiamo scattare con lo zoom 2X e 5X, ma non essendo di tipo ottico i risultati non sono strabilianti ma – in diurna – sono più che sufficienti per il segmento in cui va a inserirsi. È con la fotocamera grandangolare e in notturna che si nota una perdita di qualità. Di notte, è possibile utilizzare l’apposita modalità che se da un lato riesce a illuminare di più la scena, dall’altro, tende ad illuminarla troppo restituendo dei colori lontani dalla realtà. Personalmente, credo che la modalità notte debba sì portare alla luce dettagli che si sono persi con lo scatto normale ma che non debba alterare troppo la scena. Per intenderci, lo scatto deve essere quanto più fedele possibile a ciò che l’occhio vede. Tuttavia, questo è un discorso generale che vale per tutti gli smartphone e non solo per Realme 7 5G.
Quanto alla fotocamera macro, continuo a ritenerla poco utile. Difficile trovare il punto giusto per l’ottima messa a fuoco e anche quando lo si trova i risultati non sono soddisfacenti. Con le foto e video ci si può divertire ad inserire in tempo reale dei diversi effetti di colore.
La fotocamera anteriore da 16 Megapixel (f/2.1), infine, tende a levigare un po’ troppo i volti e si nota in ogni occasione la presenza di un po’ di rumore digitale. Mi sarei aspettata di più. In notturna, è possibile sfruttare la modalità notte che illumina molto di più il volto.
I video possono essere registrati fino alla risoluzione 4K a 30 fps e Realme mette a disposizione due soluzioni software per video più stabilizzati: Ultra Steady e Ultra Steady, in quest’ultimo caso però si nota un calo importante della qualità. Insomma, un comparto fotografico migliorabile.
Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?
Realme 7 5G è senza dubbio l’acquisto ideale per chi desidera uno smartphone 5G a prezzi accessibili. Fino al 30 novembre, è possibile acquistarlo a 229 euro, una cifra tutto sommato adeguata a quanto offerto ma che – nonostante la presenza del 5G – lo porta a scontrarsi con rivali agguerriti. Primo fra tutti Mi 10T Lite di Xiaomi.
Ad ogni modo, è uno smartphone che potrebbe andar bene per la maggior parte degli utenti che potrebbero ritrovare caratteristiche solitamente destinate a dispositivi di fasce più alte. C’è un ampio display con frequenza di aggiornamento a 120Hz, l’autonomia è soddisfacente e gode di ricarica rapida, c’è l’espansione di memoria e il supporto Dual-SIM 5G. Non è esente da difetti (la resa della fotocamera è da migliorare). Tuttavia, Realme 7 5G si appresta a diventare un interessante protagonista nel segmento di appartenenza.